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Articolo di Data Journalism

Un metro in più sul metrò

Il completamento della linea 1 della metropolitana di Napoli riguarda la costruzione di nuove stazioni per terminare l’anello circolare che avrà Piscinola sia come capolinea che come chiudilinea, con l’aggiunta di nuove stazioni che saranno di proprietà della Regione Campania, quali Miano, Via Regina Margherita, Secondigliano, Capodichino Di Vittorio, Capodichino Aeroporto, Poggioreale, Tribunale, e saranno direttamente collegate ad altre linee di trasporto permettendo di raggiungere il porto, la stazione centrale e l’aeroporto. Questo progetto coinvolge la Regione Campania, che ne è il soggetto programmatore e il Comune di Napoli che ne è il soggetto attuatore e beneficiario. Attualmente i lavori che sarebbero dovuti terminare nel 2014 sono ancora in corso d’opera a causa di alcuni imprevisti, tra cui il ritrovamento di una nave di epoca romana negli scavi di Piazza Municipio, altri reperti archeologici in altre stazioni e recentemente il crollo di un’ala del cimitero di Poggioreale. Il costo pubblico monitorato è stato di circa 1.400.000.000 di euro, ma soltanto il pagamento di circa 580 milioni di euro di questi ultimi è stato monitorato. Quasi la metà della cifra investita è stata finanziata da una fonte pubblica esterna della quale non si hanno notizie; il restante dall’Unione Europea, dal Fondo di Rotazione, dal Fondo per lo Sviluppo e per la Coesione e, infine, dal Comune. A distanza di circa 9 anni dalla data stabilita per il termine di questo progetto, i lavori della metropolitana non sono ancora conclusi. Le stazioni già completate, invece, sono esempi di opere d’arte, come quella di Toledo, opera di Oscar Tusquets che si ispira a temi della luce e del mare. “Il progetto rientra nel quadro della strategia più ampia delineata dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 415 del 13.08.2021, che individua tra gli obiettivi strategici l’incentivazione dell’uso del trasporto collettivo, orientando gli utenti verso l’utilizzo di modalità di trasporto più consone alle caratteristiche della città e meno impattanti in termini di uso di spazio, inquinamento e incidentalità. Per integrare la flotta degli elettrotreni della linea M1 è stato elaborato un progetto di fornitura di nuovo materiale rotabile che prevede l’utilizzo di diverse fonti finanziarie (POR FESR Campania, Patto per Napoli, Pon Metro 2014-2020, ReACT-EU) e un prestito BEI (la Banca Europea per gli Investimenti).” (Fonte: Coesione Napoli). L’assessore ai trasporti, il Dottor Cosenza, in un’intervista afferma che ci sono stati ulteriori finanziamenti da destinare al completamento e al miglioramento dell’opera, come ad esempio l’acquisto di treni di nuova generazione senza autista. È stata intervistata l’utenza attraverso un sondaggio effettuato con Google Moduli per conoscere la modalità, i tempi di utilizzo della metropolitana e il relativo grado di soddisfazione. Dai risultati si evince che circa la metà degli intervistati utilizza la metropolitana una volta a settimana principalmente nella fascia pomeridiana pre-serale, per motivi di svago e il grado di soddisfazione non è elevato. Effettuando un confronto con le metropolitane di altre città come Milano e Vienna, si ricava che la frequenza è più alta, per cui i tempi di attesa sono inferiori. Questo divario potrebbe in parte essere risolto con l’introduzione di nuovi treni che hanno una maggiore capienza ed efficienza. Ci si domanda se questi investimenti che comportano un miglioramento nei collegamenti della città possano incoraggiare gli utenti ad un maggiore utilizzo della metropolitana e dunque ad una diminuzione del traffico ed una conseguente riduzione dell’inquinamento: la metropolitana potrebbe rappresentare un’occasione di svolta e potrebbe essere uno strumento di valorizzazione del nostro territorio.