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Articolo di Data Journalism

I dati nella nostra MANN

Cultura e Turismo costituiscono il principale volano economico per l’Italia, data la ricchezza di beni storici e culturali presenti nel Belpaese. I progetti afferenti al tema Cultura e Turismo si occupano dell’attuazione di interventi di carattere strutturale atti alla tutela e alla salvaguardia dei beni culturali, e sono finanziati, con cadenza settennale, dall’FSC, strumento principale utilizzato dal governo per finanziare le politiche di riduzione degli squilibri, attive nel panorama nazionale. Nel ciclo di programmazione 2014-2020 sono stati destinati, alla sola provincia di Napoli, un totale di 786 milioni di euro, utili per finanziare 1.202 progetti inerenti il tema Cultura e Turismo. In ambito nazionale sono stati stanziati, nello stesso ciclo di programmazione, 11,8 miliardi di euro, elargiti per il completamento di 19.918 progetti. Parte di questi fondi sono stati impiegati per la ristrutturazione e la tutela dei musei, collegati tra di loro per mezzo di un Sistema museale nazionale. Il fine ultimo è quello di garantire l’attuazione di normative atte ad assicurare l’adozione di livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura facenti parte del Sistema museale nazionale. Il MANN costituisce uno dei 5.000 centri di diffusione artistica e culturale collegati a questa rete che si estende su base nazionale e si prefigge come obiettivo per la fine del 2023 quello di toccare quota un milione di visitatori.

L’obiettivo principale del MANN è quello di aumentare l’affluenza di visitatori al museo. Ad oggi il direttore del MANN, Paolo Giulierini, punta infatti a raggiungere il milione di visitatori entro la fine del 2023. Molto interessante è la strategia da lui attuata che punta su spettacolari mostre come “Bizantini” e “Picasso al MANN”. La comparazione dei dati dell’affluenza museale e degli introiti degli anni passati può ulteriormente chiarire l’utilità dei fondi stanziati. Dal 2007 al 2014 il MANN risultava avere una media di visitatori inferiore rispetto a quella nazionale. Questo trend vede un’inversione dal 2015 in poi: nel 2016 i visitatori sono 452.431, grazie ai quali il MANN risulta guadagnare una cifra pari a 1.973.180 euro; il 2017 si presenta con un’affluenza incrementata del 17% e un incasso di 2.965.940 euro; 2018 e 2019 mantengono questo trend positivo, presentando un incremento di visitatori e guadagni rispettivamente di +16,4% e +8,7%  corrispondenti ad incassi di 3.451.053 euro e 4.789.692 euro. Il MANN ha dunque assistito a una vera e propria rinascita grazie ai fondi ricevuti dalle politiche di coesione. In totale dal 2017 ad oggi il museo ha intrapreso 9 diversi progetti di valorizzazione e ristrutturazione di varie aree museali, che ha potuto finanziare grazie ai 48 milioni di euro ricevuti dai Fondi di Coesione. Purtroppo il trend crescente trova una brusca battuta d’arresto nel 2020 a causa della pandemia. Nel 2021 ci sono solo 194.797 visitatori, poiché l’anno risente ancora degli effetti pandemici: tuttavia indagando mese per mese notiamo numeri disomogenei. I visitatori sono passati dai 1.379 di gennaio ai 1.062 di aprile; la situazione muta con l’arrivo dell’estate, periodo in cui il numero dei fruitori è aumentato notevolmente: 12.001 a giugno, 26.447 a luglio, fino al picco massimo di 34.022 visitatori ad agosto. Il 2022, con un incremento di fruitori del 126%, fa sperare che il MANN possa raggiungere l’obiettivo del milione di visitatori entro la fine del 2023.

Numerosi fattori hanno contribuito a questa esponenziale crescita, verificatasi sia in termini economici che in termini di affluenza dei visitatori. Il principale fattore che ha contribuito a questa vertiginosa crescita è l’utilizzo, sebbene moderato e parsimonioso, che il MANN ha operato dei fondi derivanti dalle politiche di coesione europee, impiegati per rendere la struttura più appetibile ad un pubblico internazionale. Tuttavia tali finanziamenti sono talvolta erogati solo parzialmente, poiché i progetti non sono rispondenti alla loro programmazione iniziale. Anche il progetto (F62C16001060001) che dovrebbe essere portato a termine quest’anno è in ritardo; i fondi erogati coincidono solo con l’8% di quelli stanziati. I dati pubblicati su OpenCoesione non ci consentono né di comprendere la motivazione di tale indugio né di individuare i luoghi del MANN interessati dagli interventi fino ad ora realizzati. Per rendere più completi e funzionali i dati raccolti, il team ha effettuato un sondaggio all’interno del proprio istituto scolastico, dal quale si evince che il 75,4% del campione analizzato ha avuto la possibilità di visitare un museo. La restante parte afferma di non aver mai visitato una struttura museale a causa di una decisa divergenza di interessi. A partire da tali dati è quindi possibile elaborare un modus operandi valido per rendere il museo più appetibile alle nuove generazioni: rendere le mostre più interattive e coinvolgenti e organizzare un maggior numero di visite didattiche.