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Articolo di Data Journalism

Tra memoria e ripartenza: beni e luoghi del patrimonio leontino.

L’istituzione del Museo Archeologico di Lentini costituisce un esempio, forse unico, di quanto possa essere decisiva la volontà di una comunità civile di conservare le testimonianze del proprio passato ed esporle nello stesso luogo del rinvenimento. Il museo ha avuto un storia lunga e travagliata. Già nel 1884 Paolo Orsi nel tentativo di recuperare gli oggetti illecitamente trafugati da Leontinoi, evidenziò l'esigenza di creare un museo archeologico che potesse ospitare i tanti reperti della zona. Proprio ad Orsi, nel 1926, l’ispettore
Onorario dei Monumenti e degli Scavi Rosario Santapaola chiese la realizzazione di una struttura che consentisse di sottrarre alle mire degli speculatori i reperti e gli oggetti antichi della città. Per l'apertura di un vero e proprio museo si deve però attendere il 1950 quando viene istituito per volontà del sindaco Filadelfo Castro un Antiquarium Comunale con sede in via Garibaldi 127; l'attuale sede museale venne infine inaugurata il 28 maggio 1962. Nel 2016 è stato oggetto di alcuni lavori di ristrutturazione che hanno ridato vita all'esterno della struttura. Nel museo hanno trovato esposizione, con nuovi apparati didattici ed espositivi, i materiali provenienti da scavi effettuati nel comprensorio lentinese e da collezioni private; sono presentati i materiali del villaggio della Metapiccola, quelli delle necropoli di Cava Ruccia e Cava S. Aloè (S. Eligio) e i materiali delle necropoli di Leontinoi, dall'epoca arcaica a quella ellenistica. Lo sviluppo espositivo si conclude con i materiali relativi al periodo medievale. Il museo archeologico di Lentini non è il solo bene culturale ad avere beneficiato di stanziamenti ottenuti grazie alla perseveranza dei propri cittadini. Difatti nel 2016, in occasione dell’ottava
edizione de “I Luoghi del Cuore”, la Chiesa Rupestre di Lentini ha ricevuto 3.831 voti, grazie all’importante attività̀ di sensibilizzazione del gruppo d’iniziativa civica "Leontinoi nel Cuore". Questo risultato ha permesso alla Parrocchia di partecipare al bando del FAI il quale insieme ad Intesa Sanpaolo hanno scelto di finanziare per ben due volte la Chiesa Rupestre del Crocifisso. Da una attenta ricerca i nostri analisti hanno elaborato e raffinato la raccolta dei dati che precedentemente sono stati oggetto di osservazione nello step 1. Sono stati così creati vari grafici, primo fra tutti quello riguardante i finanziamenti ricevuti da diversi enti. Per la raccolta di tali dati abbiamo usufruito delle informazioni contenute nel sito di Asoc: risulta
che Il 46% dei fondi per la ristrutturazione del museo è stato donato dall' Unione europea per un totale di 1.100.928€, il 38% proviene da un Fondo di Rotazione equivalente a 907.096 €; da parte della regione Sicilia sono stati stanziati 314.462€ ovvero il 13% dei fondi e da parte dello Stato 52.514€ ovvero il 2%. Per quanto riguarda la datazione dei fondi, abbiamo realizzato un grafico raffigurante un diagramma cartesiano il quale mostra come la quantità maggiore di soldi ottenuti (600.000€) fu quella registrata il 13/10/2015. Il terzo grafico statico riguarda la fruizione del bene nel corso degli anni: evidenzia che il maggior afflusso di visitatori si è
verificato tra il 2017 e 2018, quando sono stati registrati oltre 2.500 ingressi. Per quanto riguarda i grafici dinamici, ci siamo impegnati nella creazione di un monitoraggio che ci permettesse di rilevare il livello di conoscenza del nostro museo e registrare le opinioni cittadine inerenti alla sua valorizzazione. Nell’analizzarlo ci siamo accorti che la maggior parte degli intervistati (77,4%) conosce il museo, tuttavia crede che non venga valorizzato attraverso il ricorso a strumenti (sito web efficace, mostre multimediali,ecc.) che garantiscano una user experience ed una fruizione al passo con i tempi. 
Queste le segnalazioni ed i suggerimenti  dei cittadini che hanno partecipato al sondaggio:
- incentivare la partecipazione delle scuole di ogni ordine e grado; 
- organizzare eventi ed attività di intrattenimento che coinvolgano i visitatori;
- pubblicizzare e promuovere il museo attraverso il web e la creazione di pagine social; 
- organizzare delle lezioni di storia dell’arte, in orario curricolare, al suo interno; 
- inserire il museo nei percorsi turistici e integrare la segnaletica stradale che indica il museo e gli
altri luoghi di interesse storico, artistico, culturale.
- conferirgli visibilità a livello provinciale in modo da creare un interesse costante;
- chiedere il recupero e la tutela dei reperti appartenenti al nostro territorio (es. Kouros di Lentini) 
- garantire tutto ciò che offre un museo moderno (servizi digitali, sale multimediali, laboratori
didattici ecc.).
Un ulteriore consiglio che abbiamo ricevuto attraverso il monitoraggio è quello di realizzare un
Tour virtuale e sponsorizzarlo online affinché tutti possano godere della bellezza del proprio
patrimonio culturale. Noi per primi ci impegneremo e attiveremo affinché ciò accada.