Sei soddisfatto dell'ambiente in cui vivi?
Secondo l'ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), un'alta percentuale di persone dai 14 anni in su dichiara che il paesaggio del luogo in cui abita è affetto da evidente degrado. La preoccupazione dell'opinione pubblica è recentemente aumentata registrando un tasso dal 67,5% al 72,2% in tutta la penisola. Negli ultimi anni, anche la popolazione di età superiore ai 65 anni, che prima si era mostrata disinteressata, ha manifestato una maggiore consapevolezza verso i problemi ambientali. Tuttavia, prendendo in considerazione una regione come le Marche, possiamo notare che questa è quella più finanziata nella riqualificazione del territorio con un totale di € 174.631.139 contro quelli di altre regioni che ricevono poco più della metà di dotazioni (Emilia Romagna: €53.193.688,Puglia: € 52.179.318). Questi dati si riferiscono a un asse temporale che va dal 2007 al 2022.
Muovendo da queste premesse, il progetto TAKE IT SLOW, oggetto del nostro monitoraggio, si propone di gestire e promuovere la Regione Adriatica come destinazione turistica intelligente, integrata, sostenibile, accessibile tutto l'anno, verde e lenta. Il progetto garantisce una stagionalità più equilibrata delle attività turistiche sui siti del patrimonio naturale e culturale. I dati di cui siamo in possesso confermano questi obiettivi prefissati dal progetto, ma in che modo TAKE IT SLOW punta a raggiungerli? Tenta di farlo operando in vari campi, quali nel restauro, nel recupero e nella riqualificazione, nella pulizia e nella difesa di zone a maggiore rischio ambientale (per esempio, le coste). Quest'ultimo è un aspetto essenziale da considerare se si vuole parlare del cosiddetto turismo lento.
In quest’ottica, è interessante osservare la spesa allocata dai Comuni (informazione verificabile tramite dati ISTAT) per il patrimonio culturale nella gestione dei musei, delle biblioteche, delle pinacoteche e del cosiddetto verde storico. Questi siti occupano un preciso spazio nel territorio marchigiano: per esempio, la densità del patrimonio museale è di 0,94/100 km2, quella del verde storico è di 1,4/100 m2. Grazie a questo ingente investimento nel patrimonio culturale, le Marche riescono ad avere un'andatura stabile del turismo lungo tutto l'anno, che rispecchia quella nazionale. L'unico calo importante del turismo regionale e nazionale è stato causato dalla pandemia di COVID-19 tra il 2020 e il 2021. Dal 1998 nelle Marche i giorni medi di villeggiatura dei turisti sono 1,93 e in Italia 1,98 fino al 2007 con unico calo tra 2004 e 2005 di 0,11.
Soffermiamoci adesso su uno specifico intervento portato avanti da TAKE IT SLOW riguardante interventi di valorizzazione e messa in rete del patrimonio culturale; nello specifico, questo si occupa del recupero e della riqualificazione di un edificio con valore simbolico. Il progetto (con codice 57902 e CUP D85F18004940002) è programmato dalla Regione Marche a beneficio della diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli, un’area di particolare vulnerabilità idrogeologica e a rischio sismico. I dati che riporteremo di seguito sono aggiornati al 31/10/2022. L'inizio del progetto era previsto per il 11/03/2021 ma è cominciato effettivamente il 12/09/2021. Il costo pubblico ammonta a €3.200.000,00 di cui è stato momentaneamente impiegato il 68% con €2.193.578,50. È curioso notare come Unione Europea e Fondo di Rotazione si spartiscono esattamente a metà il costo pubblico utilizzato in questo progetto. L'asse su cui si intende lavorare è la prevenzione sismica e idrogeologica per migliorare le condizioni e gli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale in quest'area di attrazione. Essa rientra nel Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), in particolare tra i Fondi Strutturali relativi alla programmazione 2014-2020.
Per riassumere, sono stati elencati gli obiettivi che TAKE IT SLOW (progetto che stiamo esaminando) si è prefissato, citato svariate iniziative di ampliamento, restauro e potenziamento di diverse infrastrutture, oltre che di programmi di salvaguardia di alcuni tra gli ambienti naturali maggiormente colpiti dall’inquinamento all’interno della Zona Adriatica, area geografica che comprende vari stati tra i quali Italia e Croazia, e proseguito con l’analizzare più nel dettaglio uno dei numerosi interventi portati avanti dal progetto nel nostro territorio.
Nonostante l'insoddisfazione di una fetta della popolazione riguardo all'ambiente in cui vive, con questi dati si è visto come in realtà i lavori per la riqualificazione del territorio in corsi siano molti e con essi sono altrettanti gli investimenti fatti. Concludiamo così il nostro articolo, invitando anche a fruire dei grafici e delle infografiche ad esso allegati per avere una lettura visiva dei dati riportati.