Pitch

Abbiamo pensato a questo progetto poiché in questi ultimi tempi, dove la pandemia è stato il centro delle nostre vite, studiare come funzionasse il nostro sistema sanitario sembrava essere fondamentale. I dati trovati erano molto vaghi, ma dopo varie ricerche sul sito ISTAT, dopo varie chiamate ai vari responsabili del  servizio ADI, abbiamo capito che questo servizio è attivo in tutta Italia e la regione Umbria presenta la maggiore percentuale di iscritti ad ADI. L’obiettivo era proprio capire come le persone venivano curate, quali erano le differenze tra l’essere curato in ospedale e a casa, capire, a livello finanziario, quali fossero gli effetti di questo progetto.

Il nostro team ha creato un blog che potesse evidenziare le tappe di questo percorso. Il nostro motto racchiude i valori del lavoro di ricerca: "La sanità a portata di mano". Esso risalta le caratteristiche del servizio ADI, la salute, che essendo un diritto, non può essere negato alle persone con gravi disabilità o malattie. Abbiamo inserito i passi più importanti dell'intervista al dottor Mancuso, che grazie alla sua competenza nell'ambito del servizio ha risolto i nostri dubbi. Le indagini ci hanno permesso di comprendere come ADI fosse radicato nell'ambito regionale e provinciale. Una grande svolta è stata quella dello scoprire come questo  servizio, in apparenza molto costoso, abbia un costo minore rispetto ad un paziente trattato in un ospedale, una differenza di costo di 500 euro!

Il progetto scelto è stato a lungo monitorato dal nostro team e adesso che siamo giunti al Report 4 per noi è giusto capire come nel tempo si possa sviluppare questo servizio. Abbiamo intenzione di seguire passo dopo passo l'avanzamento e il miglioramento di ADI grazie ai nuovi fondi stanziati dal governo. Con i dati pubblicati annualmente e con l'aiuto del dottor Mancuso ci proponiamo di comprendere  come a livello provinciale e regionale si sviluppi questo servizio, quali saranno le sue innovazioni a livello sanitario, tecnologico e strutturale.