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Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca

Energia e sviluppo o diossina e morte?
Asoc Wall

La ricerca è iniziata sul sito opencoesione.gov.it poi si è spostata sui siti internet dei diversi quotidiani locali e regionali e blog di associazioni e comitati che nel tempo si sono occupati del termovalorizzatore.

Nella ricerca iniziale abbiamo annotato tutto ciò che potesse esserci utile nella fase successiva di progettazione. Abbiamo iniziato a comporre il nostro Asoc Wall con le parole chiave della ricerca e abbiamo espresso graficamente l’impatto che l’impianto di riciclo dei rifiuti ha sul territorio circostante. Per arrivare allo definizione del nome del Team e del progetto ci siamo basati sul gioco di parole Tossilo-tossico. Tossilo è la località dove è ubicato l’impianto di termovalorizzazione e il nome della S.P.A. che gestisce lo smaltimento dei rifiuti. Per il logo siamo partiti dal nome notando che girando la “T” di Tossilo potevamo richiamare la forma di una ciminiera.

Il lavoro di ricerca, analisi e rappresentazione è stato realizzato da un team diviso in ruoli: 

Team Manager (Francesco e Silvia)

Storyteller (Davide.L, Gianfranco, Benedetta)

Designer ( Paola e M. Letizia) 

Social media e pr (Davide.S, Antonio, Gabriele)

Analista (Cosimo e Giovanni)

Blogger ( Giorgia e Mirko)

Coder  ( Simone, Manuel, Elisabetta)

Scout (Marco, Giuliano e Ramona)

Web designer (Simone, Elisabetta) 

La presentazione del progetto è stata fatta per l’intero team (3GC e 4GC del corso di grafica e comunicazione) dai docenti del team di progetto.

I docenti hanno illustrato il percorso della “Lezione 1” e insieme abbiamo affrontato l’importanza del tema del monitoraggio civico e della cittadinanza attiva. Abbiamo visto le “pillole” proposte dal sito ascuoladiopencoesione e ci siamo confrontati con i docenti per approfondimenti e curiosità.

 Il team è stato diviso in tre gruppi e ogni gruppo ha navigato sul sito opencoesione.gov.it per selezionare all’interno del proprio contesto territoriale il progetto da monitorare.

Il progetto che è stato scelto riguarda il finanziamento per la trasformazione e la ristrutturazione dell’inceneritore di Tossilo in un termovalorizzatore. 

L’inceneritore della zona industriale di Tossilo a Macomer è entrato in funzione nel 1993. Nello stesso anno ha preso il via la discarica di Monte Muradu, costruita per accogliere le scorie prodotte dal forno inceneritore, ma successivamente trasformata in sito misto per la raccolta di materiale di scarto originato dal trattamento dei rifiuti e di ceneri. 

Nel febbraio 2016 viene sottoposto a sequestro dalla Procura di Oristano e tuttora si è in attesa della conclusione dei lavori e dell’avvio dell’attività riguardanti il nuovo termovalorizzatore. I lavori iniziati precisamente il 20 giugno 2016 dovevano terminare il 6 novembre 2019. 

La scelta è ricaduta su questo progetto perché tocca temi fortemente sentiti dalla popolazione: impatto ambientale, salute, risparmio sullo smaltimento dei rifiuti e utilizzo di fonti energetiche alternative. Oltre alle ricerche su Internet abbiamo raccolto informazioni utilizzando  articoli di testate giornalistiche e abbiamo inoltre chiesto la disponibilità alla collaborazione a giornalisti che si sono occupati del tema. 

Inizialmente gli altri due gruppi del team si sono soffermati su altri progetti (Completamento ex Alas Patrimonio di archeologia industriale -CUP: E86J17000670008 e Efficientamento energetico patrimonio area Macomer Via Oslo CUP: J87C18001250006).

Dopo un confronto sulla ricerca effettuata sul sito Opencoesione l’attenzione e l’interesse si sono concentrati sul progetto del termovalorizzatore. 

Sul progetto abbiamo trovato diversi riferimenti utili per futuri approfondimenti: il sito del comitato civico “Non bruciamoci il futuro”, articoli di quotidiani locali e un interessamento diffuso sui social. 

Dopo aver individuato il progetto da monitorare l’intero team ha lavorato suddividendosi i compiti sulla base dei ruoli assegnati, ma in un clima di continua collaborazione e confronto. 

  • I social media manager 
    • hanno creato lo spazio di condivisione su google suite sul dominio della scuola. Lo spazio di condivisione è rappresentato da una cartella principale nominata Asoc all’interno della quale sono stati organizzati i contenuti (Documenti, Informazioni e dati, Immagini e foto). Tutto il materiale è stato condiviso con l’intero team (studenti e docenti)
    • hanno creato l’account Twitter, l’account e la pagina Facebook e l’account Instagram. È in programma la creazione di un canale Telegram
  • i designers 
    • hanno lavorato sull’ideazione del logo e hanno iniziato a riportare il progresso della ricerca sull’Asoc Wall
    • hanno ideato il nome del team e lo hanno rappresentato graficamente
    • hanno realizzato un video iniziale (Economia o ecologia?) per incuriosire e suscitare interesse sulla tematica 
  • storyteller e blogger hanno studiato i primi tweets e post sui social e hanno iniziato a lavorare sul report di lezione
  • La documentazione fotografica è stata affidata a un gruppo di studenti che stanno affrontando le tecniche fotografiche nel loro corso di studi
  • Il team ha inoltre deciso di realizzare il sito web del progetto dove pubblicare l’avanzamento delle fasi del monitoraggio
  • L’analista, il coder e lo scout 
    • hanno iniziato a rielaborare i primi dati e le informazioni emerse dalla ricerca. In particolare hanno avviato la ricerca sul sito Opencoesione dove hanno trovato la sintesi del progetto “L’intervento consiste nella ristrutturazione del termovalorizzatore di Macomer, attualmente non in grado di soddisfare il fabbisogno dei bacini territoriali di riferimento (Nuoro, Sassari e Olbia-Tempio), con conseguente invio a discarica di parte dei rifiuti urbani prodotti. L’intervento consentirà di valorizzare energeticamente 60.000 t/a di rifiuti urbani.”. Per il progetto sono stati stanziati € 42.155.497,55 (Fondo per lo sviluppo e la coesione € 38.077.941 e Regione Sardegna € 4.077.557) e sono stati effettuati Pagamenti per € 16.533.535,42.
    • hanno cercato sul sito Tossilo.it i dati relativi alle caratteristiche dell’impianto e alle tariffe applicate per lo smaltimento dei rifiuti urbani. Hanno verificato la pubblicazione dei bilanci della Tossilo S.p.a.
    • hanno reperito in rete il “19° rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani della Sardegna anno 2017”
    • hanno navigato sul sito dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) trovando le banche dati sui rifiuti urbani (RU) del Catasto nazionale

La ricerca vuole approfondire, riassumere e rappresentare gli elementi principali dell’impatto che il termovalorizzatore potrà avere sotto l’aspetto ecologico ed economico sul territorio del Marghine.

L’azione di monitoraggio vuole approcciarsi in modo critico all’analisi della convenienza della realizzazione del termovalorizzatore e del reale impatto sull’ambiente e sulla salute. Vogliamo capire quale possa essere l’utilità del termovalorizzatore in termini di risparmio energetico (è previsto il riutilizzo del calore prodotto?), di tutela dell’ambiente (reale differenziazione, combustione e riciclo dei rifiuti?) e della salute (quali sono i dati evidenziati nello studio epidemiologico relativo al territorio di ubicazione dell’inceneritore rispetto a territori con caratteristiche geografiche comparabili?). Vogliamo inoltre capire se il processo di incenerimento potrà riflettersi in una riduzione delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti urbani.

La ricerca intende sensibilizzare l’intera popolazione del bacino di utenza del termovalorizzatore. Per fare ciò pensiamo di sfruttare i canali social del team e eventuali incontri/seminari informativi. Le fasi della ricerca saranno costantemente documentate e pubblicizzate attraverso format che di volta in volta saranno scelti in funzione dell’obiettivo (infografica, locandine, video e questionari di sensibilizzazione)