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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca di dati e informazioni

Raccontiamo la nostra ricerca "from the root" al risultato finale

Essendo una classe di un liceo linguistico, abbiamo scelto di selezionare come tema Cultura e Turismo, perciò abbiamo deciso di monitorare il progetto: GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI ROMA COMPLESSO DENOMINATO EX COSENZA RIQUALIFICAZIONE ARCHITETTONICA E FUNZIONALE DEL COMPLESSO ATTRAVERSO IL RECUPERO FUNZIONALER E STRUTTURALE DELLE STRUTTURE ESISTENTI DEGLI SPAZI APERTI. I motivi per cui abbiamo scelto questo progetto sono vari: innanzitutto perché il Museo D’Arte Moderna si trova nella nostra città ed è una risorsa preziosissima per il turismo. Dopo che siamo venuti a conoscenza del progetto di restaurazione, abbiamo deciso di fare ricerche su di esso. Abbiamo scelto di monitorare nel dettaglio il restauro di un’ala della Galleria Nazionale Di Arte Moderna di Roma perché sentiamo molto vicine le problematiche relative alle risorse turistiche e culturali, che per noi studenti del liceo linguistico rappresentano uno dei possibili sbocchi lavorativi per il futuro.

 

Gli obiettivi del progetto sono:

1.      Avere una maggiore consapevolezza civica: rendere i cittadini consapevoli, avere una corretta partecipazione alla dimensione civile e sociale coinvolgere i giovani ad incuriosirsi e prendere consapevolezza di come vengono spesi i finanziamenti pubblici che lo stato italiano stanzia sul territorio per sostenere vari progetti italiani. Acquisire consapevolezza e diventare cittadini maturi.

2.      Rendere i cittadini partecipi del fatto del miglioramento del proprio territorio: l’esperienza degli ultimi anni ci ha mostrato che i fondi europei spesso non sono utilizzati totalmente per gli scopi a cui sono destinati.

Il costo pubblico ammonta a € 14.812.500,00; mentre i pagamenti effettuati fino ad ora ammontano a €715.077,98. L’ente beneficiario è LA GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI ROMA. La Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea ha chiuso nel 2016 con 137.697 visitatori e incassi pari a circa 415.000 euro. Crescono i visitatori e la galleria continua a suscitare l'interesse del pubblico: dall'apertura a fine anno il numero dei visitatori è quasi raddoppiato, passando dai 28.532 dell'ultimo trimestre 2015 ai quasi 55.000 dello stesso trimestre 2016.

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma con le sue 20.000 opere tra dipinti, disegni, sculture e installazioni, offre un’ampia visuale sull’arte dall’Ottocento fino ai giorni nostri. Si tratta dell’unico museo nazionale dedicato interamente all’arte moderna e contemporanea. Essa si propone come luogo di ricerca e sperimentazione dove riflettere sui linguaggi, sulle pratiche espositive e sul ruolo del museo contemporaneo. La decisione di creare a Roma un museo dove raccogliere le eccellenze presentate alle Esposizioni nazionali rappresentava il primo consapevole gesto politico volto ad istituire un’identità culturale comune, simbolo del nuovo Stato unitario. Guido Baccelli nel 1883 ottenne la firma del Re per un decreto che istituiva a Roma una galleria nazionale d’arte moderna. Il 5 Marzo del 1885 la Galleria venne aperta al pubblico. La collezione andò incrementandosi sempre più grazie all’azione di personaggi di spicco della cultura romana che contribuirono ad incentivare e valorizzare la produzione artistica nazionale. La Galleria Nazionale, dalla sua fondazione alla fine dell’Ottocento, aveva intrapreso un’attività di raccolta e documentazione di opere contemporanee, svolgendo ampliamente questo suo compito. Con la caduta del regime fascista e la riapertura al pubblico della Galleria, la Soprintendente Palma Bucarelli decise di aggiornare l’allestimento secondo criteri museografici moderni. Per la prima volta i giardini antistanti l’edificio ospitavano un’esposizione permanente di sculture. Palma Bucarelli si impegnò anche nella divulgazione dell’arte internazionale di quegli anni proponendo mostre di artisti come Pablo Picasso, Piet Mondrian e Jackson Pollock. Nel 1960 ipotizzò di ampliare il corpo del Palazzo delle Belle Arti, ma per mancanza di fondi il progetto non giunse mai a termine. A distanza di 13 anni, l’incarico venne però affidato all’architetto Luigi Cosenza che in linea con il pensiero della Bucarelli, concretizzò l’idea di un museo con finalità educative e luogo di aggregazione culturale. Secondo questa visione nella nuova costruzione erano infatti previsti spazi per l’auditorium e per i giardini. L’intervento di Cosenza ebbe una storia travagliata, l’ala da lui progettata venne chiusa nel 1998 per inadeguatezza alle norme di sicurezza. Successivamente divenne oggetto di un concorso internazionale di riqualificazione nel 2000 vinto dallo studio svizzero Diener&Diener. Le polemiche scatenate per la proposta di demolizione dell’opera di Cosenza da parte degli architetti elvetici ne hanno permesso la salvezza, ma non ne hanno impedito il degrado. Attualmente grazie ai fondi europei si sta attuando una restaurazione di quell’ala.

 

I nostri propositi sono quelli di riuscire a realizzare, attraverso un’esposizione dei dati analizzati, una conferenza aperta al turismo. Vorremmo farlo sia al livello scolastico, cercando di coinvolgere gli altri studenti e i professori, sia all’esterno cercando di sensibilizzare le cariche dello stato come ad esempio: il comune di Roma, il sindaco o il settimo municipio.

 

Link alle fonti utilizzate

https://medium.com/lagallerianazionale/la-galleria-nazionale-7d2a5a42d2fc

https://opencoesione.gov.it/it/progetti/1misefsc-gnam14/

http://lagallerianazionale.com/