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Progetto di restauro del Castello di Ugento: dopo 30 anni pronti 6 milioni!

Si tratta di un progetto di restauro e riconversione quello che ha interessato il castello di Ugento, in provincia di Lecce, puntando alla valorizzazione e rivisitazione dell'esistente architettura in chiave contemporanea e moderna ma, tuttavia, riconducibile al passato grazie al supplemento di un'ampia area museale.

La direzione dei lavori ha presentato molte difficoltà per via della complessità dell'intero impianto architettonico, risultato di numerose aggiunte e trasformazioni che hanno interessato il maniero dal XII al XVI secolo. A coordinare le operazioni previste un apposito ufficio di direzione lavori comprensivo di molteplici profili di esperti: strutturisti, impiantisti, restauratori, geologi e archeologi. L’imponente opera di ristrutturazione non è per questo passata inosservata; non è un caso, infatti, che il progetto sia stato premiato con la Medaglia d’argento tra i 105 partecipanti internazionali alla sesta edizione del Premio Domus, Restauro e Conservazione, voluto e ideato dall'azienda Fassa Bortolo e dall'Università degli Studi di Ferrara.

Sebbene l’imponenza dei lavori e l’eccellenza delle operazioni esecutive abbiano reso il castello un fiore all’occhiello del territorio salentino, il sollecito alla valorizzazione di questo bene artistico e culturale risale a solo un trentennio fa, quando, in data 22/08/1994, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali lo dichiarava, con formale decreto, bene di "interesse particolarmente importante". Ancora qualche anno dopo, in data 4/12/1998, la competente Soprintendenza sollecitava il Comune a favorire la presentazione di un apposito progetto preordinato a un intervento di recupero delle strutture architettoniche e artistiche del maniero, in funzione della sua adeguata valorizzazione e fruizione da parte della collettività.

Sulla base della proprietà privata del castello, il raggiungimento di questi propositi ha imposto il coordinamento dei lavori e la definizione delle responsabilità economiche tra gli enti pubblici e i privati. Gli interventi di risanamento e restauro conservativo del castello di Ugento sono così stati formalizzati dai proprietari pro-quota dell’immobile con apposita proposta al Comune di Ugento in data 2/11/2004.

È solo in data 19/09/2012, tuttavia, che il perfezionamento del progetto di restauro viene depositato in via definitiva con l’individuazione dei vani da destinare all'area museale e quindi a fruizione pubblica. Nel contempo i proprietari acquisivano un altro progetto per la parte residua del castello. Poco meno di dieci giorni dopo, il Sindaco del Comune di Ugento chiedeva all'Assessorato ai Beni Culturali della Regione Puglia di voler individuare delle apposite linee di finanziamento compatibili con l'intervento in argomento.

Il finanziamento per l'intervento afferente al castello di Ugento ammonta a un importo complessivo pari a € 5.967.589,25, erogabili in fase successiva alla sottoscrizione di una convenzione che regoli i rapporti tra il Comune di Ugento e la proprietà privata.

La convenzione, sottoscritta in data 27/09/2013, stipula quanto segue:

- il Comune garantisce impegno totale per il reperimento della provvista finanziaria per l'esecuzione dei lavori di restauro e risanamento conservativo dei locali;

- il Comune è responsabile dell’esecuzione corretta e a regola d'arte dei lavori nei confronti della proprietà;

- la proprietà riconosce al Comune di Ugento la possibilità di fruizione dell'immobile da esercitare mediante visite guidate, fatta eccezione di alcuni ambienti esclusivi;
- la durata del contratto è di 20 anni entro i quali il Comune è autorizzato a utilizzare determinati ambienti del castello.

Il progetto si dimostra interessante perché ha saputo combinare perfettamente le risorse pubbliche e quelle private al fine di riportare in auge una risorsa storico-culturale che ha delle notevoli potenzialità attrattive per il turismo locale ed esterno. Obiettivo del team Principi di Ausentum sarà quello di indagare, con la visita del castello, le modalità con cui l'amministrazione comunale e i privati hanno valorizzato questa risorsa locale e le eventuali prospettive di collaborazione futura.