Contatti

Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Articolo di Data Journalism

Nuovo MAN, via ai lavori?

L’arte non si può separare dalla vita. È l’espressione della più grande necessità della quale la vita è capace.” (Robert Henri)

Sono 1178 i m² di arte, cultura e valorizzazione del territorio sardo, 1178 m² che verranno annessi all’attuale struttura del museo MAN (Museo Arte Nuoro), grazie all’investimento di più di € 1.500.000 provenienti dai fondi europei, regionali e provinciali.

Gli edifici storici protagonisti di tale accorpamento e ristrutturazione sono l’Ex Albergo Sotgiu e l’Ex Casa Deriu, situati in Piazza Satta tra le strette vie del centro storico, il Corso Garibaldi e Via Roma.

 

Il museo MAN nasce 25 anni fa come Pinacoteca della Provincia di Nuoro con l’obiettivo di valorizzare le opere d’arte degli artisti sardi; una collezione modesta rispetto a quella odierna che viaggia intorno alle 1000 opere. Nel 2004 ha conseguito una piena autonomia gestionale, strutturandosi come Istituzione senza personalità giuridica, ed è entrato a far parte di AMACI (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani). Nel 2013 ha ottenuto il riconoscimento regionale come museo d’eccellenza.

Negli ultimi anni le mostre temporanee hanno preso il posto di quella permanente, ma il sacrificio di quest’ultima iniziava a rappresentare un limite. Pertanto c’è stato un confronto da parte della direzione museale con la provincia sulla necessità di acquisire nuovi spazi, individuando come raggio d’azione il centro storico. Così l’idea di creare un percorso museale che culminasse nella piazza simbolo dell’identità culturale della città è stata raggiunta con l’acquisto degli edifici Ex Albergo Sotgiu ed Ex Casa Deriu.

L’avvio dei lavori è stato garantito da un investimento di € 1.500.000,00 proveniente dai fondi europei. Di questa somma iniziale, € 1.245.000,00 sono stati assegnati al restauro, alla ristrutturazione e alla dotazione impiantistica dei fabbricati, mentre i restanti € 255.000,00 all’arredamento della struttura. Della somma di € 1.245.000,00 sono stati spesi € 123.471,59 con una somma di € 1.121.528,41 rimanenti.

Dopo la prima gara d’appalto si è programmato un intervento di adattamento strutturale, ma ci sono state diverse battute d’arresto: sono subentrate nuove norme per l’abbattimento delle barriere architettoniche e antisismiche, è stato annullato l’esito della prima gara d’appalto a causa di un ricorso al Tar della Sardegna, c’è stata un’enorme lievitazione dei prezzi dovuta all’emergenza Covid-19.

Queste dinamiche hanno reso necessaria una modifica del progetto del 2018, con l’apertura di una nuova gara d’appalto ed un conseguente aumento dei tempi per la realizzazione dell’opera. La Provincia di Nuoro ha stanziato € 150.000,00 con fondi propri (avanzo di amministrazione nel 2022) e ulteriori € 700.000,00 nel 2023. Per cui l’importo complessivo a disposizione è pari a € 1.971.528,41.

Una volta superata la seconda gara d’appalto, l’obiettivo generale sarà quello di ampliare l’offerta culturale dell’attuale museo MAN attraverso molteplici attività svolte sia all’interno della nuova sede museale, sia sul territorio. È l’idea di “museo aperto” che si afferma come un laboratorio permanente di indagine artistica e sperimentazione, uno spazio di produzione e comunicazione dove far coesistere memoria e innovazione, ricerca e divulgazione, pensiero globale e azione locale.

Il museo inoltre ha ricevuto numerose onorificenze, tra cui il record annuale post-Covid di 11.850 visitatori. Numero ancora in crescita che nel 2023 ha registrato 43.292 ingressi.

L’affluenza del grande pubblico è dovuta in parte al coinvolgimento dei più giovani nella scoperta dell’arte, grazie ai laboratori didattici a cui le scuole hanno risposto positivamente; prima fra tutte la scuola elementare, con 3768 aderenti tra alunni e insegnanti.

Il nuovo museo MAN è destinato ad essere un segno di riaffermazione dell’identità e della propensione a riprogettare lo sviluppo ricavandolo dal proprio patrimonio, percepito non come un semplice oggetto antiquato, ma come un qualcosa che vive, teatro dell’espressione della creatività dei giovani artisti.