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Fondi Europei: tra vecchi ritardi e opportunità per progettare il futuro

Fondi Europei: tra vecchi ritardi e 

opportunità per progettare il futuro 

 

L’Atlante Multiculturale di Vercelli: 

tra le buone pratiche di impiego delle risorse europee 

 

Il 2 Dicembre 2023, a Vercelli alla presenza delle autorità e di un folto pubblico, è stato inaugurato "l’Atlante Multiculturale del Patrimonio della Città e del Territorio", uno spazio dedicato a illustrare e valorizzare le caratteristiche e le risorse del patrimonio storico-artistico e documentario, inserito nell'antico complesso dell'ex Ospedale "Maggiore" di Vercelli. La realizzazione del progetto ha subito un ritardo rispetto ai tempi previsti, principalmente a causa dell’evento pandemico e probabilmente dell’aumento dei costi.

La riqualificazione della struttura è stata finanziata dalla Regione Piemonte tramite i Fondi Europei per lo Sviluppo Regionale (FESR) 2014-2020. I fondi strutturali sono i principali strumenti finanziari della politica regionale dell’Unione Europea il cui scopo è quello di rafforzare la coesione economica sociale e territoriale riducendo il divario fra le regioni più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo.

Quanti di questi fondi sono stati destinati al nostro paese? Qual è il loro stato di attuazione?

Secondo i dati forniti dal Bollettino di monitoraggio della Ragioneria generale dello Stato (IGRUE), alla data del 30 giugno 2023 le risorse finanziarie complessivamente derivanti dai Fondi SIE (FESR, FSE, FEASR e FEAMP) ammontano a 94,7 miliardi di euro, di cui 63,6 miliardi di contributo UE. 

 

Fondo

Risorse programmate

Di cui contributo UE

Di cui contributo nazionale

FESR

38.407,02

28.577,74

9.829,28

FSE

27.450,21

20.152,20

7.298,01

FEASR

27.878,38

14.349,75

13.528,63

FEAMP

979,50

537,26

442,23

Totale

94.715,50

63.616,925

31.098,15

 

Secondo il portale OpenCoesione, l’Italia, a fine agosto 2023, su 57,3 miliardi di fondi complessivi, ha concluso progetti che ne hanno assorbito appena il 6%. OpenCoesione ne monitora 539.055 presentati da amministrazioni pubbliche (dal ministero alla scuola elementare) e da enti privati (società, associazioni, enti no profit): 79% di questi progetti presentati sono ancora in corso, il 12% non sono stati ancora avviati.

 

Dopo la Polonia (105 miliardi), l’Italia è il secondo maggiore beneficiario dei cinque fondi strutturali. Per il periodo 2014-2020, al nostro Paese sono destinati 44,65 miliardi di euro distribuiti in 75 programmi, tra nazionali e regionali, cui si aggiungono finanziamenti dallo Stato italiano per 31,45 miliardi, per un totale complessivo di 76,1 miliardi.

 

 

 

Le risorse sono assegnate alle regioni, a seconda del livello di PIL pro-capite rispetto alla media UE. In Italia si distinguono le regioni in tre fasce: regioni meno sviluppate, con PIL pro capite inferiore al 75% della media UE (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia); regioni in transizione, con PIL pro capite tra il 75% e il 90% della media UE (Abruzzo, Molise e Sardegna); regioni più sviluppate, con PIL pro capite superiore al 90% della media UE (regioni del Centro-Nord). 

Consideriamo ora lo stato di avanzamento finanziario dei programmi attuativi PON e POR. Si registra nel 2019 un ritardo nei pagamenti nelle regioni meno sviluppate e in transizione, con percentuali intorno al 69-70%, inferiori di circa 17 punti percentuali rispetto alle regioni più sviluppate, che hanno raggiunto, in media, oltre l'87% dei pagamenti (Grafico 1 statico).  Modesto risulta l'avanzamento finanziario dell'Iniziativa REACT-EU, con pagamenti intorno al 30% delle risorse programmate (4,3 miliardi su quasi 14,4 miliardi complessivi), ma per i 12 PON 2014-2020 si ha un avanzamento complessivo del 76,9% in termini di impegni e del 52,2% in termini di pagamenti. Su tali percentuali incide il livello di attuazione ancora basso del Fondo REACT-EU. Nei pagamenti un livello superiore alla media è raggiunto dai PON Governance e capacità istituzionale (l’84,8% delle risorse stanziate), il PON imprese e competitività (80,8%), il PON per la Scuola (61,9%), il PON Legalità, (59%), il PON Infrastrutture e Reti (56,7%), e il PON Iniziativa Occupazione Giovani (57,3%). Con riguardo alle Regioni più sviluppate, i dati relativi allo stato di attuazione del 30 Giugno 2023 dei POR 2014-2020 evidenziano risultati più performanti, sia sul FESR che sul FSE, con una percentuale complessiva degli impegni del 102%, sul totale di risorse programmate (circa 13,2 miliardi di euro) e dei pagamenti intorno all'87% (vedi grafico 1 statico e grafico 2 dinamico).

      Tabella riepilogativa relativa all’anno 2019

Grazie ai fondi FESR e FSE 2014-2020 anche il Comune di Vercelli si è speso nella riqualificazione del centro storico, di cui fa parte il Salone Dugentesco, al fine di promuovere l’identità culturale del territorio, per non farla smarrire in un’epoca in cui è andata prevalendo la realtà dei “Nonluoghi” che invece distaccano l’individuo dalle proprie radici, come ci ricorda l’antropologo Marc Augé. Per la Città di Vercelli dunque l’inaugurazione dell’Atlante Multiculturale rappresenta una testimonianza importante di come le politiche di coesione possano riavvicinare la popolazione al proprio territorio in una più ampia visione europea.