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Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Articolo di Data Journalism

FOCUS SULL' ACQUA E SUI COMPORTAMENTI ANTI SPRECO

Il nostro report ha lo scopo di analizzare l’uso dell’acqua nella sola componente potabile ad uso civile, trascurando le acque reflue, ai fini del progetto scelto su Open coesione. gov. dal quale abbiamo preso spunto. Con l’uso di Google EARTH e del PdI (2016-2019), richiesto da ARERA per la determinazione della tariffa del SII al gestore, abbiamo mappato i Comuni del distretto beneficiario del contributo e pervenuti alla conoscenza della suddivisione degli ambiti territoriali serviti dai sistemi acquedottistici con le reti di adduzione e distribuzione, al n. di utenze(Infog.din.1) e ad altri dati. Dal Censimento delle acque per uso civile 2015 dell’ISTAT sono stati elaborati i dati relativi alla fonte di prelievo, alla dispersione dell’acqua nelle reti comunali dei sotto ambiti 1 e 2, regionale e di ripartizione geografica e del consumo di tale risorsa nella UE. Dal rapporto AUR(Agenzia Umbria Ricerche) “Relazione SII” pubblicata sul sito del Movimento di difesa del Cittadino, nostro supporter, abbiamo anche dati sulla determinazione della tariffa prevista da ARERA, calcolo alquanto complesso, di cui si fa cenno. Per l’analisi qualitativa abbiamo estratto una serie storica dall'ISTAT relativa alla denuncia di irregolarità e di due questionari prodotti dal nostro team,su moduli google, per studiare il consumo/risparmio di acqua potabile e i comportamenti anti spreco. Il campione è composto da 511 individui di cui 345 alunni della scuola secondaria di I grado per i quali il questionario è stato ridotto di alcuni quesiti e il parametro dell’età è stato considerato per singolo anno frequentante.

Dall'infog.1, il progetto di contenimento delle perdite idriche occulte prevede un finanziamento totale di euro 6.400.000,coperto per 3.560.300 dal FSC e il resto dalla tariffa applicata nella bolletta dell'acqua dal gestore idrico Umbra Acque Spa. La popolazione interessata è di 137.924 unità pari al 27,22% del totale dell' ATO 1 .Il finanziamento pro capite e' di euro 46,47 di cui euro 20,62 di tariffa pro capite. Il distretto beneficiario del fondo è composto da 16 Comuni evidenziati nella mappa secondo l'indicatore della popolazione servita. Allo stato attuale i pagamenti sono pari a zero e la data di chiusura effettiva ancora incerta. Nell'infog.2 il dato rilevante è che l'Italia con 156 mc per abitante è il paese che consuma più acqua di tutti. Inoltre, focalizzando la nostra attenzione sulla dispersione in Umbria, si nota che la provincia di Perugia con il 25,29% di perdite supera il dato regionale che si attesta al 24,97%. A livello comunale, Gualdo Tadino(78,44%) e Gubbio(59,57%) presentano una dispersione di più della metà dell'acqua immessa. Analizzando l'andamento della dispersione per i Comuni di Perugia e di Terni si nota come l'anno 2015 sia stato l'anno in cui si sia registrata la più alta concentrazione di perdite per poi diminuire nel 2016. Nell' infog.din.1, si nota che le fonti di prelievo principale sono il pozzo(61%) e la sorgente(39%) e per l'indicatore”Dispersione in mc per ab/g“, elaborato dal team, relativo al nostro focus, si rileva che a Gualdo Tadino si disperdono al giorno 79570 mc di acqua potabile pro capite, seguito da Todi(46265), Gubbio(26670) e Assisi(19008).

Dall'infog. 3 si nota che l'Umbria ha visto un picco di disservizi nel 2006, al di sopra dell'Italia e del Centro che poi diminuisce al minimo nel 2017, al di sotto del dato nazionale e centrale. Dall'infog.din.2, il 54,99% del campione proveniente per il 95,69% dalla Provincia di Perugia è di sesso femminile, gli alunni al di sotto dei 15 anni sono il 67,51% e per il resto predomina la classe di età 15-25.L'85,12% è informato sui cambiamenti climatici estremi e il 94% vorrebbe conoscere la composizione dell'acqua che beve. Il livello delle informazioni del Comune è mediamente discreto .La maggior parte(44,23%) vorrebbe informazioni dalla scuola, nella quale, a nostro parere, si potrebbe costituire uno sportello ad hoc. Si nota anche che il 29,52% non controlla il contatore per il consumo, perché  giovane, e il 24,70% naviga il sito web del gestore. Per i comportamenti anti spreco i dati sono confortanti tranne per il non uso dei dispositivi di regolazione del flusso. La maggior parte del campione non gradisce l'acqua del rubinetto perché calcarea, non si fornisce dai distributori pubblici e usa per il 57,53% i contenitori di plastica. Per il costo del servizio il 58,43 % del resto del campione(166) vorrebbe pagare un prezzo politico e il 71,52% non conosce il bonus sociale idrico. Per la tariffa c'è stato un incremento medio del 5,5% per l'ATO1,dovuto agli investimenti del gestore, con conseguente ripercussione sulla bolletta ,più alto del dato nazionale e centrale nel 2016.

In conclusione si può affermare di avere conoscenze diffuse sul SII , tuttavia, molti dubbi ci sono sui pagamenti di tutti gli interventi finanziati ed effettuati fino ad oggi che cercheremo di colmare con la visita presso il gestore Umbra Acque Spa.