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Articolo di Data Journalism

Ripartiamo dal Porto!

Il primo resort sull’acqua d’Abruzzo

A partire da Febbraio 2020, sarà possibile vivere una vacanza memorabile, soggiornando in una delle casette galleggianti che la Narramondo ormeggerà presso la banchina di riva della darsena.

Con l’arrivo delle prime tre unità, si dà finalmente vita ad un’idea che mette l’ospite in una nuova dimensione. Un originale soggiorno che consentirà di provare la sensazione di una vera e propria imbarcazione che galleggia in acque sempre tranquille, con le comodità di un’abitazione munita di ogni comfort.

Un concept alberghiero alternativo, rivolto a tutti coloro che vorranno vivere un’esperienza immersiva caratterizzata da un elemento: il mare. Si tratta di un progetto che parte dall’ascolto del mercato e dalla conoscenza acquisita da anni di locazioni di unità immobiliari adibite a case-vacanza, ma soprattutto dalla convinzione che lo sviluppo e la crescita passino per l’innovazione.

Pensate alle cosidette house-boat/case-barca, ovvero navigazioni fluviali o lagunari, che stanno prendendo piede in diversi porti italiani ed esteri, con svariate soluzioni. La Narramondo partirà con un format rivolto agli amanti delle nuove esperienze, in una combinazione di praticità ed estetica mai casuale, connessa con il territorio e le attività locali, al fine di rendere la permanenza completa ma flessibile al tempo stesso.

Tramonti sul mare, brezza marina e relax lontano dal caos, ma anche il fascino seducente della città di Giulianova e del territorio limitrofo fatti di storia, cultura, arte, ristorazione e tanto altro. Il progetto di turismo innovativo è interamente ideato e gestito dalla Narramondo, che opera da 13 anni nel mondo dell’imprenditoria turistica con uno storico settore outgoing (biglietteria, crociere, vacanze individuali), un sempre più efficiente settore Gruppi Grandi Viaggi, i più recenti Noleggio Bus di proprietà e Case Vacanza. Il molo Sud, il porto “vecchio”, è certamente un luogo affascinante e tranquillo dove passeggiare e imbattersi nei personaggi della marineria che animano i “caliscendi”, strutture in legno finalizzate alla piccola pesca, ma anche luoghi tradizionali di ritrovo che dagli scogli si sporgono sul mare. Il porto è certamente uno degli angoli dai quali meglio godere il paesaggio che distingue Giulianova, sospesa tra le vette più alte degli Appennini e l’Adriatico, con il profilo caratterizzato dalla mole della cupola del duomo di San Flaviano, simbolo della città.

OLTRE 2000 ANNI DI STORIA

  1. Dall’antichità al 1900 Importante scalo militare e mercantile già durante la prima guerra punica, il porto canale di Castrum Novum Civitas ha rivestito un ruolo decisivo nel sistema dei trasporti, dell’economia e della politica dell’intera regione pretuziana. Testimonianze delle anfore che contenevano le produzioni del nostro territorio e delle famose lucerne di Castrum Novum si conservano nel Museo Civico Archeologico "Torrione La Rocca" in via del Popolo, nel centro storico della città alta. Dopo quasi 2000 anni, avviene la nascita del porto moderno di Giulianova, che affonda le sue radici nel 1852 quando il decurionato cittadino avanzò una richiesta per la costruzione di un caricatoio data la presenza di magazzini già costruiti. A metà del secolo XVII inizia un lungo periodo di crisi e di abbandono delle strutture portuali che termina nell’anno 1913: il sindaco provvede alla creazione di una scogliera a protezione della spiaggia per contrastare l’erosione: è l’inizio del molo Sud, detto “porto vecchio”, al quale negli anni ’20 e ’30 si aggiungono il secondo pennello e vari prolungamenti; fra i due moli si crea una bocca di circa 130 metri di larghezza.
  2. Dal 1930 al 1970 Sul finire degli anni ’30 la sistemazione del lungomare, l’inaugurazione del mercato ittico all’ingrosso, la prima mostra ittica, la costruzione di alloggi popolari e della Casa del pescatore, i primi pescherecci a motore evidenziano grande fermento e vivacità progettuale e gli echi di uno sviluppo futuro incentrato sempre più sul sistema portuale. Nel 1946 vengono realizzati dei massi artificiali per i lavori di ristrutturazione e ricostruzione del porto, gravemente danneggiato dai bombardamenti. Nel decennio seguenti proseguono i lavori di adeguamento delle strutture all’interno del bacino con la creazione della banchina di riva, mentre le barche si dotano di apparecchiature sofisticate (radar, scandaglio, computer).
  3. Dal 1970 ad oggi Nel 1973 viene costituito l’Ente Porto per rispondere in modo organico alle esigenze strutturali e funzionali dell’area portuale sia per l’attività peschereccia che per quella diportistica. Negli anni 80-90 l’Ente Porto, infatti, progetta e realizza adeguamenti e ampliamenti. In questo periodo la flottiglia peschereccia giuliese, numerosa e ben attrezzata, entra a far parte delle dieci marinerie italiane con un pescato annuo di circa 30.000 q.li, un giro d’affari di circa 20 miliardi di vecchie lire ed un’occupazione diretta ed indotta di circa 2.000 unità lavorative. Oggi l’Ente Porto, oltre alle attività istituzionali, promuove eventi per lo sviluppo economico, turistico e culturale del territorio in sinergia con gli Enti Pubblici e l’imprenditoria privata.

Su TripAdvisor la maggior parte degli utenti hanno dato una valutazione eccellente circa il porto. Tra i tanti, l’utente “RAFFAELEDM257” scrive: <<Il porto di Giulianova, soprattutto il molo sud, è un ponte proteso sul mare adriatico. Voltando le spalle al mare si può ammirare la catena del Gran Sasso d'Italia in tutto il suo splendore. Il fascino dei pescherecci nella zona e delle imbarcazioni da diporto si unisce a quello dei caliscendi, macchine da pesca adiacenti a piccoli casotti dove, a volte, si organizzano aperitivi e cene in un contesto bellissimo>>.

Il Porto di Giulianova, con i suoi 240 posti barca, è al terzo posto per capienza tra i porti abruzzesi (secondo solo a quello di Pescara se consideriamo solo i porti pescherecci) mentre a livello nazionale occupa il 43° posto su 74 porti pescherecci).

Insomma…uno dei pochi luoghi ancora incontaminati, che regala scenari stupefacenti e sensazionali sia d’estate che d’inverno, i quali divengono degli spettacoli della natura all’alba e al tramonto.