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Articolo di Data Journalism

Ma quanto perde questa rete!

L’efficienza della rete idrica nazionale è così bassa che l’Istat l’ha inserita tra gli obiettivi del Goal “Acqua pulita e igiene” per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Tra le regioni del sud (perdite al 47%), fanalino di coda rispetto all’efficienza della rete di distribuzione idrica nazionale (41%), il Molise si attesta nella media.

La continua richiesta di interventi strutturali della rete idrica, in Molise ha trovato una parziale risposta nel piano di investimenti PAR FSC Molise 2007/2013 con cui 31ml di euro sono stati destinati a 58 progetti finalizzati al miglioramento ed efficientamento della rete idrica di altrettanti comuni. Il finanziamento di 600.000€ accordato al Comune di Bojano, è stato ripartito tra la messa in opera dell’ennesimo intervento di sostituzione di un tratto delle vecchie condotte idriche, oggi ultimato, e la realizzazione in centro città della cosiddetta “zonizzazione”, finalizzata a rendere più efficace il sistema di telecontrollo della rete, ormai attivo, attraverso la realizzazione di “sottocircuiti” indipendenti collegati alla rete principale. Se è vero che una perdita da cui fuoriesce 1l/s costa al Comune 9000€/anno, un sistema di monitoraggio più efficace farebbe risparmiare cifre importanti! Tuttavia a poco serve, se le perdite, una volta individuate, non sono effettivamente riparate, magari non solo con il vecchio sistema di riparazione a “manicotto” ma con la sostituzione del tubo danneggiato.

Ad oggi, il problema idrico principale del Comune è rappresentato dal gap di 15 l/s tra l’acqua in entrata e quella in uscita dal serbatoio centrale, cosa che determina l’interruzione notturna del servizio idrico. Tale situazione, oltre a creare disagio all’utenza, può compromettere ulteriormente lo “stato di salute” delle condotte che vengono continuamente danneggiate dai bruschi aumenti di pressione cui è sottoposta la rete.

Di fatto, i molteplici interventi effettuati dal 1999 ad oggi, comprensivi della sostituzione delle vecchie condotte in metallo con tubi in PEAD, della messa in esercizio di alcune reti secondarie e dell’attivazione del sistema di telecontrollo, hanno portato a una marginale diminuzione delle perdite idriche consentendo al fornitore di incrementare la pressione di servizio, risolvendo per una parte dell’utenza le interruzioni di erogazione. Inoltre, nonostante la sostituzione dei tubi in metallo abbia reso possibile l’eliminazione di residui metallici dall’acqua, cosicché, nel rispetto dei parametri di legge, essa sia potabile, la popolazione lamenta in alcuni particolari momenti della settimana un sapore ed un odore molto clorati, che ne scoraggiano il suo impiego quotidiano. I risultati dei controlli esterni condotti a campione da Arpa Molise, evidenziano che, a volte, la quantità di cloro unitario prevista rasenta i limiti di legge. Così, nonostante la disponibilità di acqua sorgiva a km0, l’utente è costretto ad acquistare acqua in bottiglia, con ulteriore aggravio sui costi sostenuti dal singolo e anche dalla collettività, per lo smaltimento degli imballaggi. Di contro, il problema dell’eccessiva clorazione, a causa del processo di disinfezione effettuato da Moliseacque attraverso l’impiego di un erogatore meccanico di ipoclorito di cloro, che pare non consenta il dosaggio calibrato del prodotto, potrebbe essere eliminato attraverso l’installazione di un sistema di sanificazione a raggi ultravioletti, o per mezzo di un erogatore a controllo elettronico.

E se a Bojano il malcontento della popolazione, dovuto alle irregolarità del servizio in alcune zone, alla sua interruzione notturna e al sapore sgradevole dell’acqua è legittimo, ancora di più fa rabbrividire la presenza di perdite idriche a cielo aperto che zampillano come fontane! Il danno ambientale legato allo spreco di materia prima e all’ingente consumo di energia elettrica affrontato dalla società fornitrice Molise Acque per trasportare l’acqua dal bacino di captazione ai 6 serbatoi comunali non trova giustificazione. La priorità di chi gestisce il servizio DEVE essere la risoluzione del problema. Un esempio: le perdite (80% pari ad oltre 2 milioni di m3 nel 2017) sono talmente elevate che gli introiti del Comune, che fornisce l’acqua a circa 1€/l in alcuni anni non sono bastati neanche a coprire i costi per la materia prima (0,25€/l).

Noi ragazzi del Team sottoponiamo all’opinione pubblica tale problema: è lecito che i nostri amministratori lascino che, a causa delle ingenti perdite idriche, ci sia un abuso di prelievo di acqua insostenibile per l’ecosistema, che abbia luogo uno spreco ingiustificato di energia elettrica, che il tutto si traduca in danni irreparabili per l’ambiente e per le finanze del nostro Comune? Chiediamo a chi oggi decide per noi una scelta concreta, operativa e risolutiva, come quelle messe in atto da altri Comuni del Molise e d’Italia. Non possiamo portare sulle nostre spalle il peso di tutto ciò.