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Articolo di Data Journalism

UNO ‘nZEB’ AD ASTI: PALAZZO MANDELA DIVENTA UN nEARLY ZERO ENERGY BUILDING

E sì, qui ad Asti avremo presto un nZEB. Palazzo Mandela si avvia a diventare edificio a ‘energia quasi zero’, cioè un immobile che impegnerà pochissima energia per riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria, ventilazione, illuminazione; avrà  un fabbisogno energetico molto basso soddisfatto da fonti energetiche rinnovabili.

Questo tipo di edifici è stato introdotto dalla Direttiva Europea 31/2010/CE, recepita in Italia dal Decreto Legislativo 192/2005 e successivi aggiornamenti.Tale normativa prevede che tutti i nuovi edifici (l’edilizia pubblica  dal 2019, quella privata a partire dal 2021) dovranno essere costruiti in modo da offrire alte prestazioni energetiche.

E’ all’interno di questo quadro normativo europeo e nazionale che si colloca il Progetto di ristrutturazione relativo all’efficienza energetica, al miglioramento sismico e all’adeguamento normativo di Palazzo Mandela, sede principale degli uffici del Comune di Asti.

L’Amministrazione Comunale ha così deciso di partecipare al bando regionale POR – FESR 2014 – 2020 dal titolo “Efficienza energetica e fonti rinnovabili degli enti Locali con popolazione superiore a 5000 abitanti”, decidendo di affidare con D.D. n.550 del 05/04/2018 alla RTP TECSE Engineering Studio associato (Capogruppo mandatario) – Geol. Giuseppe Galliano – Arch. Domenico Tramontana, i servizi di progettazione esecutiva, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e in fase di esecuzione, dell’intervento oggetto della suddetta richiesta (vedi time line bando in infografica 1).  

Responsabile del procedimento è l’arch. Davide Monticone, nominato con Determinazione Dirigenziale n. 2609 del 27/11/2018.

L’adesione al bando regionale ha permesso alla stazione appaltante di poter usufruire dei seguenti incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni mediante la riqualificazione energetica e/o l’utilizzo di fonti rinnovabili degli edifici (vedi infografica interattiva 2): 

- Totale incentivi ammessi: 2.370.510,86 € 

Suddivisi in: 

- Assistenza rimborsabile: 1.185.255,43 € 

- Sovvenzione: 948.204,35 €

Accanto ai dati forniti su Opencoesione (vedi infografica interattiva 1), sono state per noi fonti importanti  per comprendere ed affinare la raccolta di dati attendibili, la guida al protocollo Itaca che rappresenta uno strumento progettuale utile a perseguire la sostenibilità ambientale in edilizia e a misurare la performance di progetto rispetto alla pratica di progetto,  il Preliminare di gara  e il Progetto Esecutivo, consultabili, nel rispetto delle normative sulla trasparenza, sul sito del Comune di Asti. La stesura e attuazione del Progetto Esecutivo seguono logicamente  il progetto di fattibilità tecnico-economica approvato con D.G.C. n. 409 del 05/09/2017 e i dati forniti dall’analisi energetica dell’edificio.

 A partire dai risultati della diagnosi è stato infatti possibile pianificare gli interventi volti ad ottenere lo status di edificio a energia quasi zero, che riguardano sia l’involucro edilizio (il quale ha diretta influenza sulle dispersioni termiche) sia le componenti impiantistiche (gli elementi che producono, regolano, emettono e distribuiscono il calore). In coerenza con gli obiettivi previsti dal bando, si è intervenuti sulla riduzione dei consumi energetici e sulle emissioni nocive per l’ambiente attraverso la riqualificazione energetica e l'utilizzo di fonti rinnovabili. In aggiunta agli interventi atti a perseguire il miglioramento energetico dell’edificio ed il miglioramento della condizione di comfort e sicurezza dei suoi utenti, ammissibili dal bando, sono state attuate alcune ulteriori azioni di riqualificazione. In particolare: 

- interventi strutturali di miglioramento sismico dell'edificio; 

- intervento di restyling di Palazzo Mandela (nuova facciata ventilata sui fronti che affacciano sulle piazze e le strade esterne);

 - Interventi per adeguamento antincendio;  

- Interventi di nuova distribuzione interna.

Per quanto concerne la riqualificazione, si è puntato innanzitutto sul miglioramento delle prestazioni energetiche dell’involucro: questo riguarda non solo la diminuzione delle trasmittanze dei componenti disperdenti, ma anche un aumento delle performance durante il periodo estivo, tali da ridurre drasticamente il fabbisogno di energia per il raffrescamento ( vedi infografica 2). Sui serramenti sono stati applicati sistemi di schermatura della radiazione solare che consentiranno di limitare il carico solare estivo ma permetteranno anche di poter usufruire appieno dell’irraggiamento durante il periodo invernale.

Relativamente alla parte impiantistica, si vuole raggiungere la quasi autosufficienza nella produzione dell’energia primaria per la climatizzazione e l’illuminazione degli ambienti, nonché l’eliminazione dei combustibili fossili. La copertura dell’edificio è stata utilizzata per la posa di un impianto fotovoltaico ad alta efficienza in grado di coprire la maggior parte del fabbisogno energetico.

Ci ha favorevolmente colpito il fatto che, attraverso la riqualificazione di palazzo Mandela,  l'Amministrazione Comunale di Asti abbia voluto proporre un modello di intervento riproducibile sul territorio in contesto sia pubblico che privato, in modo da  sviluppare una nuova cultura energetica atta a ridurre l'impatto ambientale attraverso un utilizzo intelligente dell'energia. 

In questa prospettiva, sappiamo che l’Amministrazione Comunale si impegnerà a divulgare e a illustrare, presso gli istituti superiori (Geometri, Periti industriali, etc.), il progetto sotto forma di un programma educativo civico atto a favorire la formazione di una nuova cultura del risparmio energetico. La realizzazione dell’intervento diventerà per gli studenti una possibilità di esperienza concreta che consente una migliore comprensione di quanto appreso durante gli studi.

Per quanto ci riguarda, noi, gli ARCHITETTI RAMPANTI, con il progetto A SCUOLA DI OPENCOESIONE, pensiamo di poter intervenire per aiutare, con le nostre proposte, l’Amministrazione nella sua opera di divulgazione. Palazzo Mandela è un edificio pubblico, frequentato da molte persone, sia come dipendenti che come utenti. Abbiamo ritenuto  utile fornire un contributo di ricerca storico-urbanistica relativo alla piazza su cui affaccia il fronte principale dell’edificio, per conservare e divulgare la memoria storica relativa alle fasi di trasformazione di questa parte della città (vedi infografica 3). Nello stesso tempo, questa ricerca sarà utile per inserire in ordine temporale anche questi recenti lavori di riqualificazione. Sappiamo che i lavori, prolungati per alcune varianti al progetto originale, si sono chiusi per le tranche più importanti il 16/01 u.s.; non conosciamo al momento quali siano stati i problemi che hanno richiesto l’approvazione di varianti di progetto. Siamo in attesa di incontrare il Responsabile di procedimento, i progettisti e l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Asti Stefania Morra e l’assessore all’Istruzione Elisa Pietragalla.

Ultimati i lavori, sarà necessario un periodo di monitoraggio sufficientemente lungo per valutare se gli interventi volti a ridurre i costi dell’energia necessaria a riscaldare/raffrescare gli ambienti all’interno dell’edificio saranno efficaci. Parimenti, nel tempo, si potrà osservare la ricaduta delle opere di adeguamento sismico e strutturale e, aspetto più delicato, l’impatto che queste opere avranno sui lavoratori e sul grado di comfort assicurato e percepito all’interno degli uffici. A tale riguardo, stiamo predisponendo dei questionari da somministrare ai dipendenti del Comune che lavorano a palazzo Mandela e agli ospiti ed utenti della struttura (vedi https://drive.google.com/drive/u/1/folders/1VEXqzfAPSOnHhcyodHBCzjrVD4MWUm1i). Riteniamo, così, di raccogliere sul campo dati utili a valutare la percezione della qualità degli ambienti e dell’accessibilità e facilità di orientamento all’interno dell’edificio e di fornire un utile contributo all’Amministrazione comunale per la valutazione della ricaduta del progetto sulla città e sui fruitori di Palazzo Mandela.