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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Pitch

Titolo del Pitch: 
L'Europa c'è!
Pitch 1: 

Dormitori, mense – unità di strada è il progetto da noi scelto;l’inizio di questa avventura comincia con l’affrontare un tema che si discosta dalla vita usuale, quasi un argomento di rottura che ci ha permesso un confronto con una realtà che non pensavamo che esistesse.Confrontarsi su temi come l’esclusione sociale, la mancanza di reddito, l’impossibilità a partecipare pienamente alla vita economica e sociale del nostro Paese è stata una grande opportunità di crescita e di consapevolezza di un contesto che riguarda tutti, appartiene a tutti.Il progetto riguarda il dormitorio “A casa di Aldo”;abbiamo voluto essere la cassa di risonanza di un disegno sociale volto a realizzare servizi per le persone senza dimora.Abbiamo voluto guardare con occhi nuovi la nostra città, portare alla luce angoli bui dove possiamo raccontare la storia di persone invisibili per renderli un po' più visibili

Pitch 2: 

Le nostre scoperte e la nostra indagine sono state interrotte dal COVID19; importante l’incontro con Biagio Conte che ci raccontato la storia della sua missione e dell’intervento verso gli ultimi. Ma anche l’intervista alla responsabile del progetto e al sottosegretario di Stato, Sen. Di Piazza, che ci ha permesso di avere un’ampia visione delle politiche sociali in Italia. Mancano le risposte sulle procedure, sull’accreditamento, sul sapere come effettivamente siano stati spesi i fondi Europei. Ma il punto focale della nostra indagine è stato un altro: la consapevolezza che il dormitorio “A casa di Aldo” esiste, è una concreta realtà della nostra città, che permette a 24 persone di avere un posto per trascorrere la notte. Oggi più che mai la nostra scoperta è stata sull’importanza delle politiche di coesione. Oggi più che mai “l’Europa c’è!”

Pitch 3: 

È indubbio che bisogna rivedere le politiche sociali attuate negli ultimi decenni; il dormitorio “A casa di Aldo” rischia di scomparire se il Comune di Palermo non troverà i fondi a partire dal 2023.Bisogna ripensare e approcciarsi in modo molto diverso ad una tale problematica che non dovrà agire sempre in emergenza ma sistematizzarsi nel territorio con la proposta di un sistema di accoglienza e accompagnamento articolato in una pluralità di servizi e ambiti di intervento, capace di farsi carico della persona in stato di povertà estrema tenendo conto delle necessità e delle risorse presenti a seconda delle specifiche situazioni, senza innescare quell’effetto di cronicizzazione del disagio che, viceversa, le politiche emergenziali e assistenzialistiche rischiano di produrre.È necessario riscrivere completamente il sistema di welfare in atto in questi ultimi anni nel contesto italiano.

Immagine ASOC Wall: