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Raccontare la ricerca di dati e informazioni

Da dove siamo partiti?

Immaginate di trovarvi all'interno di un luogo evocativo e affascinante, dotato di un soffitto riccamente affrescato. Ecco, questo è ciò che la Palazzina dei Cavalieri di Malta, ospite delle Gallerie civiche di Arte Moderna e parte integrante del complesso di Palazzo Massari-Bevilacqua di Ferrara, era in grado di mostrare negli anni precedenti al sisma del 20 maggio 2012, quando ancora era possibile concedersi un pomeriggio all'interno della struttura per godere di una prospettiva diversa da quella offerta dal solito quotidiano. Il nostro obbiettivo è quello di garantire che questa struttura possa ancora una volta tornare all’interno della vita socio-culturale della nostra città. Ci siamo prefissati di ottenere questo risultato non solo per sentirci parte integrante dell'identità storica ed artistica della città di Ferrara, ma anche per permettere ad ognuno di noi di sviluppare al meglio le proprie abilità individuali a seconda della singola propensione lavorativa futura. Fondamentale è anche la sensibilizzazione all'argomento dei nostri concittadini attraverso questo blog e relative piattaforme social. Infine, questo progetto è finalizzato anche ad incrementare l’affluenza di turisti e andare ad offrire spazi nuovi e suggestivi alla comunità.

Dati questi obiettivi e motivi, ecco una breve descrizione della storia recente del palazzo: i danni causati dal terremoto sono stati consistenti, tenendo in considerazione anche i segni del tempo e di incuria precedenti al sisma, e per questo motivo la Palazzina ed il resto dell'importante complesso sono stati dichiarati inagibili e di fatto celati agli occhi dei frequentatori che avevano trovato al loro interno tesori artistici notevoli e interessanti mostre d'arte.
Ma sono passati ben otto anni dal sisma. Perciò la domanda che ci poniamo è la seguente: cos'è successo nel frattempo, e dove ci stanno portando i lavori di restauro?

Non solo usufruendo di alcune informazioni presenti sul sito del comune di Ferrara, ma anche grazie all’intervento degli architetti Natascia Frasson e Raffaella Vitale, abbiamo potuto dare risposta a questa domanda.

Questo progetto di riqualificazione prevede, in prima fase, il restauro della facciata ed il rinforzo delle fondamenta dell’edificio. Nella seconda fase, invece, si mira a restaurare gli interni e a portare avanti miglioramenti funzionali, per valorizzare ulteriormente il complesso.

I restauri di facciata e fondamenta sono stati resi possibili grazie ai fondi stanziati dalla Regione Emilia-Romagna e quelli messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale, attraverso il "Piano finanziato con rimborsi Assicurativi", come viene specificato sul sito del comune stesso. A oggi contiamo l'impiego di ben €2.504.557,11. La seconda fase del progetto, d’altro canto, necessita di €14.000.000, che verranno prelevati dai fondi del progetto Ducato Estense e dal Comune di Ferrara.

Il progetto e la direzione dei lavori per questa seconda opera di restauro sono stati pubblicati nel febbraio del 2017, ma solo l’anno seguente l’incarico di progettazione è stato affidato al Raggruppamento Temporaneo di Professionisti, con a capo la società Architetti Associati di Roma e come committente la società PROGER di Pescara. Mentre il progetto definitivo è stato approvato nel 2019, per l’approvazione dei lavori si dovrà aspettare fino al gennaio 2021. Si prospetta, infine, il termine e la conseguente riapertura del complesso per settembre 2023.

Pertanto, analizzeremo ed useremo queste informazioni per contestualizzare e definire al meglio tutto questo nostro progetto di monitoraggio civico, ad esempio in modo da poter produrre su questo blog articoli d’effetto, che possano suscitare la curiosità e l’interesse dei lettori per un importantissimo elemento storico.

Infine, se si presenterà il caso, contiamo anche di intervistare altri esperti, che hanno informazioni riguardo questo edificio che possono arricchire i temi da trattare per questa ricerca, e, sempre che la pandemia di Covid 19 lo permetta, andare a compiere dei sopralluoghi sul posto, per poter vedere con i nostri occhi cosa sta succedendo a questa opera d’arte.

Noi vorremmo mettere in luce l’importanza che ha per Ferrara la Palazzina dei Cavalieri di Malta, perché pensiamo che essendo parte integrante dell’identità culturale della nostra città, debba avere una risonanza anche nella realtà dei cittadini stessi, in modo da farli e farci, in quanto noi stessi siamo parte della cittadinanza, riflettere su come il loro passato possa essere uno spunto d’interesse anche del loro presente. Inoltre, non vogliamo far notare questo edificio solo alla cittadinanza, ma anche ai turisti, in modo che abbiano un nuovo spazio con meravigliose caratteristiche architettoniche e numerosi affreschi, in modo da venire catturati dal fascino magnetico di quel luogo e poterlo apprezzare nella sua interezza. Per finire, riteniamo sia anche importante comprendere il valore di questo complesso non semplicemente per informare e far interessare cittadini e turisti, ma anche per prestare attenzione a quanto il passato possa essere parte integrante del nostro futuro.