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Articolo di Data Journalism

UNA PEDALATA PER L’AMBIENTE E PER IL TURISMO: LA CICLOVIA DELL’ ATERNO

I numeri parlano chiaro: le piste ciclabili sono delle infrastrutture in aumento in tutta Italia, sia perché vanno nella direzione della sostenibilità ambientale, sia perché rappresentano un incentivo all’economia connessa al cicloturismo. Oggi infatti l’Italia conta circa 1.500.000 di cicloturisti per un giro di affari pari a circa 1,6 miliardi di Euro, ma il numero degli amanti delle due ruote probabilmente è destinato a crescere ancora, in quanto le persone, anche a causa della pandemia, preferiscono utilizzare mezzi che consentono il distanziamento sociale e aiutano a tutelare l’ambiente, senza contare il grande interesse per un turismo slow.

A livello europeo, l’Italia non occupa le posizioni iniziali nella classifica delle piste ciclabili: la Germania vanta ben 35.000 Km, mentre il nostro Paese solo 3.227 Km, tuttavia sono molti i territori italiani in cui si stanno facendo investimenti per potenziare la rete delle piste ciclabili. Nella regione Abruzzo, ad esempio, è stato previsto un investimento pari a 60.700.000 di Euro per la realizzazione di ciclovie per un totale di 537 Km.

Mobilità sostenibile e cicloturismo sono possibili dunque anche nelle aree interne? La risposta è sicuramente affermativa, soprattutto se verrà realizzata la pista polifunzionale del tratto Fossa-Molina Aterno che rientra in un progetto più ampio per dotare la Valle dell’Aterno di una pista polifunzionale che tocca anche il capoluogo di regione!

Grazie ai fondi per la coesione sociale, sono stati stanziati 10.000.000 euro di cui 46.666,67 sono stati già spesi: questo è quanto risulta dal sito Opencoesione.gov.it.

Ed è proprio da questi numeri che è necessario partire per ottenere informazioni dettagliate e complete su un progetto che potrà rivelarsi di grande importanza per la valorizzazione e per l’economia del territorio aquilano, per incentivare una mobilità e un turismo sostenibili e per creare una rete di connessione tra i Comuni interessati.

Al fine di comprendere meglio i dati economici presenti sul portale per la coesione sociale e per acquisire notizie più specifiche sulle caratteristiche della pista polifunzionale, è stato necessario rivolgersi agli Enti coinvolti e in particolare al team che si è occupato dello studio di prefattibilità del progetto. A questo scopo è stata realizzata un’intervista, attraverso la web radio dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Amedeo D’Aosta”, all’Ingegner Fabrizio De Carolis, Coordinatore del Servizio Mobilità e Politiche Europee del Comune dell’Aquila e l’ingegner Marianna Rotilio dell’Università degli Studi dell’Aquila.

Grazie alle domande poste agli esperti durante l’incontro, il progetto della pista polifunzionale si è tradotto in numeri e dati precisi.

I soldi finora spesi.

Ad oggi i soldi spesi (46.666,67 euro) sono stati destinati all’Università degli Studi dell’Aquila per lo studio di prefattibilità relativo sia al tratto che va da Fossa a Molina Aterno sia al tratto che va da L’Aquila a Capitignano. Questo significa che l’opera è un progetto ambizioso per dotare questo territorio di una lunga ed efficiente pista polifunzionale che tocca siti archeologici (Amiternum, Forcona, necropoli di Fossa), luoghi di interesse come l’Università degli Studi dell’Aquila, borghi ricchi di storia e di arte, aree incontaminate del Parco Sirente Velino e costeggia anche il fiume Aterno e un tratto della linea ferroviaria L’Aquila- Sulmona.

I numeri della pista

La ciclovia ha una lunghezza complessiva di 85 km, va da Capitignano a Molina Aterno e potrebbe proseguire fino a Goriano Sicoli.

È suddivisa in quattro lotti: il primo lotto (Capitignano-Pizzoli) per un totale di 27 Km, il secondo lotto che attraversa il capoluogo, L’Aquila, pari a 20 Km, il terzo lotto (L’Aquila-Acciano) ha una lunghezza di 28 Km e il quarto ed ultimo lotto (Tione degli Abruzzi-Goriano Sicoli) per complessivi 10 Km.

Le aree di sosta

Lungo l’intero tracciato sono previste 14 aree di sosta e solo una di queste ricade nel tratto Fossa-Molina Aterno. Esse sono di quattro diverse tipologie a seconda dei servizi che offrono (presenza della colonnina per riparazione della bicicletta, stazione di ricarica elettrica, totem informativo, connessione WI-FI. ecc.).

Per ciascuna delle tipologie sono stati stimati costi di realizzazione diversi: si va dai 24.000 Euro (per quella prevista nel tratto Fossa- Molina Aterno) ai 125.000 Euro per l’area di sosta più accessoriata.

La segnaletica orizzontale e verticale

La pista polifunzionale è dotata di una segnaletica orizzontale e verticale tradizionale, ma anche di attraversamenti intelligenti con un impianto di alimentazione ad energia verde. La spesa stimata per la segnaletica è pari ad Euro 150.000.

La larghezza della carreggiata

La carreggiata è a doppio senso di percorrenza, ha una larghezza minima di 2,50 metri e quindi potrebbe essere compatibile anche per la pratica dell’hand-bike: in tal modo ambiente e turismo rimeranno anche con inclusione!