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Articolo di Data Journalism

The wheels of the future

Nella zona della stazione di Marghera sta per essere realizzato un nuovo progetto, che faciliterà gli spostamenti dei cittadini del Comune di Venezia e non solo, anche dei lavoratori pendolari e dei cicloturisti.

Si tratta di una nuova pista ciclabile, che collegherà la stazione ferroviaria di Marghera alla città di Mestre. Questo nuovo progetto è stato ideato in primo luogo per assicurare la sicurezza necessaria lungo la strada a chi va al lavoro, ai cicloturisti o a chi si sposta in bici per piacere.

Questo ultimo tratto realizzato non collegherà solo la stazione alla città di Mestre, ma anche molti altri luoghi di interesse, come parchi e parcheggi, centri sportivi e commerciali e così via, permettendo anche a chi non dispone di un’automobile di muoversi in sicurezza.

Inoltre, aumentando la sicurezza per i ciclisti, si ridurrà drasticamente la percentuale degli incidenti stradali e delle conseguenti vittime, che già nell’ultimo anno ha subito un grosso calo (78,5% di incidenti stradali in meno), anche dovuto all’emergenza sanitaria.

Per la realizzazione di questo nuovo collegamento ciclabile sono stati stanziati 277.037,7€, di cui 138.519€ da parte del fondo di rotazione e 138.519€ da parte dell’Unione Europea. L’inizio dei lavori è previsto per il 5 aprile 2021 e la fine per il 5 agosto 2021.

Dati relativi agli incidenti stradali: da una fonte interna al corpo di polizia sono stati ricavati dei dati ed è emerso che nel Comune di Venezia nel 2020 sono avvenuti ben 200 incidenti stradali di cui 5 mortali.

Diversa è la situazione se si guarda oltre: nella regione Veneto (dati del 2019), nel 2010, ci sono stati 25 incidenti stradali causati da ciclomotori, 93 causati da motocicli, 39 causati da velocipedi, 46 causati da pedoni e 193 causati da altri soggetti.

Fortunatamente, si può notare che con il passare degli anni questi  numeri si sono abbassati contando, nel 2019, 336 incidenti di cui 8 causati da ciclomotori, 70 causati da motocicli, 50 da velocipedi, 38 da pedoni e 170 da altri utenti.

Allargando i nostri orizzonti a tutta Italia, notiamo che anche in questo caso gli incidenti sono diminuiti; infatti, nel 2010 se ne sono registrati 4027 a differenza dei 3260 registrati nel 2019, ben 767 in meno.

Le percentuali presentate evidenziano che l’unica fascia degli incidenti stradali che a distanza di quattro anni è cresciuta è quella relativa ai velocipedi: nel Veneto siamo passati ad un incremento del 5,10% arrivando nel 2019 con un 14,90% rispetto al 9,80% del 2010, e si può notare che anche la situazione in tutta Italia è simile poiché essi sono aumentati dell'1,60%, arrivando nel 2019 con una percentuale del 8.00% rispetto al 6,40% del 2010.

Abbiamo scelto quindi di occuparci dello studio della progettazione della pista ciclabile che può aumentare la sicurezza e diminuire il numero degli incidenti stradali.

Il Coronavirus ha avuto un ruolo decisivo nella diminuzione degli incidenti stradali; non tanto il virus in sé, ma le misure di contenimento attuate per il Covid19 (ci riferiamo alle limitazioni degli spostamenti) hanno determinato un calo dell’80% rispetto al 2019. Il periodo preso in considerazione va dall’8 marzo, data del primo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, a l’8 aprile.

L’anno scorso gli incidenti stradali erano stati 97, quest’anno 21. Delle 44 persone coinvolte ne sono rimaste ferite 13, tra queste una sola è stata ricoverata con prognosi riservata.

Le violazioni al Codice della strada riscontrate a seguito degli incidenti sono riconducibili in gran parte al mancato rispetto della velocità indicata (27 verbali), mentre per le mancate precedenze sono state elevate 10 sanzioni.

I dati raccolti dalle nostre ricerche trattano principalmente dell’incidentalità del nostro territorio e del fatto che uno dei fattori che sta aumentando particolarmente è proprio la pericolosità dei velocipedi in strada, soprattutto a causa della mancanza di adeguati spazi riservati a quest’ultimi.

Grazie alla nuova pista ciclabile si riuscirebbe a diminuire la presenza di velocipedi sul tratto di strada considerato, rendendolo più sicuro sia per i guidatori di veicoli che per i ciclisti.

Quest'ultimo obiettivo ci ha portati a domandarci chi in particolare avrebbe potuto beneficiare della messa a punto del nostro progetto  e  per rispondere a questo nostro interrogativo  abbiamo pensato alla realizzazione di un questionario da inviare alle aziende e alle università del territorio interessato per capire quante persone avrebbe aiutato nella viabilità.