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Raccontare la ricerca di dati e informazioni

Taranto prima e dopo

Nella prima fase della ricerca dopo aver scelto come campo di indagine  l’ambiente la nostra attenzione è stata rivolta al progetto ““PROPOSTA INTERVENTI POTENZIAMENTO RACCOLTA DIFFERENZIATA COMUNE DI TARANTO” .

Abbiamo scelto il tema AMBIENTE perché è quello che più ci preoccupa. Con un indice complessivo del 43,27%, Taranto si è classificata all'80° posto su 104 realtà monitorate in Ecosistema Urbano 2019( il Rapporto annuale di Legambiente sulle performance ambientali delle città italiane) redatto con la collaborazione di Ambiente Italia e di Il Sole 24 ore.

Tra gli obiettivi da perseguire per migliorare tale dato abbiamo la Raccolta differenziata dei rifiuti, l'estensione significativa delle Isole pedonali, l'incremento massiccio del Verde pubblico urbano e l'installazione di impianti solari pubblici sia termici che elettrici, questioni su cui sono concentrate, anche quest'anno, le note più negative del Rapporto Ecosistema Urbano".

Ecco perché abbiamo scelto il progetto ““PROPOSTA INTERVENTI POTENZIAMENTO RACCOLTA DIFFERENZIATA COMUNE DI TARANTO” .

L’inizio effettivo di tale  progetto è stato il 16 giugno 2014 come era stato previsto, il termine effettivo è stato il 22 gennaio 2015,mentre  quello  previsto era il 15 ottobre 2014. L’Ente programmatore era la regione Puglia, l’ente attuatore e beneficiario il Comune di Taranto.

OBIETTIVO GENERALE QSN (Quadro strategico nazionale): Garantire le condizioni di sostenibilità ambientale dello sviluppo e livelli adeguati di servizi ambientali per la popolazione e le imprese

OBIETTIVO SPECIFICO QSN  Accrescere la capacità di offerta, qualità e efficienza del servizio di gestione dei rifiuti, rafforzando le filiere produttive a esso collegate e recuperare alle opportunità di sviluppo sostenibile i siti contaminati, anche a tutela della salute pubblica.

Quindi tramite il Programma Operativo FESR 2007-2013 sono stati assegnati alla città di Taranto  € 3.343.960,49  e sono stati effettuati pagamenti pari a € 3.343.960,49

Dall’analisi del Rapporto Annuale di esecuzione del Programma Operativo FESR 2007-2013 (rapporto approvato nel mese di giugno 2015)  per quanto riguarda gli Obiettivi di Servizio, afferenti la “Gestione dei rifiuti urbani” nella Regione Puglia ,miravano a contribuire al conseguimento dei target dei tre indicatori specifici, quali:

- rifiuti solidi urbani smaltiti in discarica (S.07);

- incremento della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani (S.08);

- incremento della quantità di frazione organica avviata alla produzione di compost di qualità (S.09).

Per l’indicatore S.07, nel 2013 ( ISTAT 2014), la quantità di rifiuti urbani smaltiti in discarica per abitante è pari a 315,4 kg, circa il 60% dei rifiuti urbani prodotti, (il valore target fissato è pari a 230 Kg per abitante) in lieve peggioramento rispetto ai valori degli anni precedenti ( il valore del 2011 era pari a 303,4 Kg, il 2012 288,8 kg).

L’indicatore S.08, indica che la percentuale di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani è pari, nel 2013 ( ISTAT 2014), al 22,0%; con un lieve miglioramento rispetto al 2011 (16,5%) e al 2012 (17,6%). I dati in possesso della Regione per il 2014 indicano al riguardo una percentuale di raccolta differenziata pari al 27,5%.

Al 31/12/2014, gli interventi relativi agli“Interventi di miglioramento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati”  hanno registrato una spesa certificata per circa 25,5 M€ con particolare riferimento ai progetti afferenti la realizzazione dei Centri Comunali di Raccolta per la realizzazione di punti ecologici (CCR) con l’obiettivo di ottimizzare i servizi di igiene urbana e acquisire mezzi e attrezzature per la raccolta differenziata.

 

A questo punto si è voluto analizzare quali fossero stati i risultati ottenuti nella nostra città. Analizzando le statistiche fornite dall’ISPRA -ISTAT relative all’anno 2018, abbiamo osservato ( immagine 1)  

 

Quindi la nostra città risulta lontana sia rispetto alla regione che al sud e all’ITALIA e lontana da quanto riportato nel D. Lgs152/2006 che prevedeva entro il 3 dicembre 2012 il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata.

Ci siamo chiesti il perché di questi risultati. Quali le motivazioni dei dati così discordi.

L’amministrazione comunale di Taranto, nell’ambito del contratto di servizio (giugno 2014), ha finanziato ed implementato con l’ausilio di AMIU Taranto SpA, azioni concrete tese a ridurre la quantità di rifiuti solidi urbani da conferire al servizio pubblico di raccolta. Il cronoprogramma dei servizi di raccolta integrata dei rifiuti solidi urbani e speciali assimilati è stato implementato nel territorio della città di Taranto in attuazione con quanto previsto dal Piano Comunale di Raccolta Differenziata approvato giusta Deliberazione di Giunta Comunale 24/06/2011, n.105.Il piano prevedeva di estendere a tutta la città la raccolta integrata di rifiuti solidi urbani nell’arco di 4 fasi e la contestuale messa a regime dell’intero sistema in un arco temporale di 9 anni a partire dal 2015.

L’obiettivo del primo anno di attuazione del piano era quello di elevare il tasso di raccolta differenziata nel capoluogo jonico al 40% in modo da rispettare gli obiettivi fissati dalla Regione Puglia ex DGR 30 novembre 2010, n. 2641 recepiti  nel Piano Comunale di Raccolta Differenziata approvato giusta Delibera della Giunta Comunale 24 giugno 2011, n.105.  I risultati però sono stati ben diversi. Al raggiungimento del predetto targhet si pensava potesse  contribuire il primo progetto di raccolta integrata in città, partito dal mese di giugno 2012 nel territorio della VI Circoscrizione “ Talsano San Vito Lama” e portato avanti dal Comune di Taranto e l’AMIU SpA. Dal 3 febbraio 2020 partirà

I dati fin qui esaminati non sono da ritenersi esaustivi; si ritiene opportuno, infatti, nel prosieguo della ricerca, entrare direttamente in contatto con quanti hanno preso parte a questa attività progettuale