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Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Articolo di Data Journalism

TRA DATI E RESTAURI: ITALIA COAST TO COAST

Ci eravamo lasciati con l’intento di far luce sulla questione del progetto da noi scelto “BAGHERIA - LAVORI COMPLETAMENTO RESTAURO DELLA CERTOSA DI PALAZZO BUTERA”; per farlo abbiamo deciso di espandere il nostro raggio d’azione, non solo nei territori limitrofi ma anche in alcune regioni d’Italia. Partendo, infatti, dai dati relativi al nostro progetto e grazie a quelli raccolti e filtrati dai nostri analisti, i quali hanno usufruito del sito OpenCoesione, siamo riusciti a estrapolare informazioni a noi utili. Questi progetti, relativi al nostro stesso tema “città e aree rurali”, finalizzato alla rigenerazione urbana, sono fondamentali per comprendere l’impatto ambientale e sociale che questi hanno nei propri luoghi. 

 

La nostra analisi è iniziata da un’osservazione generale dei progetti nazionali relativi al tema: dei finanziamenti totali, a disposizione per vari tipi di settore a cui sono destinati, solo il 2% è destinato ai progetti relativi al nostro tema; di questi

  • il 45% sono in corso
  • il 46% sono conclusi  
  • il 9% sono liquidati. 

I pagamenti di alcuni progetti relativi a questo tema sono stati effettuati in base alla tipologia di intervento per la rigenerazione. Da questi pagamenti è emerso come la manutenzione straordinaria vanti il 42,38%; la nuova fornitura lo 0,14%; la nuova realizzazione il 12,05%; il recupero vanti il 31,23%; il restauro il 7,29%; la ristrutturazione lo 0,54% e la ristrutturazione per cambio di destinazione d’uso il 6,16%. 

Abbiamo sviluppato le nostre riflessioni a partire da progetti di alcune regioni che rappresentano le macroaree d’Italia (Sud, Centro e Nord); in particolare abbiamo scelto: 

  • Puglia (1°con 731 progetti)  
  • Campania (5° con 451) 
  • Abruzzo (8° con 194)
  • Piemonte (4°con 453)
  • Friuli (6° con 374)
  • Sicilia (10° con 134)

Affinché i dati fossero equilibrati tra di loro abbiamo optato per 4 progetti per ogni regione considerata. Di questi 4 progetti abbiamo calcolato la somma dei pagamenti in base all’obiettivo dei progetti e in base alla regione in cui sono stati realizzati così da avere una media complessiva dei finanziamenti e dunque comprendere quali regioni, rispetto ad altre, hanno bisogno di ulteriori ausili. 

Dallo studio dei grafici che mettono in relazione il numero di progetti e i finanziamenti stanziati per area geografica, la Sicilia non appare come un territorio omogeneo: dai 4.849 progetti nella provincia di Ragusa si passa ai quasi 29.000 nella provincia di Palermo di cui ben oltre 20.500 di questi riguardano solo ed esclusivamente il comune di Palermo.

La Natura degli investimenti riguarda per lo più le infrastrutture, mentre i settori in cui si interviene mettono al primo posto i trasporti; città e aree rurali, invece, non godono della stessa attenzione. Il fattore che più preoccupa è la percentuale di progetti conclusi in confronto ai progetti ancora in corso nella nostra regione: un 15% contro un 73%. 

Tra i primi si può prendere ad esempio il progetto di recupero dell'ex mattatoio comunale di Partinico, realizzato tra il 2012 e il 2015: Partinico si vide revocati i finanziamenti per il restauro per mano degli uffici del Servizio del dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche. A causa di uno scontro tra il Comune di Partinico e la Regione i lavori ebbero inizio con un ritardo di quasi un anno, al termine dei quali il mattatoio, perdendo la sua funzione iniziale di centro d’accoglienza, divenne sede di uffici dei servizi sociali.  

Tra i numerosi progetti ancora in corso vediamo protagonista il Comune di Licata, in provincia di Agrigento, come attuatore, beneficiario e realizzatore; l'obiettivo di questo progetto è quello realizzare un sistema di trasporto efficiente e sostenibile. L'aspetto negativo di questo progetto riguarda il ciclo di programmazione 2007-2013, a cui appartiene, che vedeva l'inizio dei lavori nel 2012 e la loro fine nel 2014; vediamo, ad oggi, un ritardo di 8 anni.

 

Noi Certosini 2.0 occupandoci del progetto riguardante la Certosa di Bagheria, abbiamo notato, attraverso un confronto generale con gli altri progetti analizzati, come il completamento di questi sia molto ostacolato nel Sud Italia, rispetto al Centro-Nord. Gli squilibri che coinvolgono il Sud riguardano la natura stessa dei progetti, oltre che il loro numero effettivo. Il fattore geografico influenza ben poco, in quanto il numero di progetti non dipende dall'estensione del territorio, bensì dai fondi e dalla necessità che questi hanno; tuttavia, i finanziamenti sono rivolti ben poco ad ambiti che potrebbero garantire uno sviluppo ben più ottimale.

E' chiaro, quindi, che, se il fine delle politiche di coesione è quello di andare a creare un territorio omogeneo, eliminando le differenze relative allo sviluppo territoriale, concentrarsi sulle regioni meno fiorenti, attraverso un’osservazione attenta nei confronti degli impegni progettuali stabiliti, permetterà di eliminare sempre più i divari tra le regioni.