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Articolo di Data Journalism

Partinico devastato dalle frane

"A Partinico il rischio idrogeologico è frequente, tuttavia negli anni nessuno ha mai fatto qualcosa per arginare questo problema e si interviene unicamente in casi di emergenza" - Responsabile Protezione Civile di Partinico, Salvatore Zito.

Il problema principale che si verifica nel nostro territorio è rappresentato da numerosi dissesti, presenti in molte zone. Questi dissesti nascono a causa dalla mancata manutenzione delle strade e delle infrastrutture, provocate dall'assenza dei fondi necessari per aiutare il paese e i propri cittadini.                                                                                                                                             

Dunque l'intervento ad eventuali problemi è solo temporaneo, infatti quando si verificano condizioni meteorologiche avverse il problema si ripresenta.   

Dai dati ricavati dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) risultano varie aree a rischio di frane e pericolosità idraulica. 

Un'area che rappresenta il problema delle frane nel nostro territorio è il Colle Cesarò. Al fine di completare la messa in sicurezza del Colle, dopo cinque anni, l'Ufficio regionale contro il dissesto idrogeologico all'impresa Technosystem di Policloro, sta organizzando l'ultimo intervento per risanare  un tratto di costone roccioso, che in più zone presenta segnali di possibile cedimento, che potrebbe compromettere l'integrità dei serbatoi utilizzati per accumulare l'acqua proveniente dai pozzi, diretta al paese.                                           

  Le ispezioni a parete consentiranno di individuare gli elementi rocciosi che si trovano in uno stato di precario equilibrio e che dovranno essere puntellati singolarmente.

Un'altra zona che designa questa difficoltà è l'area territoriale compresa tra il bacino del Fiume Nocella e il bacino del Fiume Jato. Quest'area presenta 13 dissesti causati da diversi fenomeni, ad esempio: crollo, ribaltamento, sprofondamento, erosione accelerata, deformazione superficiale lente (creep).

Nel territorio del comune di Partinico nell’ambito dei 13 dissesti complessivamente censiti, sono state individuate soltanto tre classi di pericolosità. In particolare:

  •  6 aree ricadono nella classe a pericolosità molto elevata (P4) per una superficie complessiva di 61,41 Ha;
  • 1 area ricade nella classe a pericolosità elevata (P3) per una superficie complessiva di 0,61 Ha;
  •  6 aree ricadono nella classe a pericolosità media (P2) per una superficie complessiva di 13,07 Ha.

Non sono state individuate aree a pericolosità moderata (P1) e bassa (P0).

Sono state individuate 21 aree a rischio di cui:

  •  3 aree a rischio molto elevato (R4) per una superficie complessiva di 2,17 Ha;
  •  13 aree a rischio elevato (R3) per una superficie complessiva di 0,79 Ha;
  •  5 aree a rischio medio (R2) per una superficie complessiva di 0,05 Ha.

Non sono state individuate aree a rischio moderato (R1).

Nelle aree a rischio R4 (rischio molto elevato) ricadono i seguenti elementi vulnerabili: una zona del centro abitato e un tratto della S.S. n. 186. Nelle aree a rischio R3 (rischio elevato) ricadono i seguenti elementi vulnerabili: tratti di alcune strade comunali e case sparse. Nelle aree a rischio R2(rischio medio) ricadono i seguenti elementi vulnerabili: tratti della S.P. n. 67 e di alcune strade comunali e un tratto di acquedotto.

Ciò che è emerso dalle nostre ricerche dimostra che il paese dovrebbe attenzionare maggiormente tali problematiche, poiché i pericoli sono in continuo aumento. Probabilmente molte delle zone a rischio nel nostro territorio non sono state ancora segnalate, in quanto la percentuale totale di esse risulta solo del 5,8%.