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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Team blog 1516_015

Team Classe Quarta F. Liceo scientifico Corradino D'Ascanio Montesilvano (Pescara) 1516

Report Lezione 2

Regione

ABRUZZO

Provincia

PE

Titolo articolo Data Journalism

IL PUNTO SUL FIUME PESCARA Argini, veleni e soluzioni

Articolo Data Journalism

Quando arrivò il momento di individuare il progetto da sviluppare in Open Coesione l’attenzione si è subito focalizzata sul “nostro” fiume Pescara. Il fiume nasce con il nome Aterno sui monti della Laga (AQ); attraversa quindi la piana alluvionale della valle del Pescara lambisce la parte bassa della città di Chieti ed entra in quella di Pescara sfociando infine nel mare Adriatico. Nel suo tratto conclusivo il fiume che fino agli anni trenta del XX secolo creava periodicamente danni all'ormai sviluppato abitato è stato arginato per formare un porto canale. L'infrastruttura ha avuto anche un carattere sociale dato che ha consentito la riunificazione delle due città a nord e a sud del fiume (rispettivamente Castellamare Adriatico e Pescara) in un unico centro. Nel momento in cui il fiume non vuol più esser limitato dall’abitato vuole ristabilire il suo equilibrio naturale sul territorio: perché in fondo è il fiume a dominare tale spazio prima dell’uomo. Ed è così che a partire dal 2013/2014 con esondazioni causate da alluvioni inizia la ribellione del nostro fiume e si determinano i relativi danni sulla comunità pescarese. Rinforzare gli argini del fiume sembra l’unica soluzione. I finanziamenti sono partiti da molti comuni della zona ed il nostro scopo è quello di monitorare la gestione di tale denaro e dei fondi destinati ai risarcimenti dei cittadini danneggiati. I comuni interessati sono quattro e le cifre stanziate sono rispettivamente: 250mila euro (Manoppello) 450 mila euro (Chieti) 400 mila euro (Cepagatti) e 350mila euro (Pescara). Questi finanziamenti cifra richiesta per il progetto degli argini vanno ad aggiungersi alla cifra degli enormi risarcimenti che la popolazione “vittima” richiede. Le grandi strutture costruite abusivamente nel corso dei decenni intorno al fiume dimostrano l’instabilità della capacità decisionale degli enti regionali e amministrativi che pure ancora oggi sono chiamati ad intervenire per riequilibrare e mettere in sicurezza entrambe le sponde del fiume praticamente per tutta la vallata del Pescara. Vi sono poi delle controversie riguardo le soluzioni da adottare. Ad esempio la soluzione avanzata da alcuni cittadini sta nel pulire il letto del fiume modificandone il tragitto ma molti la contestano perché si tratta di un atto di forzatura sull'ambiente che rischia di mettere in crisi un ecosistema funzionante e trascurando poi i rischi che gli interventi di tal genere potrebbero portare. Ma allora qual è la soluzione più giusta? Domanda da rivolgere ovviamente agli organi competenti.

Immagine descrittiva articolo Data Journalism

Grafico/Infografica (3)

Edizione ASOC: 1516

Scuola di appartenenza:

Liceo Scientifico "Corradino D'Ascanio"

MONTESILVANO (PE)