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Cohesion Policy for the high-school students

Articolo di Data Journalism

Effetti positivi del progetto" POLITICA SPORT CUCINA MUSICA E LINGUE PER L'INTEGRAZIONE"

L'istituto Vittorio Veneto si propone come centro di formazione socio culturale per il centro storico e per la zona periferica della città di Caltanissetta. La scuola accoglie alunni dei tre ordini di scuola (Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado) e svolge una funzione aggregativa, di socializzazione e di integrazione, che in una realtà di tipo decentrato, risultano essere spontaneamente limitati.

Il contesto è piuttosto modesto, caratterizzato dalla presenza di numerosi studenti provenienti da famiglie economicamente disagiate che vivono, altresì, uno svantaggio socio-culturale. Spesso si tratta di famiglie monoreddito, disoccupate o sottoccupate e soggette a ripetuti spostamenti. In conseguenza di ciò, molti alunni vivono in un contesto disorganico che offre pochi stimoli. In tanti hanno alle spalle situazioni familiari difficili che si ripercuotono sulla loro crescita e spesso sono esposti al rischio di devianza e marginalità sociale. Il contesto influisce anche sul modo di affrontare lo studio, infatti, è diffuso il fenomeno delle frequenze irregolari, che causa rallentamenti nel processo di apprendimento e di formazione e in alcuni casi sfocia nella dispersione scolastica.

Compito della scuola, dunque, è quello di comprendere i cambiamenti e le conseguenti esigenze del contesto in cui gli studenti vivono, al fine di rendere sempre significativa l’azione educativa. Ecco perché da anni si predispongono piani operativi che mirano alla riduzione delle disuguaglianze, all'inclusione e al miglioramento delle competenze. In particolare l'ultimo grosso progetto ("POLITICA SPORT CUCINA MUSICA E LINGUE PER L'INTEGRAZIONE"), ha avuto una ricaduta particolarmente significativa, sia sulla dispersione che sul rendimento scolastico.

Le fonti che abbiamo consultato per la ricerca sono tre strumenti fondamentali per la restituzione sociale di tutti gli istituti scolastici: sono il PTOF (Piano dell'offerta Formativa), il RAV (Rapporto di Auto valutazione) e la Rendicontazione sociale. Il PTOF è è il documento che riguarda la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa della scuola; il RAV è fornisce  un'analisi del  funzionamento e costituisce la base per individuare le priorità e i traguardi verso cui orientare il piano di miglioramento; tramite la Rendicontazione sociale tutte le scuole danno conto dei risultati raggiunti con particolare attenzione alle priorità e ai traguardi individuati nel Rapporto di autovalutazione. Abbiamo analizzato decine e decine di dati e abbiamo deciso di selezionare i più significativi.

In questo grafico viene analizzato il rendimento scolastico prima del progetto, e quello successivo, vengono infatti presi in considerazione gli esiti Invalsi dell'anno 2016/2017 e quelli 2021/2022 riferiti alle prove di italiano e matematica. Sia gli esiti della scuola primaria che quelli della secondaria fanno registrare un miglioramento e questo dimostra l'effetto benefico sull'intera popolazione scolastica, ma ci sono alcune considerazioni da fare. Quando abbiamo notato che gli esiti di matematica hanno avuto un margine di miglioramento superiore a quello di italiano, la dirigente della Vittorio Veneto, professoressa Francesca Ippolito ci ha spiegato che questo fenomeno è da riferirsi al fatto che il linguaggio della matematica e delle prove Invalsi che la riguardano,è certamente più essenziale rispetto a quello dell'italiano, ed essendo gli alunni del Vittorio Veneto per il 70% stranieri e appartenenti a 17 diverse nazionalità, è normale che abbiano migliorato soprattutto le performances di matematica, perché i quesiti delle prove di italiano già di per sé costituiscono un grosso ostacolo. Un dato sorprendente è quello che è venuto fuori dall’analisi della dispersione scolastica. Come da infografica dinamica, si nota che nell’anno scolastico 21/22 è aumentato dell’1% il numero degli studenti trasferiti in uscita rispetto al 2016/17, ed è aumentato anche la percentuale delle assenze del 2%. Questo dato ci avrebbe spiazzato senza la guida esperta e sicura dello staff di presidenza della scuola: ci hanno spiegato che il covid ha peggiorato ulteriormente la situazione economica delle famiglie degli alunni, che quindi hanno deciso di spostarsi in altre regioni italiane che offrono maggiori opportunità di impiego. Anche il seppur minimo aumento del numero delle assenze è legato ai micro spostamenti dovuti alla pandemia : la vicaria, dottoressa Palumbo ci raccontava che mentre prima le mamme lavoravano nei paraggi della scuola, e quindi riuscivano ad accompagnare i figli per l’ inizio delle lezioni, dopo la pandemia, sono andate a lavorare come colf, o badanti nella zona alta della città per cui dati gli scarsi mezzi pubblici, sono costrette ad uscire da casa molto prima del suono della prima campanella.

In conclusione possiamo affermare che l'obiettivo primario che la scuola si pone cioè di favorire l'inclusione di tutti gli alunni e di implementare la diffusione di buone pratiche educative per la valorizzazione delle potenzialità di ogni singolo alunno, rafforzandone le inclinazioni e i talenti, è stato centrato grazie

  • alle proposte di sperimentazione metodologica, didattica e organizzativa che si è dimostrata adeguata a rendere efficace l'apprendimento;
  •  alla promozione e somministrazione di prove oggettive sistematiche a tutte le classi dell'istituto;
  • al progetto" POLITICA SPORT CUCINA MUSICA E LINGUE PER L'INTEGRAZIONE" in particolare perché mirava all'inclusione e all'acquisizione di regole attraverso argomenti di interesse comune, come la lingua, sport, cucina ecc.

I sopralluoghi alla scuola Vittorio Veneto sono stati particolarmente illuminanti, sia per le dritte ricevute, che per gli incontri e le conoscenze fatte durante le riunioni. Vorremmo infatti sentire ancora la dirigente Francesca Ippolito che ci ha raccontato con tanto entusiasmo le dinamiche "capovolte" di questa parte di città, vorremmo parlare ancora con Zara, una ragazza pachistana, emblema del riscatto tramite l' istruzione e l'inclusione, ma vorremmo veramente ascoltare le famiglie che gravitano attorno alla zona per sentire dalla loro viva voce come percepiscono la scuola per poi confrontarla col nostro modo di vivere l'istituzione scolastica. Apparteniamo infatti a due vissuti assolutamente agli antipodi, ma chi lo sa, se alla fine, troveremo pure dei punti in comune!