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Articolo di Data Journalism

Tropea e il suo porto-porta di accesso della Costa degli Dèi

“Ti amo Calabria per le solitarie calanche chiuse da strapiombi di rocce che prendon colore dell’alga nata dallo spruzzo dell’onda”.

Le parole del poeta Leonida Rèpaci descrivono con una pennellata di rara efficacia la bellezza di quella costa tirrenica, nota come “Costa degli Dei”, di cui il Porto di Tropea è l’ingresso accogliente e il biglietto da visita per l’intero territorio.

Ecco perché il “Progetto per il potenziamento, la riqualificazione e la messa insicurezza del Porto di Tropea”, finanziato dal FESC, per un importo pari a 4 milioni e 600 mila euro, rappresenta una carta essenziale da giocare con sapienza e nei tempi più rapidi.

Tropea non è un posto qualunque. Pur essendo uno dei Comuni più piccoli d’Italia (3,59 kmq), vede una stagione di flussi turistici costanti che si estende da aprile ad ottobre: non è certo un caso se, nel 2021, è risultato vincitore del contest nazionale Borgo dei Borghi.

Il numero di presenze annuali, ricavato dai dati dell’imposta comunale di soggiorno, evidenzia, naturalmente, le difficoltà dovute all’emergenza pandemica: se, nel 2019, si erano registrati 71.949 ospiti e 345.261 pernottamenti, il 2020 ha visto un calo vistoso concretizzatosi in 48.792 ospiti e 156.905 pernottamenti. Ma il dato interessante è che, già nel 2021, si è assistito a una risalita consistente dei flussi, con 63.042 ospiti e 275.869 pernottamenti: non è ancora la “normalità” ma il trend appare orientato nella buona direzione per gli oltre 1.800 posti letto censiti dall’Istat in relazione agli esercizi alberghieri presenti.

È chiaro, pertanto, come il rilancio dell’infrastruttura portuale rappresenti un punto irrinunciabile per una economia locale vocata all’accoglienza turistica.

Il Porto presenta uno specchio d’acqua di circa 52.000,00 mq, all’interno del quale sono presenti darsene e pontili fissi atti a ospitare l’ormeggio di 450 imbarcazioni da diporto, e 10 navi da mini-crociera; a ciò si aggiungono i pontili galleggianti, capaci di ospitare circa 250 imbarcazioni tra nautica da diporto e attività di pesca.

Dall’analisi dei transiti (unità per giorni di permanenza) rilasciata dal Marina Yacht Club, si evince un balzo importante tra 2018 e 2019 (si è passati, infatti, da 1.880 a 2.508) che è stato in parte frustrato dall’impatto pandemico del 2020 (2.038 transiti). Anche per il Porto, però, come si è verificato per gli esercizi alberghieri, il 2021 ha portato una ripresa immediata (2.307 transiti), dimostrando anche la capacità di attrarre natanti di metraggio importante, con una media lunghezza che è passata dai 9,5 metri del 2017 agli attuali 14,2.

In base alla Delibera di Giunta Comunale del 22 febbraio 2019 e alla Convenzione di finanziamento firmata tra Regione Calabria e Comune di Tropea all’interno del Patto per lo Sviluppo Regionale, il Progetto di potenziamento del Porto si trova attualmente nella sua fase definitiva e l’inizio dei lavori è previsto per maggio 2022.

Gli interventi previsti emergono con chiarezza dal dossier completo reso disponibile dall’Ufficio Tecnico del Comune di Tropea, in virtù dell’apposito Protocollo firmato dal Dirigente Prof. Cutuli dell’IISTropea e il Sindaco Avv. Macrì.

Come risulta, in particolare, dalla Relazione dello Studio di fattibilità tecnico-economica e dalla Relazione Paesaggistica del Progetto Definitivo, i lavori interesseranno diversi aspetti dell’infrastruttura.

In primo luogo, si agirà sul muro frangionde che separa il porto dal mare, potenziandolo, innalzandolo di circa 1 metro, risolvendo altresì il problema dell’insabbiamento dell’imbocco e ripristinando il sistema del ricircolo delle acque interne al bacino: sarà così possibile garantire un continuo ricircolo delle acque, sia dal porto verso il mare aperto sia viceversa.

In secondo luogo, si agirà sui servizi alle utenze, realizzando un impianto antincendio ex novo, un sistema interno di boe di segnalazione luminosa, un relamping dell’impianto di illuminazione esistente, un efficiente sistema di raccolta delle acque piovane lungo la strada comunale confinante, una volumetria recuperata per la realizzazione di un terminal passeggeri (munito di biglietterie, servizi igienici e servizi complementari alle attività turistiche) per le escursioni dirette alle Isole Eolie.

Inoltre, e questa è un’acquisizione altamente qualificante, in linea con i Goals 7 (Energia pulita ed accessibile) e 11 (Città e comunità sostenibili) dell’Agenda ONU 2030, verranno installate pensiline fotovoltaiche atte a garantire la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili da utilizzare per il rifornimento dei natanti e per sopperire ai consumi delle attività interne al porto.

La proposta progettuale nel suo insieme, pertanto, intende mettere a sistema la città e il Porto, realizzando la necessaria integrazione con il retroterra.

Un porto è, per sua natura, uno “spazio di relazione” e, come, tale deve dare la possibilità di essere fruito e vissuto.