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Articolo di Data Journalism

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L’area dell’ex macello insiste su un lotto di proprietà comunale, è compreso nella zona F – Zona Attrezzature Collettive. Gli edifici ricadono in zona R.U.A. del vigente P.T.P. “Ambito Massiccio del Matese” approvato con D.M. 04/09/2000. L’area non ricade all’interno della perimetrazione del Parco Regionale del Matese prevista dall’art. 34 L.R. n°18/2000.

La struttura nasce come mattatoio della città sin dal 1940 e per ben cinquant’anni ha rappresentato un centro di lavoro per migliaia di lavoratori e operatori commerciali. Da quando la struttura non è più funzionante, è stata soggetta ad atti vandalici e incurie da parte dei cittadini, diventando un luogo di degrado in una zona del paese importante dal punto di vista sociale. L’idea iniziale, secondo la quale i lavori di recupero dovessero essere finalizzati ad ospitare un complesso di negozi, fu soppiantata da quella di riqualificare strutturalmente l'ex macello comunale con l’obiettivo di dare una nuova collocazione al comando dei vigili urbani, alla sede della protezione civile locale, all’ufficio di piano d'ambito c4 per i servizi essenziali ed assistenziali alla popolazione.

L'intervento progettuale era anche finalizzato alla conservazione e al recupero dei fabbricati esistenti al fine di caratterizzare l'intera area come un vero e proprio “spazio pubblico” aperto alla fruizione della collettività. Ciò avrebbe permesso di farne un luogo di aggregazione, vista la sua collocazione nel pieno centro del paese. 

Il progetto prevedeva anche la conservazione della strumentazione da lavoro d’epoca utilizzata nell’ex macello, poiché si tratta di un edificio che ricade nella categoria dell’archeologia industriale. Con l’intento che gli oggetti sarebbero rimasti esposti nei locali, a testimonianza della vecchia destinazione della struttura, ma soprattutto come segni della memoria storica della città di Piedimonte Matese.

Un primo finanziamento fu stanziato, ai sensi del DD n. 77 del 23/02/2015, a valere sull' Ob.Op. 1.7 del POR Campania FESR 2007/2013. L'intervento era denominato “Lavori di recupero, riqualificazione strutturale e funzionale dell’ex Macello Comunale – nuova collocazione del comando dei Vigili Urbani, protezione civile locale, ufficio di piano d’ambito C4 per servizi essenziali ed assistenziali alla popolazione ” il beneficiario era il Comune di Piedimonte Matese (Ce) - C.F.:82000790616, l’importo stanziato ammontava a €2.200.000,00.

Successivamente con DD n. 2356 del 17/12/2015 si dispose la liquidazione, a favore del comune beneficiario, dell’importo di € 768.574,19, decreto risultato non esitato entro il termine di chiusura dell’esercizio 2015.

Così con il DD n. 143 del 06/04/2016 e DD n. 601 del 12/07/2016 si procedette a riproporre la liquidazione al beneficiario per l’importo complessivo di €768.574,19, a valere sui Fondi del PAC (programma di Azione Coesione).

Infine, con Decreto Dirigenziale n. 33 del 20/02/2017 - BURC n. 17 del 27 Febbraio 2017, la Giunta Regionale Campania decreta:

  1. di ammettere a finanziamento l'intervento denominato “Lavori di recupero, riqualificazione strutturale e funzionale dell’ex Macello Comunale – nuova collocazione del comando dei Vigili Urbani, protezione civile locale, ufficio di piano d’ambito C4 per servizi essenziali ed assistenziali alla popolazione” CUP D11H14000160008 il cui beneficiario è il Comune di Piedimonte Matese (Ce) - C.F.: 82000790616, per un importo pari a € 2.039.331,25, di cui € 768.574,19 a valere sulle risorse PAC Piano di Azione e Coesione - Salvaguardia Por FESR 2007/2013 ed € 1.270.757,06 a valere sulle risorse POC Programma Operativo Complementare 2014/2020; 
  2. di specificare che l'importo di € 768.574,19 è già stato trasferito al Beneficiario con DD n. 143 del 06/04/2016 e con DD n. 601 del 12/07/2016; 
  3. che l'intervento risulta coerente e compatibile con le linee di azione del PAC – POC  2014/2020, approvato con le DD.GG.RR. n.59/2016 e n.132/2016, e con la relativa fonte di finanziamento individuata dal Decreto della Direzione Generale 51.16 n. 132 del 09-08-2016.

Il comune già dal primo finanziamento il 12 ottobre 2015, affidò i lavori alla ditta AV COSTRUZIONI DI AVERSANO NICOLINA. Dopo poco i lavori si fermarono per via di ricorsi avanzati da altre ditte escluse dalla gara, l’impresa D’Agostino e la Alcas. Dopo vari pronunciamenti che confermavano o ribaltavano gli atti amministrativi del Comune, il TAR Campania affermò che i lavori andavano aggiudicati alla ditta D’Agostino, (come da determina dirigenziale Comune di Piedimonte Matese n.207 del 22/03/2017). La ditta riprese e proseguì i lavori fino al 2019, anno in cui il comune dichiarò il dissesto finanziario, da allora a tutt’oggi i lavori risultano bloccati. 

La nostra speranza è che con la nuova amministrazione comunale, avvenga la liberazione dei fondi e la conseguente ripresa dei lavori, così da poter ridare dignità a quella struttura e riqualificare un’area da considerare il fulcro della vita studentesca della città.