Noi, alunni della classe 3a D del plesso “Corrado Avaro” della scuola secondaria di I grado facente parte dell’Istituto Comprensivo di Cetraro (CS), abbiamo deciso di ripetere, con immenso piacere e particolare interesse, l’accattivante esperienza progettuale iniziata lo scorso anno grazie ad ASOC “A Scuola di OpenCoesione”.
Siamo orgogliosi di essere cittadini attenti e rispettosi dell’ambiente e, soprattutto, del mare, un’inestimabile ricchezza naturale che, però, non sempre viene rispettata e tutelata come si dovrebbe. Per questo abbiamo pensato di occuparci del monitoraggio del progetto “Messa in sicurezza bacino e miglioramento funzionalità area portuale di Cetraro”, finanziato per un importo di € 5.000.000 e riguardante, appunto, il fiore all’occhiello del nostro paese: il porto turistico dedicato al nostro patrono, San Benedetto.
Abbiamo iniziato le attività partendo dalla scelta del nome da dare al nostro team progettuale. Tutti insieme, dopo aver esaminato e valutato accuratamente tutte le proposte avanzate, abbiamo deciso di scegliere “Ripartiamo viA...MARE” perché pensiamo che, attraverso il gioco di due parole: “via e mare” siamo riusciti ad esprimere al meglio il nostro particolare interesse ed il nostro attaccamento ad uno dei componenti del patrimonio naturalistico della nostra cittadina: il mare.
Successivamente il team progettuale si è costituito in cinque gruppi, ognuno dei quali avrà il compito di visionare ed analizzare i diversi aspetti che riguardano il monitoraggio. Nello specifico essi risultano composti da:
- n. 5 analisti;
- n. 4 blogger;
- n. 2 project manager;
- n. 3 social media manager;
- n. 3 designer
per un totale di 17 alunni partecipanti.
I compiti dei gruppi del team sono i seguenti:
- gli analisti, partendo dalla descrizione del progetto, hanno condotto le ricerche per reperire i dati e le informazioni di contesto che hanno proceduto a rielaborare;
- i blogger hanno elaborato l’introduzione, presentato il team, il nome e il logo del progetto;
- i project manager hanno elaborato la parte introduttiva del progetto e avranno il compito di far rispettare le scadenze temporali degli output;
- i social media manager creeranno gli account Google e Twitter;
- i designer hanno ideato il logo del progetto sul quale è stato inserito il nome del team.
Nel logo sono rappresentati due moli ed un insieme di barchette ritratte attraverso un filtro colorato. In primo piano si notano elementi tipici della flora mediterranea che, nella realtà, è la cornice naturale all’area portuale.
Il porto S. Benedetto, che è sia turistico che peschereccio, ricade all’interno del tratto litoraneo compreso tra Maratea e Vibo Valentia, e ricopre il ruolo di infrastruttura pubblica ad elevata rilevanza strategica per l’economia locale e per quella dell’hinterland del Tirreno cosentino.
Le prime opere di infrastrutturazione, molo sopraflutto e sottoflutto, risalgono agli inizi degli anni Cinquanta del secolo scorso e furono subito oggetto di un vistoso insabbiamento che ne limitò l’utilizzo.
Inizialmente l’infrastruttura portuale era classificata come porto di IV classe e fu successivamente trasformata in porto turistico-peschereccio durante il progetto di riqualificazione (luglio 1991). Attualmente esso è il porto più grande del Tirreno cosentino al quale è stata conferita la Bandiera Blu per gli approdi turistici dall’anno 2018 al 2021. Con i suoi 13 pontili galleggianti, il Marina Resort può ospitare oltre cinquecento posti barca e offre servizi igienici, docce, lavanderia, rifornimento di carburante, alaggio, servizio meteo, parcheggio auto e smaltimento rifiuti (raccolta differenziata).
Il progetto, presentato dall’Amministrazione Comunale e approvato dalla Regione Calabria, è stato finanziato per cinque milioni di euro che verranno impiegati per la realizzazione di operazioni finalizzate alla riqualifica ed al potenziamento dell’area portuale cetrarese. Esso fa parte di un tentativo di rilanciare e promuovere l’immagine del nostro paese, attraverso il recupero dell’identità culturale e sociale dei luoghi legati da sempre al mare.
Le opere previste dal progetto definitivo non intaccheranno l’aspetto naturalistico e paesaggistico dell’area costiera, poiché concepite nel pieno rispetto dell’ambiente circostante. Il progetto prevede interventi marittimi ed edili finalizzati al miglioramento della condizione attuale del bacino del porto e della sua navigabilità, incrementando inoltre il numero dei posti barca disponibili attraverso l’ampliamento della darsena turistica per circa altri 200 posti barca che si aggiungeranno ai 500 già esistenti.
Tali interventi riguarderanno anche il parziale dragaggio (interno ed esterno) del bacino portuale, la costruzione di nuovi moli per la piccola pesca, la realizzazione di box da destinare ad attività commerciali di qualità sulla banchina di riva, alla realizzazione di spazi da destinare ad un mercato ittico, alla realizzazione di uno svincolo nord che dalla superstrada statale S.S. 18 consentirebbe l’accesso alla struttura, oltre che ad incrementare impianti tecnologici e di sorveglianza.
La realizzazione di tutto ciò, sarebbe un grande successo per il nostro paese, consentirebbe al nostro porto di fornire servizi differenziati che andrebbero ad incrementare l’offerta turistica, oltre che fare del porto un centro di sviluppo per le attività nautiche e portuali che vadano aldilà della semplice stagione estiva.
Così facendo il porto non sarà semplicemente un abbellimento, ma diventerà una risorsa fondamentale per la risalita dell’economia del nostro paese, un’opportunità di lavoro per molti nostri concittadini ed un ponte di comunicazione con le altre aree del Mediterraneo.