Tra i vari progetti potenzialmente “utili” al territorio, a catturare la nostra attenzione è stato “LAVORI DI COMPLETAMENTO DELL’EDIFICIO DENOMINATO EX-CASERMA PER REALIZZAZIONE DI STRUTTURA SOCIALE PER FINALITÀ SOCIALI”. È un progetto di riqualificazione di un edificio abbandonato che da ex caserma dei carabinieri è stato “trasformato” in un edificio a pieno servizio delle famiglie e delle politiche sociali. I lavori sono iniziati nell’estate 2018 e finanziati con oltre 250 mila euro di ristoro ambientale della "Terna" e da oltre150 mila euro delle casse comunali. In data 11/06/21, la struttura è stata inaugurata. Per la città, una struttura a pieno servizio delle politiche sociali, è una opportunità, se non una necessità, a fronte dei dati allarmanti sulla “vulnerabilità sociale”.
Il progetto, conclusosi da pochi mesi ha ridato decoro urbano ad una struttura che per circa trent’anni è stata sottoposta al logorio del tempo ed atti vandalici e costituisce, soprattutto, una opportunità, se non una necessità, per le politiche sociali.
Al momento la “funzionalità” della struttura è in fase di avvio.
La location (la struttura essendo situata nel centro storico e di recente ristrutturazione è facilitata per accessibilità, visibilità e confort per tecnologie costruttive all’avanguardia), come la presenza di un personale specializzato e la gratuità dei servizi, costituiscono i principali punti di forza della struttura.
Eventuali rischi futuri sono ravvisabili nella eventuale carenza di fondi che potrebbero compromettere la gratuità dei servizi e/o limitarne il numero.
Una povertà (economica e culturale) ed una solitudine dovuta a problemi sociali, sono fattori che colpiscono la coppia genitoriale e che, potrebbero danneggiare, anche, la qualità della vita del bambino e o dell’adolescente. La “casa della maternità” deve essere una risposta alle citate problematiche attraverso l’offerta di una vasta gamma di servizi del tutto gratuiti e nell’ambito di un’ampia attività informativa sui servizi offerti. L’attività informativa, essenziale in questa fase di avvio, dovrebbe coinvolgere ed avvalersi dei vari “interlocutori sociali” quali le farmacie, i medici di base, le associazioni di volontariato, le scuole. Noi, come “scuola”, probabilmente parteciperemo con la promozione e coordinamento di un evento pubblico presso la struttura.
