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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Pitch

Titolo del Pitch: 
Udite, udite!! Alla fine, una barca con il finanziamento giusto sta veleggiando verso il porto di Cetraro…
Pitch 1: 

Le attività del Progetto “ASOC: A Scuola di OpenCoesione” sono iniziate alla fine dello scorso mese di febbraio e hanno riguardato il monitoraggio civico del Progetto “Messa in sicurezza bacino e miglioramento area portuale di Cetraro, presentato dall’Amministrazione Comunale e approvato dalla Regione Calabria. Il relativo finanziamento, per complessivi cinque milioni di euro (di cui finora ne sono stati spesi solo € 97.123,92), è destinato alla  riqualifica ed al potenziamento dell’area portuale cetrarese. Le finalità progettuali sono:

1)  riqualificazione e messa in sicurezza infrastruttura portuale;

2)  riqualificazione accessi e percorsi portuali;

3)  riqualificazione strutture di servizio al porto;

4)  riqualificazione impianti portuali;

5)  riqualificazione servizi all’utenza;

6)  riqualificazione accesso ‘‘ultimo miglio’’;

7)  azioni di politica ambientale.

 

Nello specifico, il progetto prevede la realizzazione di:

a) OPERE MARITTIME, consistenti in interventi per migliorare la condizione attuale del bacino del porto, soprattutto in termini di agitazione interna, navigabilità e incremento del numero di posti barca disponibili;

b) OPERE EDILI E LOGISTICA, riguardanti la realizzazione di nuove strutture, l’organizzazione degli spazi di collegamento interni al porto e la sistemazione dell’area posta alla radice del sottoflutto, al fine di aumentare i servizi resi all’utenza;

c) IMPIANTI TECNOLOGICI, che interesseranno non solo l’attuale dotazione impiantistica del porto, ma anche le nuove opere previste nel presente progetto definivo;

d) OPERE STRADALI, che consistono nella realizzazione di un nuovo svincolo di accesso dalla strada statale Variante SS. 18 per i mezzi provenienti da nord al fine di rilanciare e promuovere l’immagine del paese, attraverso il recupero dell’identità culturale e sociale dei luoghi legati da sempre al mare.

Abbiamo scelto il suddetto progetto perché ci sentiamo cittadini rispettosi dell’ambiente e del mare ed intendiamo preservare il fiore all’occhiello del nostro paese dopo anni di incurie. Vogliamo un futuro sostenibile per Cetraro, in linea con l’Obiettivo 9 dell’Agenda 2030, e perciò ci siamo impegnati nel monitoraggio sul campo dell’iter progettuale, supportato dalla realizzazione di interviste, di diari e reportistica nella consapevolezza che il futuro del pianeta e la sua salvaguardia dipendono dall’impegno civico di ognuno di noi.

Pitch 2: 

La ricerca, condotta anche attraverso la realizzazione di interviste in modalità telematica, ha visto il coinvolgimento di diverse persone, ognuna per il proprio ambito specifico: l’Ente locale nelle persone del Sindaco e di due ingegneri comunali di cui uno con funzione di RUP del progetto, il Comandante della locale Capitaneria di Porto e un pescatore, componente di una nota famiglia della marineria locale. Per una seria di eventi e coincidenze avversi, non è stato possibile concretizzare l’intervista con l’Assessore regionale all’Agricoltura e alla Forestazione della regione Calabria, nonostante i diversi contatti telefonici intercorsi con il suo segretario personale. I punti di svolta delle nostre indagini e le scoperte più utili costituiscono il risultato di queste interviste i cui passi più significativi sono:

  • ad oggi sono stati spesi solo € 97.123,92 della somma totale stanziata (€ 5.000.000,00);
  • i lavori sono fermi e tale stallo sarebbe da addebitare, come riferito dal RUP, al notevole ritardo nell’acquisire i pareri, i nulla osta e le autorizzazioni necessarie;
  • il porto turistico è composto da due aree separate tra loro: una dedicata al turismo (il cosiddetto diporto) e l’altra alla pesca. Quattrocento sono i posti destinati al diporto (barche a vela e a motore) e una sessantina dedicata all’attività di pesca: 15 unità di pesca d’altura, pesca a strascico o posa di reti e 15/20 unità di piccola pesca, cioè piccole barche il cui equipaggio, costituito da una max due persone, si dedica alla piccola pesca nell’ambito della fascia costiera entro le tre miglia. Le barche da pesca, quindi, hanno un ormeggio più comodo perché i posti loro destinati sono occupati solo per metà.
  • il nostro porto è il più grande della costa tirrenica perché possiede un bacino di evoluzione di 80 metri, cioè un’area che consente la manovra, una volta che l’unità vi è entrata, per raggiungere il posto di ormeggio. Le dimensioni del bacino consentono, quindi, di navigare e compiere le manovre in sicurezza sia all’entrata che all’uscita dal porto.
  • Purtroppo, il problema attuale del porto di Cetraro è costituito dall’insabbiamento, un fenomeno che interessa anche altre realtà portuali della costa tirrenica, creando problemi sia all’entrata che all’uscita dal porto. L’effetto delle correnti costiere e del moto ondoso produce un apporto di materiale litoide (sabbia e pietrisco) in particolari zone della costa che con il passare del tempo si è accumulato lungo alcuni tratti. Tale materiale ha insabbiato le propaggini, i moli foranei, del nostro porto che si spingono dalla costa verso il mare. Se non si interverrà al più presto, tale fenomeno limiterà l’utilizzo dell’infrastruttura perché si è quasi al limite. La parola chiave è: MANUTENZIONE che va programmata e scandita nel tempo.

Pochi giorni fa, il 4 maggio 2022, il Sindaco del Comune di Cetraro ha reso noto che, vista la gravità della situazione, l’Assessore al Turismo della Regione Calabria ha stanziato 100000€ per liberare l’imboccatura del porto dalla sabbia per permettere alla marineria locale di riprendere tranquillamente l’attività peschereccia e ai diportisti di accedere agevolmente alle proprie postazioni.

Pitch 3: 

Per poter superare la fase di stallo in cui si trova attualmente il progetto è necessario.

  • procedere con più solerzia nella rimodulazione tecnica e finanziaria del progetto definitivo

sia per ottemperare a tutte le prescrizioni dettate dagli Enti (nei loro pareri espressi) che soprattutto (dal punto di vista economico) per allineare il computo metrico estimativo al nuovo prezzario dei lavori pubblici della Regione Calabria. Considerato l'aumento dei prezzi unitari potrebbe essere necessario ridurre qualche lavorazione;

  • pianificare semestralmente la manutenzione ordinaria dell’imboccatura del porto e le conseguenti operazioni di dragaggio e di ripascimento, per riconfigurare l’andamento di una spiaggia in una zona che è stata erosa;

intervenire immediatamente per svuotare le due propaggini del porto e renderle attive, riportarle cioè alla loro funzione originaria di raccolta della sabbia trasportata naturalmente dal moto ondoso. Porre rimedio al fenomeno dell’insabbiamento presuppone, però, l’intervento di più Amministrazioni che devono riunirsi ed assumere decisioni comuni.

Immagine ASOC Wall: