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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca

Alla riscoperta del tempio perduto!

Anche quest’anno gli studenti del nostro liceo “Ilio-Adorisio” parteciperanno al progetto ‘A scuola di Open Coesione’. Questo per noi è il quarto anno in cui partecipiamo ad Asoc come percorso di Pcto per acquisire le competenze digitali e di Cittadinanza attiva di cui tanto sentiamo parlare oggigiorno. A Scuola di OpenCoesione è un percorso didattico innovativo finalizzato a promuovere e sviluppare nelle scuole italiane principi di cittadinanza attiva e consapevole, attraverso attività di ricerca e monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici europei e nazionali. Il progetto serve soprattutto a sviluppare competenze digitali e conoscenze, analizzando un progetto finanziato con fondi erogati dall’Unione Europea e permettere ai ragazzi di conoscere le Politiche di Coesione e la loro attuazione sul territorio nazionale.

Durante il primo incontro abbiamo deciso di chiamarci Alayos team per ricordare il dio Apollo tanto venerato nel territorio dell’antica Krimisa, polis fondata dagli Achei sulle nostre coste, dal mitico Filottete. La scelta del nome deriva dal progetto che abbiamo individuato sul sito di OpenCoesione, fra i progetti del Comune di Cirò Marina, che dista pochi chilometri dal nostro liceo. Il team è costituito da diciannove alunni appartenenti alla classe 3C dell’indirizzo Scienze Applicate ed è così formato: Maria Pia Bastone, la nostra project manager; Cataldo Martino, il designer; Giorgio Giuseppe Pucci, il nostro social media manager; Pirito Francesca, Notaro Jennifer e Pucci Vittoria, le nostre blogger che curano rispettivamente TikTok, Twitter, Instagram e Facebook; Paletta Denise Stella e Palokaj Noemi, le nostre social media; Caligiuri Giovanni Paolo Pio, Toncelli Giacomo, Erica Potenza e Amodeo GabrielDomenico, i nostri storytellers; Trapasso Giovanni e Leto Russo Guido, gli scout; Sestito Pierpaolo e Funaro Assunta, i nostri Coder;  Farao Salvatore e Fuscaldo Antonio, altri due dei nostri Blogger. I social media, con i quali faremo conoscere la nostra ricerca di monitoraggio, sono: tiktok,  instagram, Twitter e facebook.

È stato bello realizzare il logo del nostro team, perché ci ha portati a scoprire aspetti del santuario a noi sconosciuti. Dopo un’affannosa ricerca, abbiamo scelto come logo del team l’acrolito di Apollo Alayos, che fu rinvenuto durante gli scavi nel 1930 dall’archeologo Paolo Orsi. L’acrolito rappresenta la testa del dio Apollo ed oggi, è custodito nel Museo Nazionale di Reggio di Calabria. Abbiamo preferito modificare l’aspetto dell’acrolito, aggiungendo un grappolo d’uva e il melograno che nel mondo antico era simbolo di prosperità. Il progetto si chiama “Punta Alice Santuario di Apollo Aleo-Cirò Marina” e riguarda i finanziamenti richiesti dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Calabria, per il recupero e miglioramento di tutta l’area che circonda il santuario. Il Santuario fu eretto in onore del dio Apollo Alayos ed era meta di pellegrinaggio per gli abitanti di Krimisa e di tutta la Magna Grecia. Negli anni trenta del secolo scorso, fu riportato alla luce grazie agli scavi condotti dall’archeologo sopra citato,  che scoprì i resti di questo importante sito archeologico, che ancora sorge nella località di Punta Alice, nel comune di Cirò Marina.

Abbiamo deciso di monitorare questo progetto perché siamo consapevoli dell’importanza dei siti archeologici sull’economia del territorio ciromarinese e di quanto possa essere attrattiva quest’ area per i turisti che soggiornano nel nostro paese che è una nota località balneare. Il soggetto beneficiario è il Comune di Cirò Marina che punterà a migliorare le condizioni e gli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale nell’area di attrazione; infatti, il tema del progetto monitorato è quello della cultura e turismo e rientra nell’ambito della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale del territorio. Navigando sul sito di OpenCoesione abbiamo scoperto che sono stati finanziati € 700.000,00, di cui € 525.000,00 dall’Unione Europea, € 55.440 dal Fondo di Rotazione nazionale e € 119.560 dalla Regione Calabria. Ad oggi, sono stati spesi € 210.000,00, che corrispondono al 30% dell’importo totale.

Una parte dell’importo verrà utilizzata per ampliare e migliorare un’area del Museo Civico e Archeologico e palazzo dei congressi di Cirò Marina, che potrà ospitare i nuovi reperti riportati alla luce dal nuovo scavo avviato grazie ai fondi sopra menzionati. Inoltre, i finanziamenti serviranno a realizzare una copertura che andrà a ricoprire e salvaguardare i resti del santuario. Abbiamo anche scoperto che il progetto ha avuto inizio il 10 Ottobre del 2016 e la fine era prevista per il 2019.  Il progetto è ancora in corso, da ciò si deduce che la realizzazione è in ritardo di tre anni a causa di problemi burocratici sopraggiunti nel corso del tempo. Infatti, sappiamo che la Sovraintendenza ai beni culturali di Crotone ha bloccato i lavori. Spetta a noi, ora scoprire cosa è successo in questi anni e le cause che hanno ritardato i lavori. Seguiteci e lo scopriremo insieme!

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