Il 16 dicembre 2022 abbiamo fatto il primo incontro in presenza per poter organizzare il nostro lavoro relativo al progetto A Scuola di Opencoesione. Precedentemente avevamo svolto attività di preparazione online sulle politiche di coesione sociale, durante le quali avevamo esplorato la banca dati di Opencoesione per individuare il progetto da monitorare sul nostro territorio. La scelta è ricaduta sulla riqualificazione dell’Area Boschi a Colle di Val d’Elsa e sul riallestimento del Museo del Cristallo che sorge in quest’area e che al momento è chiuso al pubblico. Dopo esserci divisi le mansioni e attribuiti i ruoli, abbiamo scelto per il team della nostra classe, la 3DP, il nome “Bosco di Cristallo”: questo nome gioca sulla natura del progetto, che è relativo infatti al primo museo in Italia dedicato interamente al cristallo, e sul nome del nostro istituto, intitolato a S. Giovanni Bosco.
Il nostro progetto ha come scopo quello di favorire l’acquisizione di competenze di cittadinanza attiva e consapevole, attraverso il monitoraggio dei finanziamenti erogati tramite le politiche di coesione sociale della Comunità Europea. Pertanto, attraverso il nostro progetto, vogliamo approfondire e diffondere la conoscenza delle caratteristiche sociali, economiche, ambientali e culturali del nostro territorio.
La decisione di monitorare i lavori di riqualificazione e riallestimento del Museo del Cristallo è dovuta alla peculiarità economica del territorio di Colle di Val d'Elsa, da sempre legata ad un artigianato di qualità che però negli ultimi anni ha fatto registrare una flessione sia quantitativa sia legata alle opportunità di occupazione, soprattutto dei più giovani. A partire dalla fine dell’Ottocento, a Colle Val d’Elsa si è infatti sviluppato un fiorente settore manifatturiero legato alla produzione della carta, del vetro e del cristallo, ma anche alla siderurgia. In particolare proprio la lavorazione del cristallo è diventata un tratto distintivo dell’identità colligiana, non solo economica, ma anche culturale e sociale. Per decenni essa è stata fonte di occupazione, sia a livello artigianale mediante la nascita di laboratori a conduzione familiare, sia a livello di piccole e medie imprese (RCR, Vilca). Inoltre proprio la lavorazione del cristallo ha incrementato l’attrattiva turistica della nostra cittadina.
Da qui l’idea di allestire il primo museo italiano dedicato a questo pregiato materiale e alla sua lavorazione, inaugurato nel 2001. La struttura dove è collocato il museo ha lo scopo di unire passato e presente della città, valorizzando anche una ex-area industriale, l’ex vetreria Boschi, risalenti ai primi del Novecento. Le diverse sezioni del museo ricostruivano, tramite un percorso, la storia dell'industria vetraria, dal 1820 con la prima fornace, fino poi alla realizzazione del cristallo pregiato nel 1963. Gli articoli esposti sono sia quelli classici da tavola (bicchieri, bottiglie e calici), sia alcuni per l'uso quotidiano (imbuto, vetri da farmacia e laboratorio). Ad ogni diverso periodo storico corrisponde uno stile diverso, per forme, colori, decorazioni e lavorazione. Per ripercorrere la storia delle diverse vetrerie della città sono stati realizzati dei pannelli che la spiegano, con foto e documenti. Il percorso del museo si concludeva con la ricostruzione delle fasi di produzione e con uno spazio dedicato alle percezioni sensoriali: la “foresta di cristallo”.
Il museo, dal 26 marzo 2018 ad oggi, è chiuso per ristrutturazione e la data di riapertura è prevista per la primavera del 2023, in quanto la Regione Toscana ha posticipato la scadenza dei fondi PIU, che obbligavano ad avere la struttura operativa, pena il ritiro del finanziamento, dal 31 dicembre 2022 al primo luglio 2023. L’Amministrazione, preso atto dei tempi più lunghi, ha previsto di ampliare il progetto originario con un nuovo allestimento che risulta aver preso il via nell’autunno di quest’anno.
Il nostro lavoro consisterà dunque nel raccogliere informazioni e dati sulle caratteristiche del nuovo allestimento, per valutarne la ricaduta sulla comunità, sia in termini economici che culturali. I nostri interlocutori saranno in primo luogo le istituzioni, i rappresentanti del mondo imprenditoriale colligiano e le associazioni nate attorno al cristallo. Il progetto ha poi l’obiettivo di far conoscere questa realtà in particolare ai più giovani, coinvolgendo nel processo di restituzione gli studenti del nostro e degli altri istituti del comune di Colle.