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Archeo's Data

La manutenzione e la valorizzazione del patrimonio culturale concorrono a preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio, e a promuovere lo sviluppo della cultura. La valorizzazione consiste nell’esercizio delle funzioni e nella regolamentazione delle attività volte alla promozione della conoscenza del patrimonio culturale, e ad assicurarne le migliori condizioni di utilizzo da parte del pubblico.(dall’Articolo 1 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42)

Il Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri, che promuove la valorizzazione del territorio della Locride e ne garantisce la tutela, è stato inaugurato nel 1976 come Antiquarium, ovvero una struttura all’interno della quale si concentra la raccolta dei reperti trovati in zone limitrofe. Grazie alla partecipazione ai progetti PON del 2018 (garantita dalla fama che il museo ha conquistato, ai feedback positivi dei visitatori e alle scoperte fornite dalle indagini continue con l’università di Torino), esso ha avuto la possibilità di riallestire la collezione delle testimonianze fino ad allora raccolte e conservate con il sostegno garantito dai fondi Nazionali ed Europei, fino a quando il 13 maggio 2022 è stato inaugurato il museo riallestito, che comprende tre complessi museali. Di questi fondi tra il 2012 e il 2013 si è registrato un notevole incremento, mentre tra il 2013 e il 2016 l’apporto di questi ha subito una diminuzione. A causa di problematiche sorte per l’adeguamento sismico della struttura e, in seguito, per l’avvento del Covid-19, i lavori di ristrutturazione sono stati interrotti per una durata di circa tre anni. I fondi sono stati sfruttati, oltre che per l’adeguamento sismico, per rinnovamenti all’avanguardia, i quali garantiscono dei percorsi dedicati ai bambini e iniziative destinate a tutte le fasce d’età. In seguito all’ultima inaugurazione del museo si è riscontrata una risposta molto positiva da parte della comunità della locride e dintorni; gli enti pubblici hanno partecipato fornendo una pubblicità attiva, in particolare attraverso il sito “IgersCalabria”, fondato da Federico Falvo. La zona che più attira turisti è l’esterno, che propone la visita di vari agglomerati di abitazioni appartenenti principalmente a famiglie nobili (Complesso Museale Casino Macrì, risalente al XIX secolo). L’area esterna del parco è, dal punto di vista storico, la testimonianza più interessante, alla quale è stata dedicata grande attenzione per la ristrutturazione, riservandole una parte dei fondi; per garantire la sua manutenzione è stato necessario aumentare il numero di dipendenti adibiti a tale funzione. La completa assenza di aree di ristoro e di shopping, dove sarebbe possibile acquistare gadget del museo, rappresenta un requisito che potrebbe incrementare l’affluenza di turisti. Negli anni precedenti la pandemia è stata registrata una moltitudine di visitatori provenienti sia dai paesi della Locride sia da altre zone d’Italia; a causa della pandemia il museo è stato costretto a limitare gli ingressi, provocando così una netta diminuzione di turisti. Durante il 2022 il museo ha visto l’ingresso  di 18000 visitatori, concentrati principalmente nei mesi estivi (8400 tra luglio e agosto); grazie a questo aumento di turisti il sito è stato proclamato il museo più visitato della Calabria, nonostante sia rimasto chiuso per metà anno. Prima dello scoppio della guerra, i visitatori stranieri, circa il 20%,  provenivano principalmente dalla Germania, dalla Francia e dalla Russia. Il costo dei biglietti varia in base all’età: dagli zero ai 18 anni l'ingresso è gratuito; dai 18 ai 25 anni il costo dei biglietti è ridotto. Il Museo garantisce ai giovani la possibilità di svolgere l’Alternanza Scuola-Lavoro, educandoli alla conoscenza del patrimonio culturale, come dei veri Ciceroni!