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Palazzo Beneventano è uno dei beni del territorio lentinese, edificato nel XIX secolo e recentemente sottoposto a dei lavori di restauro a cura dell’ingegnere Natale Vinci, finanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Il progetto è stato preso in carico dal programma POR CONV FESR SICILIA il quale si occupa del tasso di crescita medio dell’economia regionale, della valorizzazione dell’identità culturale locale e dello sviluppo urbano sostenibile. L’inizio dei lavori era previsto per il 02/06/2014 ma l’inizio effettivo è avvenuto il 01/09/2014; la fine dei lavori, prevista per il 02/06/2015, è invece avvenuta il 30/09/2015. Il totale dei fondi stanziati ammonta a €1.602.718,49.
Per i lavori furono riservati €1.263.145,25 di cui €35.243,73 utilizzati per gli oneri per la sicurezza e €1.227.901,52 per i lavori al netto oneri Sic.€339.573,24 erano invece le somme a disposizione dell’amministrazione, costituiti da:
- €136.722,29 per le spese tecniche comprensive di iva;
- €126.314,53 per l’iva del 10% sull’importo totale dei lavori;
- €25.262,91 riservati al compenso RUP e progettisti (2% dei lavori);
- €5.000,00 per l’assicurazione RUP e Progettista;
- €8.000,00 per gli oneri di accesso in discarica;
- €8.000,00 per la pubblicazione gara;
- €30.273,51 per imprevisti e arrotondamenti.
Alla conclusione dei lavori è sorto il problema della gestione di questo bene. Palazzo Beneventano è ,infatti, proprietà del Comune di Lentini ma è, attualmente, gestito da associazioni private che usufruiscono liberamente della struttura.
Fino a qualche mese fa la gestione era affidata alla cooperativa “Badia Lost & Found” ma a causa di divergenze amministrative e l'emanazione di un “bando” la gestione è passata ad un’associazione privata. Questa questione, da noi brevemente esposta, ha avuto una notevole risonanza anche a livello nazionale, spingendo Vittorio Sgarbi a pubblicare un articolo a riguardo: https://www.blogsicilia.it/siracusa/palazzo-beneventano-gestione-privati-comune-sgarbi/803332/ .
Essendo un bene di proprietà del comune, esso dovrebbe essere fruibile da tutta la comunità cittadina seguendo regole ben precise, uguali per tutti e documentate da autorizzazioni trasparenti. Per questo la gestione dovrebbe essere affidata a molteplici associazioni/cooperative no-profit in modo che tutti abbiano la possibilità di organizzare e partecipare ad eventi accessibili a tutta la comunità come: eventi culturali (mostre, esposizioni, concerti, spettacoli, ecc.), eventi sociali, cineforum, grest estivi e molto altro accogliendo anche proposte provenienti da chiunque. Ciò potrebbe dare una funzione significativa al palazzo, costituirebbe un impulso per ripopolare la zona conosciuta come “Badia” rimasta quasi disabitata dopo la chiusura della struttura dell’ospedale vecchio e creerebbe nuove opportunità di inclusione sociale per i cittadini.
