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Articolo di Data Journalism

Cambiamento Ultra Largo

Il progetto Escape Way ha lo scopo di monitorare la costruzione di un’infrastruttura a banda ultra larga che influenza diversi aspetti, sia riguardanti la vita di un normale cittadino, che potrebbe utilizzare una connessione a internet anche per scopi lavorativi, sia riguardanti il business di molte aziende, che possono basare le proprie attività su servizi digitali per la loro diffusione e il loro sviluppo.

Per questo motivo abbiamo deciso di analizzare se la realizzazione di un'infrastruttura a banda ultralarga nei territori delle Marche potrebbe apportare benefici sia nell’ambito privato, sia in quello pubblico. Il nostro interesse risiede nel comprendere se ciò potrebbe giovare allo sviluppo della nostra regione. Di fondamentale importanza a riguardo sono le parole di Francesco Acquaroli, presidente della regione Marche: “Il divario digitale è il grande tema sociale ed economico che affligge le aree interne, montane e i tanti piccoli borghi della nostra regione, ovvero quelle definite 'aree bianche' o 'a fallimento di mercato. La connettività è un dossier nevralgico nella strategia complessiva di rilancio delle Marche e delle aree interne in particolare”.

 

I dati proposti riguardanti cittadini ed aziende sono stati tratti dagli Open Data disponibili sul sito di OpenCoesione, sul sito ufficiale dell’ISTAT e sulla pagina web della regione Marche. Possiamo definire che rispetto al 2013 le Marche perdono ben 6 posizioni nella classifica dell’indice di digitalizzazione regionale.  Una delle principali cause di questo decadimento è sicuramente la relativamente ridotta dimensione delle imprese (per numero di dipendenti), unita alla minore percentuale di imprese che adoperano le tecnologie 4.0. Questo valore diminuisce ulteriormente all’aumentare della complessità delle tecnologie.

Le Marche sono agli ultimi posti per accesso delle imprese alla banda larga. Il divario è particolarmente accentuato per la connessione con più alta velocità (≥100 MBPS), infatti si stima che circa il 65% delle aziende usufruisce di una rete di almeno 30 MBPS, mentre poco più del 20% usa una rete di almeno 100 MBPS.

Altra ragione da tenere in considerazione è il grado di urbanizzazione della popolazione. Un dato molto rilevante e che dimostra che qualcosa sta cambiando è sicuramente quello riguardante i cantieri per riuscire a introdurre la banda ultra larga chiusi, e quelli con scadenza entro i 12 mesi: stiamo parlando di ben 214 progetti in corso d’opera e 184 conclusi, 115 dei quali anche collaudati. Bisogna inoltre parlare dei progetti Fibra approvati, il cui valore ammonta a circa 216.

Questi ultimi dati riportati, forse più di altri, evidenziano l’approssimarsi di una data storica per le Marche: quella del completamento del Piano Banda Ultra Larga nelle "aree bianche" della regione. Secondo i dati riportati dall’ISTAT, 526 mila famiglie marchigiane delle 652 mila presenti sul territorio affermano di avere accesso ad internet.  Attualmente le scuole connesse e in lavorazione sono 32.556 (51.9%), mentre quelle da connettere corrispondono al 48.1%. Confrontando le diverse province marchigiane monitorate dal 2015 al 2020, vediamo che in ogni caso preso in esame è presentata una notevole crescita di diffusione della banda ultralarga. Ad esempio, in Ancona siamo passati dal 2.5% al 21.3%; a Macerata partendo dal 0.47% siamo arrivati al 15.7%; ad Ascoli Piceno abbiamo visto il tasso di diffusione partire dal 0.47% e raggiungere il 20.98%; mentre a Fermo questo valore tocca il 15.57% dal 0.2% iniziale.

 

Analizzando tutti i dati raccolti, sopra riportati, si riescono a trarre alcune conclusioni sull’avanzamento di questo progetto e sull’impatto che esso sta avendo. Per prima cosa si nota come rispetto al 2015 tutte le province hanno dimostrato una grande crescita per quanto riguarda la diffusione della banda ultra larga, e questo ha portato benefici sia per le aziende che sfruttano la connessione internet sia per i cittadini. 

Nonostante ciò ci sono ancora molte aree non coinvolte, quindi il progetto sta portando a buoni risultati ma c’è ancora tanto lavoro da svolgere per comprendere la regione nella sua completezza.