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LA CITTÀ E IL SUO LIDO: IL DEGRADO E LA SPERANZA

MOTIVAZIONI E OBIETTIVI

Pochi giorni fa un raid vandalico ha riportato sulle pagine della cronaca cittadina la questione del Lido Comunale. Un bene comune, da tempo abbandonato all’incuria e agli atti di vandalismo, che rappresenta per la città un indecoroso biglietto da visita. Il Lido Comunale rappresentava nel passato una delle principali attrazioni estive e richiamava molta gente dalla provincia e dalla vicina Messina. La struttura si ritrova in una zona, il water front, che grazie ad altri fondi europei si sta trasformando positivamente e il suo recupero potrebbe conferire un tocco di classe in più al lungomare reggino.

Uno stabilimento balneare che per le sue potenzialità potrebbe migliorare lo sviluppo turistico e creare opportunità di crescita economica in un territorio che vede i suoi giovani costretti ad emigrare per trovare lavoro. Inoltre, si deve tenere conto della sua importanza storica all’interno della città, che rappresenta una delle principali motivazioni per cui abbiamo deciso di intraprendere questo progetto.

Navigando nel sito di OpenCoesione.gov abbiamo scoperto che già nell’annualità 2007-2013 erano stati previsti ben due finanziamenti con fondi europei, utilizzati solo in piccolissima parte, e che adesso il progetto di riqualificazione e ristrutturazione è stato rifinanziato con i fondi dei Patti per il Sud.

Il nostro obiettivo sarà quello di sollecitare l’Amministrazione comunale per avviare i lavori affinché i fondi pubblici stanziati siano finalmente utilizzati, conoscere il progetto per capire se è stato redatto secondo delle prospettive di ecosostenibilità e comprendere quanto potrà essere utile per la città.

DATI E INFORMAZIONI

Un po’ di storia.

La zona dove si trova il Lido Comunale “Genoese Zerbi” è chiamata Rada Giunchi, una piccola insenatura che nell’Ottocento rappresentava un’importante area commerciale in quanto era un punto d’approdo di diverse navi mercantili per la commercializzazione della seta prodotta nelle filande reggine. Esso si affaccia sul bellissimo scenario naturale dello Stretto di Messina, occupa una superficie complessiva di 28.500 mq e conserva un patrimonio arboreo proveniente da tutto il mondo.

Dal 1880 iniziarono ad essere attrezzati sulla spiaggia i primi lidi che erano costruiti su palafitte e permettevano di entrare direttamente in acqua attraverso alcune botole. Essi erano dotati anche delle cosiddette “Paratie” per separare gli spazi riservati alle donne e agli uomini.

Dopo il terremoto del 1908 vennero realizzati nuovi lidi, ma solo nel 1926 fu costruito il primo vero impianto balneare su iniziativa del Marchese Saverio Genoese Zerbi, podestà della città.

Nel nuovo stabilimento fu costruita una rotonda sul mare, un edificio in cemento armato di forma circolare ad un piano, dotata da una vetrata su tutto il perimetro dove ai lati erano collocati uno scivolo e due trampolini. Questo immobile in poco tempo diventò il polo attrattivo della città e al suo interno si svolgevano importanti eventi culturali.

Dal 1950 in poi il Lido Comunale divenne la più importante struttura balneare di tutta la provincia e il fulcro di numerose attività mondane.

Nel 1962 si progettò la realizzazione di un nuovo stabilimento balneare. Il progetto, redatto da un famoso architetto, Pier Luigi Nervi, prevedeva la costruzione di portici con negozi, un ristorante, una piscina coperta, due dancing, numerose cabine, aree giochi per bambini; ma per la limitatezza delle risorse venne realizzato solo in parte.

Negli anni successivi il Lido diventò un centro di aggregazione e di divertimento frequentato dalla maggior parte dei cittadini che avevano a un passo da casa la possibilità di immergersi nelle acque, allora pulite, dello Stretto e di condividere il tempo libero con le famiglie e gli amici.

Dagli anni ottanta è iniziato il declino della struttura balneare, abbandonata all’incuria, all’aggressione degli agenti atmosferici e al vandalismo.

I dati presenti in Opencoesione.gov.it.

Il progetto (CUP: H31E16000260001) RIQUALIFICAZIONE URBANA DELL’ AREA URBANA DEL LIDO COMUNALE (Tema: Cultura e Turismo – Natura: Infrastrutture - Ristrutturazione, prevede un costo pubblico di 1.000.000,00 euro – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione relativo alla programmazione 2014-2020 – Programma Patto Reggio Calabria – Inizio previsto il 30/07/2019 e fine il 31/12/2020. L’ente programmatore e attuatore risulta essere la Città Metropolitana di Reggio Calabria. Settore strategico FSC: Turismo, cultura e valorizzazione risorse naturali - Asse tematico FSC: Sviluppo del turismo

Altri documenti

Sul sito del Comune di Reggio Calabria, finora, abbiamo ritrovato solo i bandi di gara per l’affidamento dell’appalto della progettazione esecutiva e una cartella con il capitolato prestazionale, la relazione tecnico descrittiva e gli elaborati grafici relativi al progetto dell’annualità 2007 -2013.

Abbiamo anche consultato i giornali on line della città e ritrovato diversi articoli su questo progetto con le diverse posizioni delle Associazioni in merito alla sua demolizione o alla sua ristrutturazione e alcune dichiarazioni del Sindaco metropolitano che assicura l’inizio dei lavori relativi al nuovo finanziamento.

I PROSSIMI PASSI

I dati che possediamo sono ancora insufficienti per poter condurre un monitoraggio attendibile, perciò ci prefissiamo di contattare e intervistare i progettisti, il Sindaco e i funzionari del Comune di Reggio Calabria per ricavare maggiori informazioni, soprattutto in merito all’ecosostenibilità del progetto. Contatteremo la Soprintendenza per conoscere i vincoli che sono stati posti, chiarire le due diverse posizioni riguardo il restauro della struttura e faremo un sopralluogo nel sito per vedere la situazione attuale. Ci occuperemo di consultare i dati ISTAT per acquisire una maggiore conoscenza sui flussi turistici nella città e tutte le altre informazioni utili per comprendere l’impatto che questa struttura potrebbe avere sul territorio.

Consulteremo i cittadini per conoscere il loro punto di vista e le loro aspettative, sarà anche l’occasione per riportare all’attenzione dell’amministrazione della città la questione della balneabilità e dei depuratori, che rappresenta un vincolo per noi cittadini che non possiamo usufruire della bellezza del mare sul quale la nostra città verte.

Metteremo in evidenza l’importanza delle politiche di sviluppo e coesione e la necessità di un maggior impegno da parte delle Amministrazioni per la realizzazione dei progetti finanziati con tali fondi al fine di riequilibrare il divario economico e sociale delle aree meno sviluppate e creare migliori opportunità per i cittadini e, in particolare, per noi giovani.