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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca di dati e informazioni

Chiudiamo le porte alla mafia

MOTIVAZIONI ED OBIETTIVI                                                                                                                                           

All’inizio dell’anno ci è stato suggerito dai nostri professori di aderire a OpenCoesione. Il progetto, permette agli studenti delle scuole superiori di comprendere il mondo reale e soprattutto li fa maturare, dandogli l'opportunità di acquisire nuove capacità e competenze. Questo progetto ci permette di comprendere come vengono spesi i fondi pubblici stanziati dall’Europa e dallo Stato iniziando così a capire questa importante realtà politica e civile del nostro paese. Noi, coprotagonisti di questa iniziativa, siamo gli alunni della 3Ds dell’ITET (Istituto Tecnico Economico e per il Turismo) Garibaldi di Marsala. In un primo momento pensavamo di scegliere un progetto relativo ai trasporti pubblici, in particolare, l’acquisto da parte del comune di nuovi autobus, anche elettrici, che possono certamente garantire una riduzione di emissione di CO2. Ci siamo però resi conto che questo tema pur essendo interessante non riusciva a mettere d’accordo tutti e per evitare delle idee e dei pareri così contrastanti siamo giunti alla conclusione che, il progetto relativo al al recupero di un bene confiscato alla mafia, era l’alternativa migliore. la Sicilia è purtroppo conosciuta anche per i fenomeni mafiosi che ci sono stati in passato e, purtroppo, ci sono ancora. Nel corso degli anni molti uomini hanno lottato con tutte le forze contro "Cosa nostra", mettendo a repentaglio la loro stessa vita. Allora, ci siamo chiesti perché ancora oggi siamo costretti a “vivere” in una realtà caratterizzata da fenomeni legati alla mafia e perché dobbiamo lasciare nelle mani di queste persone dei beni che, invece, potrebbero essere utilizzati per soddisfare l’interesse pubblico. In particolare il nostro progetto “RECUPERO FUNZIONALE E RIUSO IN COLLEGAMENTO CON ATTIVITA'  DI ANIMAZIONE SOCIALE DI UN IMMOBILE CONFISCATO ALLA MAFIA”, rientra nell’inclusione sociale e riguarda, nello specifico, un bene confiscato alla mafia nel 2008 e la ristrutturazione, oltre che dell'immobile, dell’area circostante. Coerentemente al tema del nostro progetto abbiamo scelto di chiamarci “Victoria Team”, che rappresenta per noi la vittoria contro il fenomeno della mafia. Il nostro principale obiettivo sarà quello di seguire l'attuazione del progetto in tutte le sue fasi e di sensibilizzare la comunità locale sull'importanza dell'utilizzo a fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata, anche grazie ai finanziamenti comunitari. A tal fine, utilizzeremo la comunicazione attraverso i social media e cercheremo di organizzare degli eventi pubblici (se possibile in presenza) coinvolgento magistrati, il comune di Marsala, giornalisti e tutti quei soggetti che hanno o hanno avuto un ruolo nel progetto in esame.   

 

DATI E INFORMAZIONI                                                                                                                                                                

Ci ha colpito, in particolare, il fatto che del bene confiscato, se tutto procede per come dovrebbe, si farà un centro di ascolto per i giovani e in generale per coloro che si trovano in situazione di bisogno, cercando così di combattere fenomeni che vanno contro la legalità. Sappiamo che il progetto è stato finanziato per un importo totale di € 820.000: € 600.000 finanziati a valere sull'azione 9.6.6 del POR FESR Sicilia 2014/2020 e i restanti € 220.000 con cofinanziamento pubblico con risorse del bilancio comunale. Queste somme dovrebbero essere erogate nel corso di questo e del prossimo anno. Il progetto è ancora in corso anche se la fine prevista era il 30/11/2020. La ditta che si è aggiudicata l'appalto è la BC di Gela mentre il progettista è l'ing. Giuseppe Giacalone (giacalone.giuseppe@comune.marsala.tp.it.) che è anche il referente del progetto. Per quanto concerne le singole voci di spesa abbiamo visto che la somma destinata ai lavori e agli oneri di sicurezza ammonta a € 578.306,76, la somma residua copre le altre spese tra le quali € 32.744,80 per la fornitura di arredi per il centro sociale. Beneficiario del finanziamento è, ovviamente, il Comune di Marsala. Queste e numerose altre informazioni, che non riportiamo in questa sede per brevità, ma che sono state raccolte e catalogate nel nostro dossier di ricerca, saranno utilizzate per il monitoraggio del progetto. Partendo da questi dati, cercheremo di andare alla fonte intervistando direttamente il progettista, il responsabile della ditta appaltatrice e tutti quei soggetti che potranno darci informazioni di "prima mano" sul nostro progetto.  

I PROSSIMI PASSI

Tra i nostri obiettivi c'è quello di scoprire il motivo per cui i pagamenti non sono stati ancora effettuati e a cosa è dovuto il ritardo nella realizzazione del progetto, come già detto andremo a contattare le autorità competenti (il comune di Marsala, l’ingegnere del progetto…) per scoprire come procedono i lavori e come vengono utilizzati i fondi pubblici e realizzeremo delle interviste che saranno rese pubbliche attraverso i nostri canali social ed eventi pubblici che cercheremo di organizzare. Crediamo nelle istituzioni e vogliamo a tutti costi la "migliore realizzazione possibile" di questo centro di ascolto e la ristrutturazione della piazza, che da sempre rappresenta un punto d’incontro e di aggregazione per la collettività marsalese e in particolare per i giovani. Seguiremo personalmente e attentamente l’andamento del progetto con la speranza che si realizzi al meglio quanto previsto. Ci stiamo impegnando, e ci impegneremo, affinché questo bene venga riutilizzato e venga messo nuovamente a disposizione dei cittadini, non lasceremo vincere la mafia.