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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

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Come abbiamo proceduto ?

Blogger: Ciao a tutti! Siamo 20 studenti dell‘istituto ITET ”G.Garibaldi", indirizzo Turismo, di Marsala (TP).  Quest’anno abbiamo appena  il percorso ASOC (A scuola di Open Coesione) con il nome di “Lilybeum Guardians. Ad affiancarci in questa nuova esperienza sono la professoressa Franca (per tutti, Fanny) Marino e la professoressa Loredana Amato. Il nostro è un progetto di monitoraggio civico riguardante Lo Stagnone di Marsala. Compagni di viaggio, saranno, pure, l’Associazione Culturale “Nonovento” di Marsala e EuropeDirect di Trapani

- COME ABBIAMO SCELTO IL NOME PER IL NOSTRO TEAM? Inizialmente il nostro team era indeciso su alcuni nomi, quali Mothia Guardians, Pink Flamingos e Lagoon Guardians, ma,alla fine, abbiamo scelto “Lilybeum Guardians” perché ci piace immaginarci guardiani non solo della “nostra” laguna ma di tutto il nostro territorio nelle sue eccezioni più ampie e gloriose. - COME ABBIAMO DATO IL NOME AL NOSTRO PROGETTO? Avevamo tante idee per il nostro progetto, tra le quali ”Saliturismo, tra arte e tramonti”,”Monitoring to be free”, “Keep your eyes open”, “Non solo tramonti”, ma, alla fine, il titolo scelto è ”Eyes Open to the Lagoon” perché, definendoci guardiani, riteniamo significativo sottolineare il desiderio e l’urgenza di tenere gli occhi aperti sul nostro patrimonio e monitorarne le attività che lo riguardano. Inoltre è un gioco di parole, perché, per svolgere questo progetto, ci avvarremo degli OPEN DATA, dati aperti, cioè, accessibili a tutti. - QUAL E’ LA NOSTRA DIVISIONE DEI RUOLI? A seconda, ciascuna/o, delle proprie attitudini e preferenze, ci siamo, come di seguito, distribuiti … Project Manager: Chiara Tumbarello Photographers: Gloria Cottone, Alessandra Girgano, Giada Marino, Dorotea Valenti Analysts and Coders: Fabio D’Antoni, Mauro Sardo e Simone Spagnol Designers: Fabio Bottiglia, Sahar Nasr, Selene Parrinello, Nadia Russo Storytellers: Martina Di Benedetto, Maria Chiara Parrinello Social Media Managers: Natalia Gurrera, Giovanna Scoma Scouts: Maria Teresa Errante, Julia Jedruszak, Flavio Licari, Maria Grazia Zerilli Ovvio che, all’occorrenza e al bisogno, ognuno sarà disponibile a collaborare, anche, con ruoli diversi dal proprio, all’insegna, sempre, del più sano spirito di squadra che deve caratterizzare, comunque, in qualsiasi momento,il nostro operato. - PERCHÉ QUESTO LOGO? Il nostro logo, creato dai nostri Designers, ritrae l’Isola di Mothia, un mulino a vento presente in laguna per la raccolta del sale, il sale stesso ed il mare, con i colori e la bellezza che li contraddistinguono. Accanto ad essi, il nostro nostro scudo da Guardiani. Siamo felici di aver intrapreso questo percorso, perché riteniamo doveroso proteggere e, nello stesso tempo, far conoscere a tutti questo posto meraviglioso.

Storyteller: Al momento di scegliere di quale progetto avremmo dovuto occuparci, è stato facile prendere una decisione. Mozia rappresenta, per noi, la nostra storia ed è ragione di vanto per la nostra regione, spesso sottovalutata. Oltre ad avere un posto nel cuore di tutti, è luogo di cultura, che attira ogni anno turisti da ogni parte del mondo portando, così, profitti e fama alla nostra Sicilia. L’isola è ormai considerata uno dei punti di riferimento turistico ed economico della nostra provincia, con le sue suggestive saline, la Lagune dello Stagnone in cui è “immersa”, la bellissima Isola Lunga (o Isola Grande), raggiungibile a piedi attraverso il mare, grazie alla sua bassa profondità e alle tante altre peculiarità del territorio. Nata come centro commerciale, navale e militare cartaginese, conquistata poi dai Greci di Siracusa che la invidiavano per le sue bellezze e la magnifica posizione, favorevole per scambi e commerci, ancora oggi, nel 2020, è un “hotspot” di grande importanza. Tanto è vero che è in corso un progetto di riqualificazione ambientale, restauro archeologico e valorizzazione della zona che, tutta, funge da splendida cornice all’isola, con le sue saline, il suo mare, paradiso di surfisti e kitesurfisti provenienti da tute le parti del mondo per i venti, sempre favorevoli a qualsiasi tipo si sport a vela, la sua flora e fauna incontaminate e protette, i suoi paesaggi e tramonti mozzafiato. I primi lavori sono già stati avviati. Una novità, ancora da completare, ad esempio, è la Pista Ciclabile che consente di ammirare, in bicicletta, lo stupendo paesaggio e di respirarne l’aria ricca di salsedine. Il sale delle nostre saline, giusto per aprire una … parentesi, è un prodotto benefico sia da usare in cucina, sia per usi farmaceutici ed estetici. Tornando al progetto, sono previsti, anche, altri interventi quali: il rilevamento topografico, la sistemazione del verde e degli arredi esterni, nuovi sentieri in terra battuta e anche l’integrazione di una rete wi-fi. Un posto da visitare è il Museo Whitaker dove è esposta, fra le altre cose, la bellissima statua del Giovane di Mozia; il museo è ricco di reperti che testimoniano le varie attività che hanno caratterizzato la magnifica Civiltà dei Fenici. Importante è la Strada Punica di Mothya, una strada sommersa che collega la terraferma a Mothya. Per raggiungerla, i turisti salgono su delle apposite imbarcazioni e, durante il tragitto, il comandante del battello illustra loro le caratteristiche storico-culturali dell'isola. Proprio per la sua suggestiva bellezza, Il 13 luglio 2019, l'isola di Mothya è stata scelta per un evento unico, il matrimonio di una coppia di sposi madrileni, che hanno scelto proprio la nostra isola, per il giorno più importante della loro vita. Tanti invitati sono arrivati dalla Spagna per partecipare a questo matrimonio, a dir poco da Favola! In conclusione, non possiamo fare altro che avanzare insieme alla nostra regione e documentare gli avvenimenti che ci toccano così da vicino e ci aiutano a portare avanti le nostre tradizioni ma rendendole adatte ad un popolo più moderno che vuole ancora immergersi, nelle leggende del passato e provare, anche se in parte, a ricreare la vita dei propri antenati. Il progetto che abbiamo iniziato a monitorare, infatti, è un primo passo per un miglioramento non solo dell’isola ma della regione stessa e dei suoi abitanti.

Analisti e Coders: Per fare l’Asoc Wall, abbiamo usato il programma “Miro”, aiutandoci con dei post-it colorati per evidenziare i vari incontri che ci avrebbero condotto alla stesura del Report 1. Con il colore azzurro, il primo incontro, con il verde, il secondo e con il giallo, il lavoro in corso in pieno svolgimento. Abbiamo aggiunto l’oggetto dell’appalto e la descrizione dei lavori. Si nota immediatamente che il tutto è stato creato come una mappa concettuale affinché la descrizione dei lavori avvenga in modo più facile e scorrevole possibile.