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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca

UN PATRIMONIO DA PRESERVARE

Il racconto della ricerca da noi tutti effettuata verte sul restauro delle facciate interne ed esterna della reggia di Caserta (lato viale Douhet) per la sua fruizione in totale sicurezza. Tale iniziativa mira ad incrementare la presentabilità del fiore all’occhiello del tanto deturpato agro casertano per instaurarne magari un trend positivo che possa riportare i nostri gioielli alla luce. In questo nostro viaggio noi blogger non siamo affatto soli: infatti siamo coadiuvati da alcuni compagni che rivestono ruoli funzionali come il nostro, che siano essi analisti (5), social media manager & coder (4), storyteller (2) team manager (3) o designer (6). A tal proposito, questi ultimi si sono impegnati duramente nell’edit del logo che ci identificherà nell’intero percorso di ASOC 2021; la scelta di pennellare a tratti grossolani la facciata della Reggia connota l’arte grezza che ha bisogno di essere rilaccata del suo originario splendore. Per questo motivo è direttamente derivata dalla pertinenza del monitoraggio civico che abbiamo opzionato per sviluppare tale progetto. Così come lo stemma che costituisce la lettera “o” del “Royal Team” è proprio lo stesso che riconosce la casata borbonica, che commissionò all’illustre Luigi Vanvitelli la costruzione di codesto prodigio artistico ed architettonico, nonché riconosciuto a livello mondiale come patrimonio dell’umanità. Trattandosi di una residenza regale del XVIII secolo, la denominazione “Royal team” ci è sembrata quella che meglio figurasse l’importanza e la grandiosità del complesso per sembrare all’altezza di un concetto regio. 

 

Durante le lezioni in didattica a distanza abbiamo discusso con i professori referenti riguardo il lavoro da svolgere e inaspettatamente abbiamo notato come questa attività ci stesse coinvolgendo come non era mai  accaduto in precedenza. È stato infatti sorprendente realizzare che, nonostante la particolare modalità di didattica, fossimo tutti accomunati da un forte interesse verso un progetto che attualmente continua a starci a cuore e spingerci a fare del nostro meglio. Abbiamo iniziato il nostro percorso visionando i video delle scorse edizioni, così da avere un quadro generale del progetto ed essere indirizzati alla corretto svolgimento delle attività previste.Inutile dire che constatare l'impegno e la passione che altri prima di noi hanno impiegato nei loro progetti ci ha entusiasmato maggiormente stimolando  in modo considerevole la nostra curiosità. Subito dopo aver fatto ciò abbiamo consultato i numerosi ed interessanti progetti a nostra disposizione.Suddivisi in gruppi, ci siamo interessati al progetto che più incuriosiva quel determinato gruppo. La scelta non è stata assolutamente semplice ,come si potrebbe ipotizzare all'apparenza, bensì è risultata alquanto ardua in realtà. Questo perché ogni opzione poteva essere considerata valida e coinvolgente, principalmente poiché venivano analizzate le tematiche più disparate a cui, in un modo o nell'altro, noi giovani siamo legati . Ogni gruppo ha quindi elaborato la presentazione del progetto che aveva precedentemente scelto, con la speranza di persuadere i propri compagni a scegliere di supportarlo. Dopo un lungo e non poco acceso confronto, tutti insieme abbiamo cercato di effettuare una cernita al fine di incentrare la nostra attenzione su quel progetto capace di suscitare in noi quella scintilla di conferma. Così siamo giunti ad una decisione definitiva: i lavori di restauro delle facciate interne ed esterne della Reggia di Caserta.Questo maestoso palazzo reale è noto a chiunque, specialmente a noi ragazzi del team che viviamo nei comuni limitrofi a Caserta e che tendiamo a riunirci in questa città. Pertanto passeggiando durante un comune sabato sera è inevitabile ritrovarsi davanti a questa imponente struttura, in quanto si tratta di un luogo di incontro prevalentemente giovanile. Purtroppo abbiamo notato che ci si limita a guardarla con occhio superficiale, ignorando il suo valore storico ed artistico. Ed è stata questa la scintilla che ha acceso il fuoco della nostra ispirazione, che si concretizza ponendoci a favore di questo patrimonio con lo scopo di rendere noto al meglio il suo reale valore.Desideriamo dal profondo che si abbandonino le solide basi della superficialità, radicata purtroppo in molte persone che sottovalutano il peso rilevante della cultura di un territorio. In nostro è un invito ad una platea quanto più vasta, di lasciare la storia della Reggia di Caserta libera di farsi conoscere, senza essere oppressa dalla voce dell'ignoranza, per essere poi rivalutata e divulgata. I lavori di restauro, oltre a permettere la rinascita della Reggia, contribuirebbero ad un altro passo avanti da non sottovalutare : la fruizione in sicurezza dei turisti. Il turismo è infatti un aspetto fondamentale per valorizzare in primo luogo la Reggia, ma anche l'intero territorio casertano agli occhi dei cittadini autoctoni e stranieri. A questo punto, chiariti gli obiettivi della nostra ricerca, abbiamo proseguito stabilendo il ruolo che ognuno di noi avrebbe ricoperto in questo percorso e dunque è stato creato ufficialmente il nostro "Royal team”.

 

Il progetto relativo alle politiche di open coesione circa un’infrastruttura a noi molto cara, ovvero la reggia di Caserta, è un’attività che ha lo scopo di migliorare le condizioni e gli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale nelle aree di attuazione. Esso si sviluppa nell’ambito della cultura e del turismo e ha come programmatore il ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, mentre come attuatore e beneficiario la direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della regione Campania. Dunque, il progetto è già in corso e nel tempo ha riscontrato una progressiva crescita sotto un punto di vista economico: infatti dal 2015 al 2018 c’è stato uno sviluppo economico del circa 49% dei pagamenti. Il costo pubblico, invece, rimane per ora  €11.400.000,00 sebbene i pagamenti effettuati siano  €7.511.990,79 . Per di più è importante riconoscere il fondo europeo di sviluppo regionale, meglio noto come FESR, grazie al quale il progetto si sviluppa.