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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca

Raccontare la ricerca

Durante il primo incontro abbiamo fatto conoscenza con ASOC, un progetto teso a stimolare gli studenti a monitorare l'uso delle risorse europee sul territorio. Nasce grazie alla collaborazione tra più enti, basandosi sui principi della trasparenza, partecipazione e collaborazione.

L’obiettivo del progetto è quello di coinvolgerci nelle modalità di impiego dei finanziamenti, verificando l’efficacia del loro utilizzo. È nel nostro interesse controllare in che modo vengono adoperati fondi, assicurandoci che essi mirino a migliorare un servizio che ci riguarda, con lo scopo di eliminare le disuguaglianze tra i vari territori.

Abbiamo conosciuto anche LIBERA, tra gli AMICI di ASOC, un’associazione che si occupa del ricordo delle vittime delle mafie, ma anche impegnata in ambiti di interesse civile e pubblico, che ci accompagnerà in questo viaggio grazie al supporto del suo referente Riccardo Christian Falcone.

Libera collabora con ASOC poiché le mafie provano a mettere le mani sui soldi pubblici tramite le gare d’appalto; anche per questo è importante far valere il nostro senso di responsabilità civica, che è la più grande arma a nostra disposizione per sconfiggere la mafia.

A SCUOLA DI OPEN COESIONE è un “gioco” che si basa sulla conoscenza dell’utilizzo dei soldi pubblici attraverso i finanziamenti europei ed ha, in particolare, quattro obiettivi:

promuovere una cittadinanza attiva e consapevole;

stimolare un’attività di ricerca e di monitoraggio dei finanziamenti pubblici;

sviluppare competenze in campo digitale, statistico e di educazione civica;

conoscere e comunicare agli altri in che modo le politiche pubbliche intervengono nella vita quotidiana.

 

Cosa sono le Politiche di Coesione?

Sono delle iniziative che vengono messe in campo per assicurare uno sviluppo proporzionato tra le regioni europee, rinforzando in tal maniera i territori meno sviluppati. Per essere finanziate, tali politiche di coesione, possono disporre di una somma di denaro maggiore rispetto al bilancio nazionale; esse riguardano molti ambiti; come il turismo, l’istruzione e l’ambiente.

 

Cos’è il Monitoraggio Civico?

È un lavoro di attenzione, di controllo e di verifica di ciò che accade intorno a noi; viene definito “civico“ poiché è svolto da cittadini. Per effettuare un buon monitoraggio civico:

dobbiamo essere capaci di ricercare informazioni;

i dati devono essere disponibili;

dobbiamo saper interpretare tali dati;

dobbiamo avere la capacità di esporre le nostre scoperte.

 

Cos’è la Pubblica Amministrazione?

In Italia (e non solo) è l’insieme di tutti i soggetti pubblici che amministrano. Il Comune di Agropoli, l’US, il ministero dello sviluppo economico, l’Asl, la nostra scuola, queste sono tutte pubbliche amministrazioni.

Una delle leggi fondamentali che ne determinano il funzionamento è la LEGGE SULLA TRASPARENZA: la pubblica amministrazione deve infatti rendere disponibili tutti i dati necessari alla ricerca.

 

Alla fine del primo incontro abbiamo imparato che noi a scuola Open Coesione giochiamo con quattro regole:

politiche di coesione;

Monitoraggio civico;

trasparenza;

Dati aperti 

per sapere come vengono spesi i fondi, e per questo usufruiamo del sito www.opencoesione.gov.it, dove possiamo trovare tutti i progetti finanziati dall’UE in Italia.

Il progetto viene scelto secondo dei criteri, quali: pubblica utilità, natura, collettività totale, necessità, quantità di denaro da monitorare, territorialità.

 

 

Durante il secondo incontro, oltre al referente dell’Associazione “LIBERA”, abbiamo avuto il piacere di conoscere Francesco Di Crescenzo e Michele De Luca (referenti d’EDIC del comune di Napoli).

La rete di centri di informazione Europe Direct è uno dei principali strumenti dell’UE per promuovere una cittadinanza partecipativa a livello regionale e locale.

Le missioni dei centri sono 3:

-Informare i cittadini europei a livello locale e regionale.

-Offrire informazioni, consulenza, assistenza e risposte in merito alla legislazione e alle politiche dell’Unione Europea.

-Promuovere una cittadinanza partecipativa mediante i social media, interagendo con gli enti a livello locale e regionale, anche attraerso conferenze ed eventi per stimolare i dibattiti.

 

Con l'aiuto degli AMICI DI ASOC, e dopo aver navigato sul sito www.opencoesione.gov.it, abbiamo deciso, in primo luogo il tema del progetto che avremo scelto per il monitoraggio: tutti siamo stati concordi sull'ambiente.

Agropoli, infatti, è una comunità legata al suo mare, infatti le acque cristalline della baia di Trentova e della costa antistante il lungomare San Marco ne fanno una delle località balneari premiate ogni anno con il riconoscimento “Bandiera Blu Fee“. La bandiera “blu“ sventola anche sul porto turistico, il più grande sulla fascia costiera a sud di Salerno con circa 1200 posti barca, attracco sicuro per i diportisti che solcano le acque sulle rotte del Tirreno. Da qualche anno è diventato anche punto di arrivo del turismo crocieristico. Dall’area portuale si può ammirare un panorama incantevole che si allarga sul promontorio del borgo antico.

L’area di Trentova-Tersino, invece, situata nel Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è un’area che gode di uno straordinario valore naturalistico e paesaggistico. La varietà fisica e biologica della fauna e della flora è apprezzabile percorrendo i vari sentieri che attraversano il sito. I percorsi, adatti ad ogni tipo di attività all’aria aperta, sono punteggiati da testimonianze storiche di elevato valore; qui è possibile organizzare una giornata all’aria aperta tra sport e natura scegliendo tra il trekking, l’equitazione, l’escursionismo, il kajak, il tiro con l’arco e la mountain-bike.

La baia di Trentova si chiama così per l’omonimo scoglio, un piccolo isolotto collegato alla costa da una striscia di terra su cui si può camminare a piedi. Vicino alla baia, si trova la più piccola baia di San Francesco, che prende il nome dal monastero di San Francesco qui situato e dallo scoglio omonimo in mezzo al mare. 

Per le caratteristiche del luogo in cui abitiamo era naturale che il nostro interesse si concentrasse su un progetto volto alla cura e alla protezione del bene più prezioso che possediamo, il mare e la costa, ma proprio perché prezioso anche fragile e delicato. 

Dopo un veloce confronto non abbiamo avuto dubbi, abbiamo scelto il progetto relativo agli INTERVENTI FINALIZZATI ALLA PROTEZIONE DEL LITORALE di AGROPOLI DAI FENOMENI di EROSIONE E DAI RISCHI AD ESSI CONNESSI.

 

Di qui il nome del nostro team “From costs to coast”, letteralmente “dai costi alla costa” , riassume a pieno lo scopo del progetto, che è quello di verificare come i fondi stanziati dall’ Unione Europea vengono adoperati per tutelare una delle più grandi risorse naturali: il litorale costiero.

Il nostro team è composto da ragazzi curiosi e motivati; spinti dalla voglia di scoprire quanto il Comune di Agropoli sia in grado di preservare colei che ogni anno attira migliaia di turisti, rendendo i cilentani fieri di definirsi tali. Il logo riassume quella che è l’ essenza marina, grazie ad una personale rielaborazione della “ grande onda di Kangawa”, dell’artista Katsushika Hokusai.

L'onda, infatti, potrà essere anche distruttiva, ma è fondamentalmente il simbolo della nostra più grande risorsa: il mare.

Il nostro dovere è quello di controllare e contenere l’erosione della Costa Cilentana.

L’onda può essere intesa anche come simbolo di cambiamento negli abitanti di questi luoghi; con il monitoraggio sul progetto di contenimento dell’erosione costiera... NOI VOGLIAMO ESSERE L’ONDA DEL CAMBIAMENTO, VOGLIAMO ESSERE L’ONDA CONTAGIOSA DI PARTECIPAZIONE CIVICA ATTIVA!