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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca

UNA PARTITA PER GIOVANI RICERCATORI GIOCATA FUORI CASA
RUOLI DEL TEAM

Quale migliore occasione, in questo momento critico, per noi studenti della classe III A Turismo di partecipare alle lezioni a distanza se non quella di mettersi in gioco,diventando dei piccoli ricercatori con il monitoraggio civico di “A scuola di open coesione” ?Anche quest'anno scolastico l'Istituto Tecnico Economico di Magione ha aderito  al progetto ASOC. Ed eccoci qui a raccontare questa prima fase! La nostra collaborazione è stata determinata da un'attività particolare: stiamo seguendo un percorso di PCTO in aula, simulando ruoli e mansioni delle professioni digitali che, secondo i dati Excelsior di Unioncamere, sono attualmente le più richieste sul mercato, oltre alle soft skills che verranno acquisite con l 'esecuzione di tale progetto. Abbiamo così fondato il team CHECK POINT S.A.I.,che ha come mission l'analisi di un progetto del nostro territorio lacustre finanziato dai fondi pubblici. L'assegnazione dei ruoli è stata effettuata in base alle nostre competenze e personalità. Essendo un piccolo team, alcuni di noi ricopriranno, nel percorso, diversi ruoli :

Project manager: Giulia Bottini e Christian Locco sono responsabili della pianificazione, esecuzione e controllo delle attività.

Social media manager: Gabriele Siracusa e Patrick Makata devono gestire la comunicazione sui canali social sullo stato di avanzamento della ricerca.

Blogger: Stella Kurtaga e Christian Locco si occupano di scrivere i contenuti testuali richiesti

Storyteller Stella Kurtaga racconta i fatti accaduti

Designer: Anelia Yordanova e Giulia Orlandi progettano e curano l'aspetto grafico

Analisti : Francesca Locco e Bottini Giulia sono preposte alla raccolta, rielaborazione e rappresentazione dei dati, selezionano le informazioni procedendo alla loro archiviazione.

Video makerGabriele Siracusa e Attilio Festa producono video volti ad evidenziare i risultati della nostra ricerca .

Rapporto con il pubblico: Stella Kurtaga è la  nostra portavoce.

Prima di svolgere gli homework previsti, i nostri docenti hanno svolto delle lezioni per farci capire l'importanza delle politiche di coesione, degli atti della PA e della trasparenza, attraverso la visione con discussione dei video previsti negli step da ASOC e presentazione di slides. Abbiamo avuto anche un incontro con la referente del Centro Europe Direct Umbria, dott.ssa Alessandra Antognelli, che ci ha fornito adeguate risposte ai tanti dubbi sollevati su tali politiche, grazie anche alla presentazione di una cartina delle Regioni europee che presentano un gap, un divario con quelle più ricche, per le quali le risorse dei Fondi strutturali europei e nazionali (FESR, FES, FEASR, FSC) rappresentano un'opportunità di crescita e di sviluppo. Successivamente ci siamo messi all'opera e navigando sul sito www. opencoesione.gov.it abbiamo analizzato due progetti di cui abbiamo elaborato i CANVAS di progettazione. Questi sono :

1)I lavori di efficientamento energetico e di impiantistica sportiva limitrofa del Palazzetto dello Sport di Magione

2)I lavori di riqualificazione ambientale dell'area ricompresa tra la scesa ex S:A:I. e la Vigna nel Comune di Passignano sul Trasimeno

Il primo rientra nel tema Cultura e turismo , il secondo nel tema Ambiente. Dopo una vivace discussione tra coloro che optavano per il Palazzetto dello Sport, molto vicino alla scuola e luogo abbastanza conosciuto perchè, prima del Covid e dei lavori, si facevano le lezioni di Scienze motorie in quella sede, e tra coloro che, letta la storia dell'Ex S.A.I. Ambrosini, hanno cominciato ad appassionarsi al suo passato e al suo futuro, si è presa la decisione di trattare quest'ultimo progetto esponendoci ai rischi tipici di una partita giocata fuori casa.

Si deve sapere che la S.A.I. nasce dall'acquisizione della Società Anonima Industriale del gruppo Prampolini da parte dell'ing. Angelo Ambrosini, avvenuta nel 1934. Prima di divenire una fabbrica di aerei militari era sede di una scuola militare di piloti di idrovolanti. Dopo il primo conflitto mondiale venne istituito il centro di revisione dei velivoli militari con produzione dei motori presso l'Officina Ambrosini di Milano, che diventando socio principale, per i numerosi crediti vantati, trasferisce la produzione dei motori a Passignano. La scuola piloti fu estesa anche ai civili e venne iniziata la produzione propria di aerei. Varie sono state le vicissitudini, nel corso degli anni, di questa fabbrica, tra cui una riconversione per la produzione di attrezzature agricole e velivoli sportivi nel dopoguerra. Negli anni 60' fu sede di altre produzioni di aziende famose come l'Ansaldo e la Garelli oltre alla produzione di motoscafi per la navigazione sul lago commissionati dalla Provincia di Perugia. Negli anni 90' furono costruite imbarcazioni di competizione come il Moro di Venezia e Azzurra. Chiude i battenti nel 1992 e con il fallimento si assiste ad un degrado della struttura che versa in stato di abbandono e ad un impoverimento del borgo di Passignano in quanto la fabbrica era fonte di sostentamento per circa 500 lavoratori del posto.
Da qui siamo pervenuti al nome e al logo del Team. Il nome è CHECK POINT S.A.I., con esso il team costituisce un punto di controllo , “check “ significa infatti “controllare", monitorare sullo stato di avanzamento del progetto e delle relative risorse finanziarie impegnate per riqualificare l'area demaniale che insiste tra la sponda del lago Trasimeno e la ex gloriosa fabbrica “Società Aeronautica Italiana Ambrosini”. Il logo, a sua volta, è composto da una lente d'ingrandimento che rappresenta l'attività di monitoraggio, con al centro un aereo datato che sorvola il lago Trasimeno, per l'esattezza, l'aereo, riprodotto dalla nostra designer, rappresenta l' Angelo dei bimbi, il "Grifo 1001 Ambrosini", conosciuto per aver fatto un volo transoceanico per la raccolta fondi utilizzata per curare i bambini mutilati della Fondazione Don Gnocchi. L'aereo fece altre transvolate oceaniche con le quali raccolse 500 milioni delle vecchie lire, donati dalle comunità italiane dei paesi visitati per finanziare la ricostruzione post bellica in Italia. Grandi imprese per le quali non merita lo stato di abbandono in cui si trova oggi!