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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca di dati e informazioni

CHI BEN COMINCIA È GIÀ A METÀ DELL’OPERA

Punto di partenza della ricerca

In un anno difficile come quello che stiamo vivendo durante il quale siamo stati costretti a cambiare radicalmente la nostra quotidianità, siamo stati catapultati in un nuovo mondo, fatto di schermi e distanze sociali, che in ambito didattico è stato definito “DAD”. Tuttavia, abbiamo avuto l’opportunità di sentire l’unione del nostro gruppo classe, partecipando ad un percorso didattico innovativo, chiamato ASOC, finalizzato a promuovere tra noi giovani la consapevolezza di cittadinanza attiva, attraverso attività di ricerca e monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici europei e nazionali.

E’ proprio questo il punto di partenza della nostra ricerca: sensibilizzare i nostri coetanei a tutelare i beni culturali del nostro territorio e, nello specifico, ad interessarsi dell’andamento delle attività di restauro della Reggia di Caserta e del suo parco monumentale.

Un’altra motivazione che ci ha spinti ad aderire al progetto ASOC è la possibilità di perfezionare le nostre competenze digitali, le nostre capacità di ricerca statistica e come dei veri giornalisti informare sul risultato delle nostre ricerche. 

Il nostro obiettivo principale è monitorare i fondi europei stanziati per la Reggia di Caserta e al tempo stesso controllare l’andamento dei lavori di restauro; un altro obiettivo è far conoscere l’importanza del nostro bene culturale offrendo un contributo all’incremento del turismo, valorizzando la Reggia e il parco monumentale.

Dati e informazioni

Per quanto concerne la realizzazione del progetto, abbiamo innanzitutto raccolto le informazioni fornite da Opencoesione per comprendere le modalità di pagamento. Tuttavia, non avendo avuto l’opportunità di un contatto fisico con i promotori del progetto, né potuto recarci sul luogo oggetto di analisi per via dello stato di emergenza tutt’ora vigente, ci siamo addentrati in modo immediato nell’esplorazione degli innumerevoli dati disponibili sul web. La piattaforma digitale, però, può contenere molteplici insidie: notizie false, dati impropri e talvolta ambigui. Tutto ciò ha richiesto da parte nostra una maggiore attenzione nella ricerca di fonti affidabili, di cui è stato possibile verificare la veridicità solo grazie al possesso di sufficienti competenze informatiche e ad un'attenta analisi dei siti che abbiamo consultato. Da questi abbiamo avuto accesso ai documenti ufficiali stilati dalle istituzioni, a partire dai quali abbiamo ricavato delle informazioni fondamentali per quanto concerne la riqualificazione e il restauro del verde storico del parco di piazza Carlo III. Come fonte proficua di informazioni abbiamo utilizzato vari articoli di giornale, dai quali in particolare abbiamo desunto fonti circa il restauro della Peschiera Grande della Reggia (compresa nel progetto), ed una panoramica generale delle diverse operazioni che dovranno essere effettuate. Sebbene l'avvio dei lavori fosse previsto per la seconda metà del 2017, ancora ad oggi si prospettano interventi futuri.

Il progetto di restauro di Piazza Carlo III è stato programmato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturale e del Turismo, nonché stipulato successivamente, il 18 Novembre del 2016, fra il Servizio II del Segretariato Generale del MiBAC ed il Museo della Reggia di Caserta. È stato poi attuato tramite fondi attinti dall' FSC, ed attualmente appartiene al ciclo 2014-2020. 

Per la realizzazione effettiva del progetto sono stati stanziati circa 39.500.000 €; tuttavia, soltanto 35.722 €, sono stati ritirati nel 2018, dopodiché non sono stati effettuati altri pagamenti.

Prossimi passi

Dopo aver completato la prima lezione, continueremo a raccogliere informazioni e dati inerenti allo sviluppo del progetto. Il nostro monitoraggio proseguirà per verificare costantemente i lavori e al tempo stesso agiremo con vari interventi per sottolineare l’importanza che la Reggia di Caserta ha sulla cittadinanza e sul territorio campano.

Essendo un periodo molto complicato, la diffusione del Covid-19 non ci permette, almeno per il momento, di recarci presso il luogo del bene culturale e di conseguenza non possiamo avere un contatto diretto con i referenti del progetto. Pertanto ci metteremo in contatto telefonicamente con coloro che gestiscono e dirigono il piano di restauro, cercando di apprendere più notizie possibili da integrare agli elaborati.

Altro intento è quello di far conoscere il nostro tentativo di cittadinanza attiva ad una gran parte di persone, nello specifico i nostri coetanei. Per questo motivo, appena ci sarà permesso di rientrare a scuola, abbiamo intenzione di organizzare, con l’aiuto della nostra docente referente, eventi informativi e di mostrare il nostro impegno per ASOC durante le assemblee d’istituto. 

La Reggia è un bene culturale di Caserta, che dista 7 km dalla nostra cittadina, una distanza minima  per cui sentiamo che  è anche un nostro bene da valorizzare; quindi, ci impegnamo a monitorare i suoi fondi e a far conoscere a tutti la sua bellezza, affinché questa possa essere tutelata.

Inoltre  Maddaloni è connesso alla Reggia anche tramite un legame artistico:

Carlo di Borbone, per alimentare i giochi d’acqua della Reggia e per soddisfare le esigenze del Palazzo e della città, promosse la costruzione di un nuovo acquedotto, l'Acquedotto Carolino.

Incaricò per la realizzazione del progetto Luigi Vanvitelli, chiedendogli di realizzare una grandiosa impresa di ingegneria idraulica collegata con il territorio di Maddaloni.

Infine, cercheremo di coinvolgere i vari enti, tenendo conto del ruolo che rivestono circa il progetto.