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Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca

Un sentiero d'avventura

Riscoprire la natura: si può? Per noi sì! Ed è per questo che abbiamo scelto di monitorare il progetto riguardante la manutenzione dei nostri antichi sentieri rurali. La stessa ragione per cui abbiamo deciso di mettere sotto la lente d’ingrandimento la valorizzazione delle risorse paesaggistiche locali mediante una cooperazione territoriale, che coinvolge tutti gli amministratori e tutti i cittadini. Vogliamo far conoscere un’area ricca di culture e soprattutto di educare le nuove generazioni ad avere un rapporto attivo e sinergico con il territorio. D’altra parte il nome scelto per il nostro team parla da sé: “ci siamo” per contribuire alla rivalutazione riconoscente e grata di ciò che siamo e “per offrire questa fetta di natura” a quanti più possibile.

Il nostro team è composto da 20 affiatati compagni di classe. Ciascuno con il suo ruolo: Blogger; Analista, Coder, Head of research, Social Media Manager, Designer, Project Manager e Storyteller.

Gli analisti e i coder hanno raccolto ogni tipo di dato esistente ed utile per avere maggiori informazioni sul progetto; i social media manager sono il nostro maggiore vettore di diffusione e, con la loro conoscenza dell’illimitato Web, siamo riusciti a farci conoscere e a piantare un primo seme per la crescita del nostro progetto; i nostri designers sono dotati di creatività e hanno saputo rendere “vivi e veri” le nostre idee realizzando il nostro logo; lo storyteller, invece, ha speso il suo tempo ascoltando attentamente la lezione per poter raccontare a tutti ciò che abbiamo costruito; l’Head of Research ci ha guidati verso la realizzazione del progetto, puntando sull’aiuto del Project Manager; per ultimi, ma non per importanza, ci siamo noi Blogger che ci siamo impegnati a sintetizzare il “viaggio” - utilizzando i dati degli Analisti, dei Coder e dello Storyteller - a dedicare massima attenzione al nostro lavoro.

In classe abbiamo preso le seguenti decisioni, tenendo sempre a mente i punti fondamentali della nostra ricerca e dell'idea alla base:

Si è decisa la suddivisione dello studio dei territori, in modo che ciascuno del nostro team potesse osservare, studiare il territorio a lui più vicino, al fine di fornirne una visione più precisa (data anche dalla conoscenza personale del luogo).

I ruoli sono stati ulteriormente suddivisi tra: coloro che hanno condotto ricerche per recuperare informazioni sul territorio; coloro che hanno contattato gli esperti beneficiari del progetto; coloro che da reporter fotografici si sono recati fisicamente sui luoghi oggetto di monitoraggio.

È stato realizzato il Canvas, una presentazione riassuntiva del progetto scelto, delle sue caratteristiche e dei motivi che hanno portato gli studenti a sceglierlo, dei dati e delle fonti utilizzate, dei social utilizzati per gli aggiornamenti del progetto, degli obiettivi e dei valori che il progetto ha per la comunità e infine le ricerche aggiuntive finalizzate a dare più contesto ed omogeneità al focus del monitoraggio.

Il progetto preso in esame è “Manutenzione sentieri naturalistici e dell’antica viabilità rurale” che include diverse zone dell’Alto Casertano (Ailano, Alife, Capriati a Volturno, Carinaro, Castello del Matese, Fontegreca, Gallo Matese, Gioia Sannitica, Letino, Piedimonte Matese, Raviscanina e Sant’Angelo d’Alife). Questo si occupa della valorizzazione delle risorse paesaggistiche locali mediante una cooperazione territoriale con il fine di far conoscere un’area di culture ricche di valori e di educare le nuove generazioni ad avere un rapporto più attivo sul territorio.                          Il progetto attua:

  • Un miglioramento di percorsi esistenti d’interesse silvo-pastorale e turistico-ricreativo. Infatti, esso prevede un mantenimento di strade rurali, piste, stradelli, sentieri, tratturi e antiche mulattiere.
  • Una rifunzionalizzazione e ripulitura di piccole opere accessorie alla viabilità, per ridurre al minimo la possibilità di innesco dei processi erosivi (muretti di sostegno a secco, briglie in pietra, viminate secche e staccionate).
  • Un potenziamento delle aree verdi con una funzione principalmente sociale e ricreativa.
  • Una sistemazione dei solchi nel piano stradale, prodotti dall’erosione idrica, con un conseguente ripristino della funzionalità viaria.

L’obiettivo di questo progetto è l’incremento del turismo e delle attività ricreative in aree a forte valenza paesaggistica, naturalistica e storico-religiosa.  La data dell’inizio del progetto è il 02/01/2012 e l’attività si è prolungata fino al 2015. Il decreto numero 109 del 3 settembre 2013, avente ad oggetto i Fondi di Sviluppo e Coesione, consente di retribuire alla Comunità Montana del Matese un’ingente somma di denaro. Di questo importo, una parte (precisamente € 1.463.255,70) è stata destinata al finanziamento del progetto sopra riportato. La superficie di intervento è stata di 218.600,00 metri quadrati. € 200.000 sono stati investiti nel recupero e nella valorizzazione del sentiero tra Ailano e Prata inferiore per Valle Agricola e Letino, mentre altri € 200.000 nel recupero e nella valorizzazione del sentiero da Sant’Angelo d'Alife e Raviscanina fino al lago del Matese per Selva Piana. Un esempio è l’antica strada mulattiera che collega Piedimonte Matese a Castello del Matese. Quest’ultima è stata danneggiata e abbandonata ma, conserva una storia antica che riporta ai tempi dell’Impero Romano. Sono stati, quindi, ripristinati diversi sentieri rurali, tra i quali, a Raviscanina la strada rurale Calvario e Ciuccio Morrone (€ 290.000) e a Letino il sentiero didattico-educativo alla località Valle Sant’Angelo (€150.000).