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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca di dati e informazioni

La strategia BO.SA.NA - Dal monitoraggio dei progetti alla gestione efficace delle politiche pubbliche nel territorio di Bosa.

1) Il punto di partenza della ricerca: motivazioni e obiettivi

La Task-Force BO.SA.NA. nasce dalla volontà degli studenti del Liceo di Bosa di tutelare la salute e la natura del proprio territorio di Bosa e della Planargia, dando un contributo fattivo per affrontare:  la crisi ambientale che, a causa del cambiamento climatico, aumenta il rischio idrogeologico con particolare riferimento alle esondazioni del fiume Temo; l’emergenza sanitaria e la fragilità della rete dei servizi di cura del Distretto socio-sanitario, acutizzate dell’esplosione della pandemia di Covid-19. In tale ottica, il gruppo di lavoro ha l’obiettivo di fare il monitoraggio civico sull’attuazione di due particolari progetti:

  1. L’acquisto di servizi di progettazione delle “Opere di difesa idraulica della città di Bosa”. Progetto finanziato per 2,7 milioni di € che ad oggi è allo 0% di spesa, affidato al Commissario Straordinario Delegato per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, ruolo in capo all’Assessorato ai Lavori Pubblici. 
  2. La costruzione della “Casa della Salute di Bosa”, finanziata con 1,2 milioni di €, spesi all’81% nel biennio 2015-17. Già nel corso dell’a.s. 2017-18, l’intervento fu investigato dal team “Health Home” ma, al di là delle informazioni raccolte in quell’occasione, ad oggi non si dispone di fonti sull’effettivo funzionamento.

L’obiettivo è quello di verificare lo stato di avanzamento dei singoli progetti, alimentando il dibattito pubblico locale e sensibilizzando cittadini e istituzioni su problemi e soluzioni.

 

2) Dati e informazioni trovate: descrivere i dati e le informazioni trovate in classe.

Per inquadrare il contesto del territorio di Bosa, la Task-Force BO.SA.NA. è partita da un approfondimento esaustivo della piattaforma Opencoesione e di quella regionale “Storie di progetti”, sia sui singoli progetti che sugli stanziamenti totali e sui soggetti attuatori. Con riferimento ai finanziamenti, per Bosa nel periodo di programmazione 2014-20 sono stati stanziati 19,5 milioni di €, dei quali il 65% per interventi ambientali, con una spesa finale di soli 1,7 milioni di € (pari all’8%). Dato notevolmente inferiore  a quello della regione Sardegna, che è arrivato alla 29,7% di spesa dei 6,4 miliardi di € a disposizione. Guardando invece all’attuazione, il Commissario regionale per il dissesto idrogeologico è stato incaricato della gestione di 51 progetti per un totale di 58 milioni di €, dei quali è stato speso solo lo 0,2% (pari a 125.638€). Informazione questa che mostra l’incapacità di attuazione dell’ente.

In un secondo momento, con il supporto della APS ProPositivo, il team ha iniziato la costruzione della fotografia sul contesto locale, concentrandosi in particolare su diverse tipologie di dati:

  • Demografici, relativi a numerosità, età, sesso dei cittadini (fonte: ISTAT);
  • Ambientali, riguardo all’estensione e alle caratteristiche del territorio, compresa la storia idrogeologica e gli avventi avversi (Fonte: Comune di Bosa, Assessorato regionale all’Ambiente);
  • Socio-sanitari, circa le principali patologie, l’organizzazione dei servizi (fonte: ATS Bosa).
  • Socio-economici, relativi al reddito della popolazione, disoccupazione (fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze);
  • Educativi, riguardo il numero di scuole, studenti, titolo di studio  (fonte: MIUR).

Grazie alla raccolta ed elaborazione di tali informazioni, sarà possibile comprendere lo status quo del territorio di Bosa. Partendo da tale fotografia, la “Task-force BO.SA.NA” ha deciso di utilizzare diverse tecniche di ricerca:

  1. Raccolta dei dati primari attraverso:
    • Questionari rivolti alla popolazione per ottenere risposte circa la percezione sulla condizione personale, sul contesto locale e sui temi oggetti del monitoraggio (rischio idrogeologico e potenziamento dei servizi socio-sanitari);
    • Interviste alle istituzioni pubbliche come ad esempio: Comune di Bosa, Regione Sardegna e in particolare il Centro Regionale di Programmazione (Soggetto Attuatore POR 2014-20), il Commissario Regionale per il dissesto idrogeologico, la ATS Sardegna, la ASL di Oristano,  il Distretto Socio-sanitario di Bosa.
    • Reportage fotografici e audio-visivi sul territorio.
  2. Raccolta e analisi di dati secondari di natura:
    • Istituzionale: delibere, accordi, report, analisi e studi;
    • Accademica: articoli scientifici, pubblicazioni;
    • Giornalistica: articoli di giornale, inchieste, reportage.

L’attività di ricerca delle informazioni punterà alla raccolta di tutto il materiale scritto o grafico presente sul web e funzionale alla ricostruzione della storia progettuale.

 

3) Prossimi passi: Qual è il punto d’arrivo della vostra ricerca? Cosa volete scoprire o analizzare?

La Task-Force BO.SA.NA. mira, prima di tutto, a dare chiarezza circa lo stato di avanzamento ed i risultati dei due progetti. In particolare, con riferimento al primo intervento in ambito ambientale, il team vuole ricostruire lo storico della lotta al dissesto idrogeologico in Sardegna e in particolare nel Comune di Bosa. Tale problema infatti, è al centro dell’azione regionale dall’ultimo decennio a seguito della distruzione creata dalle alluvioni del 2008 e del 2013, senza che però sia stata realmente portata una soluzione come emerso dai recenti avvenimenti di Bitti.

Con riguardo invece al secondo progetto sulla Casa della Salute, il team vuole scoprire lo stato di funzionamento della struttura, a distanza di 3 anni dal completamento dell’opera. Attraverso una rapida ricerca su internet, sia nel sito della ATS Sardegna che della ASL di Oristano, non è possibile avere nessun dettaglio sul funzionamento del servizio e sul conseguente raggiungimento di una maggiore equità di accesso e potenziamento dei servizi socio-sanitari.

Se, come le prime informazioni fanno pensare, il monitoraggio civico metterà in luce le profonde mancanze del territorio di Bosa nella gestione e spesa delle risorse europee, la Task-force BO.SA.NA. punterà a dare risalto pubblico a tali evidenze per fare in modo che si attivi a livello pubblico un dibattito sul futuro del territorio. Ad oggi infatti, al di là di qualche articolo di giornale e di sporadiche chiacchierata da bar, la comunità non è realmente consapevole della gravità della situazione e ancora meno risulta ingaggiata nella definizione di possibili soluzioni per risolvere questi problemi prioritari. Per questo, attraverso la divulgazione attraverso canali web, radio, stampa e l’organizzazione di eventi pubblici dentro e fuori la scuola, il team cercherà di sensibilizzare i cittadini e istituzioni per l’avvio di percorsi di progettazione partecipativa che diano gambe a un vero cambiamento.