Il nostro è costituito da 21 studenti. Giulia e Ilaria, project manager, Chiara, Miriam e Maria Ada le nostre storyteller, attivi sui social e blogger, Samuel, Giorgia Alessandra e Alice; i nostri designer, Francesco, Ayman, Mariam e Giulia; Armando, Flavio e Antonio, i nostri scout; nell’area dei coder e analisti troviamo Alessandro,Lorenzo, Andrea, Gioele.
La scelta del nostro nome si ricollega al Centro Studi Capitini ospitato nel complesso San Matteo degli Armeni: Aldo Capitini conosciuto in tutto il mondo per i suoi valori di non violenza e di inclusione è stato anche l’ideatore della marcia della Pace -Perugia e Assisi- il cui simbolo è la bandiera arcobaleno; quindi abbiamo voluto rendere omaggio a questi valori nel nome che abbiamo scelto per il nostro team, “Peace of mind”. L’apertura verso altre culture e l’idea della non-violenza contribuiscono alla serenità di ogni individuo, serenità che oggi è minacciata da vari conflitti sociali e politici. Anche il nostro logo riprende l’idea che la cultura e la conoscenza possano costruire pace e serenità: in particolare i libri custoditi nella biblioteca sono portatori di questi valori accresciuti dal contesto stesso in cui l’edificio è inserito; infatti un valore aggiunto di questo sito è il parco che invita alla meditazione e alla riflessione. La bellezza del parco sta anche nel suo essere custode di natura ma anche di “memorie storiche”, infatti ospita il “giardino dei giusti”, che secondo la tradizione ebraica, per ogni persona che ha fatto del bene alla sua morte viene piantato un albero.
Ecco il nostro diario aggiornato al 14 dicembre:
Nella seconda metà di novembre abbiamo iniziato questa nuova materia l’educazione civica e i nostri docenti ci hanno proposto di partecipare al progetto A scuola di OpenCoesione. Ciò che da subito ci ha colpito del progetto è il ruolo attivo che attribuisce agli studenti per sviluppare il senso di responsabilità civile verso il territorio in cui viviamo. Le nostre docenti ci hanno guidato alla scoperta dei vari siti e opendata su cui attingere dati, informazioni, e tematiche tra cui scegliere il progetto da monitorare. Abbiamo visionato video e i lavori realizzati dagli studenti di altre scuole per capire concretamente le modalità di lavoro. Abbiamo analizzato le varie fasi del percorso di ASOC e il significato delle politiche di coesione grazie anche all’incontro on line con la responsabile di Europe Direct Umbria, Alessandra Antognellli. Un momento molto importante è stata la scelta dei ruoli da ricoprire all’interno del team e anche le motivazioni che ci hanno portato a decidere.
La scelta del progetto è ricaduta in un ambito molto importante per la nostra società e in particolare per il nostro indirizzo di studi: il turismo è un elemento di attrazione e di sviluppo economico in particolare per l’Umbria, regione a forte vocazione culturale.
Siamo appena all’inizio del percorso e abbiamo già scoperto curiosità e particolarità che ci hanno affascinato su un luogo che in realtà conosciamo molto poco: il complesso monumentale di San Matteo degli Armeni, risalente al 1273, che si trova appena fuori le mura medievali della città di Perugia, immerso in un parco di circa 5.000 mq dove ancora sono visibili alcuni resti delle strutture del XVII secolo.
È proprio questo sito che ospita la Biblioteca comunale San Matteo degli Armeni, inaugurata nel 2012 dopo un lungo restauro, Centro di documentazione e ricerca, la biblioteca possiede un patrimonio librario specializzato sui temi della pace, della nonviolenza, dei diritti umani, del dialogo interculturale e interreligioso.
I nostri analisti hanno iniziato a ricercare dati e notizie sul complesso di San Matteo e in particolare sulla Biblioteca da integrare con quelli presenti sul portale di Open Coesione. Il progetto monitorato è San Matteo degli Armeni che rientra nel Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (programmazione 2007-2013). Il soggetto programmatore è la Regione Umbria; attuatore e beneficiario è il comune di Perugia Obiettivo generale del QSN è valorizzare le risorse naturali, culturali e paesaggistiche locali, trasformandole in vantaggio competitivo per aumentare l'attrattività, anche turistica, del territorio, migliorare la qualità della vita dei residenti e promuovere nuove forme di sviluppo economico sostenibile. Il progetto prevede il recupero e la riqualificazione ambientale, paesaggistica e infrastrutturale delle aree circostanti il monumento ed è uno dei primi interventi che hanno permesso il recupero complesso monumentale di San Matteo degli Armeni e del suo parco e la sua destinazione a centro di documentazione.
I dati che raccoglieremo durante la nostra ricerca, verranno diffusi attraverso i nostri canali social.