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Articolo di Data Journalism

RICICLO ....SVILUPPO .... OPPORTUNITA'.

 Il nostro progetto, illustra il lavoro di riciclo svolto dalla Ferrarelle SpA, un’azienda dalla vitalità 100% italiana, che opera nell’imbottigliamento e nella distribuzione di acque minerali a livello nazionale e internazionale e si identifica con l’eccellenza del marchio Ferrarelle, l’effervescente naturale sinonimo di qualità dal 1893. A partire dal 2018, Ferrarelle ha ultimato a Presenzano, in provincia di Caserta, il suo nuovo impianto di produzione di preforme in PET riciclato, un’importante iniziativa industriale con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei suoi processi produttivi. Come stesso la Ferrarelle afferma, salvare la plastica è il suo obiettivo principale. Usando il PET ottenuto dalla raccolta differenziata, da vita all’R-PET, per creare ogni giorno nuove bottiglie, usando plastica riciclata. Grazie ad Invitalia, agenzia del ministero dell’economia, per la promozione dello sviluppo e delle start- up innovative, la Ferrarelle ha investito 34,1 milioni di euro, di cui 25,5 milioni concessi da Invitalia, per poter realizzare 800.000.000 di bottiglie in plastica riciclata all’anno.

Ferrarelle SpA è tra i fondatori di Coripet, il consorzio volontario a livello nazionale tra riciclatori e produttori di acque minerali, che ha come scopo l’ottimizzazione e la valorizzazione del ciclo di vita dei contenitori in PET. Esso promuove una raccolta specializzata e di alta qualità dei contenitori per acqua minerale e bevande in PET, tramite un’operazione a costo zero per il consumatore, mediante la restituzione dei medesimi nei punti vendita della Grande Distribuzione Organizzata e il conseguente ottenimento dei vantaggi promozionali sulla spesa. Nella sola prima fase di sperimentazione, in Piemonte, Campania e Lombardia, iniziata nel 2013, Coripet ha raccolto circa 5 milioni di bottiglie, per un totale di circa 120 tonnellate di PET all’anno. A fine Aprile 2018, Coripet ha ottenuto l’autorizzazione come sistema consortile autonomo, per operare a livello nazionale. Al giorno d’oggi, a livello nazionale, il riciclo della plastica è intorno al 35% e quello del PET al 40%: Coripet nasce proprio per portare questa quota a soglie più ampie.

Da gennaio a luglio 2019, lo stabilimento ha riciclato quasi 4,5 mila tonnellate di PET. A regime, l’impianto produrrà da 1mld di bottiglie vuote all’anno 800mil di bottiglie riciclabili, corrispondenti a 23000 ton in PET riciclabile. L’impianto è frutto di un investimento di 27 milioni di euro, pensato per produrre, e a breve rimettere in commercio, bottiglie nuove costituite al 50% da   R-PET, la quota massima concessa dalla legge. Il ciclo produttivo che avviene all’interno del nuovo stabilimento può essere diviso 2 in fasi:

  • Prima fase: selezione e lavaggio bottiglie: le bottiglie provenienti dalla raccolta differenziata sono sottoposte ad un severo controllo elettronico, per poter eliminare tutti i materiali differenti dal PET, separando etichette e tappi. Il materiale selezionato passerà al processo di macinazione e lavaggio. Il prodotto sarà poi asciugato, depolverizzato e sottoposto ad un nuovo controllo elettronico. La scaglia sarà infine sottoposta ad un ciclo di decontaminazione, attraverso calore e vuoto in modo da conferirle un grado alimentare pari a quello della materia prima vergine. L’R-PET, così prodotto, sarà infine immagazzinato per poter essere utilizzato nel processo successivo.
  • Seconda fase: produzione preforme: il PET proveniente da questa attività di riciclo, viene miscelato con altro vergine per alimentare il processo di iniezione e stampaggio delle preforme, destinate ad essere trasformate in bottiglie nei due stabilimenti di imbottigliamento del Gruppo. Il materiale sarà portato alla temperatura di plastificazione attraverso un processo di estrusione per essere poi iniettato in stampi di forma. Dopo essere state raffreddate, le preforme saranno inviate agli stabilimenti. Nel nuovo impianto di produzione sono impiegati circa 60 nuovi addetti, organizzati su tre turni di lavoro per sette giorni, in modo da poter offrire al suo territorio, un’importante opportunità di sviluppo.

Noi, come cittadini italiani, siamo molto soddisfatti dei nuovi accordi commerciali di Ferrarelle con l’America. L’azienda opera già su scala internazionale, in oltre 40 Paesi, attraverso l’esportazione delle proprie acque minerali. Questo accordo permette all’azienda italiana di crescere nell’ambito export e di valorizzare la qualità delle proprie acque, da sempre riconosciuta sia in Italia che all’estero e probabilmente di incentivare i posti di lavoro.