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Articolo di Data Journalism

Dati e fatti sullo scioglimento dei ghiacciai alpini

È incontrovertibile: lo scioglimento dei ghiacciai alpini è un fenomeno in aumento negli ultimi anni.

I ghiacciai dell’Alto Adige corrispondono al 24% della superficie dei ghiacciai italiani. Essi vengono regolarmente monitorati e misurati da parte dell’Ufficio Idrografico della Provincia Autonoma di Bolzano e i dati vengono raccolti nel Glacierreport.

Anche il permafrost, la cui temperatura è costantemente di 0°C, viene condizionato dai cambiamenti climatici e viene controllato dall’Ufficio Geologia. 

E’ grazie ai vari uffici della Provincia di Bolzano che si ha una mappatura tanto dei ghiacciai che del permafrost, con il duplice fine di ottenere sia un quadro generale e completo del cambiamento in corso sia l’analisi dell’impatto sui rischi idrogeologici e del bilancio idrico. Detta mappatura si avvale di metodi di misurazione sia tradizionali - es. rilievo frontale, paline ablatometriche, rilievo GPS - sia di telerilevamento: radar, ottico e LIDAR.

Il riscaldamento globale incide, profondamente, sullo scioglimento dei ghiacciai. Tra sue le cause principali vanno annoverate la produzione di anidride carbonica, l’intensiva combustione di carboni fossili e la deforestazione.

Poiché il progetto che abbiamo scelto di monitorare si occupa del monitoraggio dei ghiacciai nella zona alpina, a ridosso del confine tra l’Austria e l’Italia, abbiamo deciso di analizzare i dati riguardanti le temperature medie annuali delle città di Bolzano e Innsbruck, immaginandole idealmente rappresentative del confine rispettivamente Sud e Nord della fascia alpina, oggetto di monitoraggio di GLISTT. Tutti i dati, che abbiamo utilizzato nel nostro progetto, sono stati reperiti dal sito https://www.uibk.ac.at/geographie/projects/glistt/index.html.it e dall’Ufficio Idrologia e dighe dell’Agenzia per la Protezione Civile della Provincia Autonoma di Bolzano e dall’Università di Innsbruck (Institut für Meteorologie und Geophysik).

Dal grafico statico (n.1) “Temperature medie annuali, Bolzano e Innsbruck”, emerge, dal 1962 al 2012, un trend in costante aumento. Il confronto delle temperature delle due città mostra sia che c’è sempre una differenza di circa 3°C sia che, in entrambe le città, c’è un significativo aumento della temperatura, come si nota dalla linea di tendenza: a Bolzano di circa 1°C mentre ad Innsbruck di 1,5°C. Possiamo, quindi, ipotizzare che in tutta la fascia alpina il comportamento della temperatura è analogo. 

Abbiamo inoltre analizzato le serie storiche relative a due ghiacciai, la Vedretta Lunga (2003-2020) e la Vedretta del Gran Pilastro (1920-2020). Da esse abbiamo costruito l'infografica (n.2) “Indicatori diversi stesso effetto”. Un indicatore esprime il bilancio di massa (la perdita e l'acquisto di massa ghiacciata) mentre l'altro esprime l'arretramento frontale (il ritiro della fronte glaciale verso posizioni più arretrate situate a quote più elevate. La misura tiene conto della pendenza del versante). Nonostante gli indicatori siano differenti, essi hanno evidenziato il medesimo fenomeno: la diminuzione delle masse ghiacciate.

Il grafico dinamico n.3, visualizza il ghiacciaio del gruppo Ortles visto dal satellite Sentinel-2, dimostrando la variazione del ghiacciaio, da gennaio 2018 a febbraio 2021. Abbiamo preso un’immagine di ogni mese, mettendole in sequenza per visualizzare la variazione mensile. Anche in questo caso la variazione dei ghiacciai risulta evidente.

Da queste elaborazioni dei dati percepiamo la gravità della situazione, che porterà inevitabilmente alla scomparsa delle masse ghiacciate altoatesine.

Ciò comporterà problematiche a lungo termine. In primis, nelle località adiacenti al ghiacciaio, il fenomeno danneggerà il turismo e l'agricoltura, provocando danni ambientali, idrologici, geologici e calamità naturali e problemi di ordine economico e sociale. In secondo luogo, a livello globale, provocando fenomeni ben più gravi: aumento del livello del mare, incremento di ondate di calore, periodi più intensi di siccità, alluvioni e potenziamento di uragani e tornado o, come accaduto in questi giorni nella regione dell’Himalaya, dove un ghiacciaio dell’Himalaya è crollato causando vittime e dispersi. 

Conoscere cosa sta succedendo ai ghiacciai è il tema centrale del progetto che stiamo monitorando, ma anche del nostro comune interesse. La salvaguardia dei ghiacciai passa sicuramente attraverso la loro conoscenza e le azioni di prevenzione; noi intendiamo contribuire mediante la sensibilizzazione a livello individuale, partendo da amici, compagni di scuola, anche attraverso i social, ma coinvolgendo altresì la società locale, gli enti pubblici e personaggi di influenza politica e scientifica. 

Cercheremo di diffondere le corrette abitudini, che aiuteranno a salvaguardare i ghiacciai, riducendo le emissioni, abbassando i consumi e gli sprechi; comportamenti, che, se tutti seguiremo, aiuteranno a ridurre lo scioglimento dei ghiacciai.