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Articolo di Data Journalism

CASA DELLA SALUTE NUORO

L'edificio denominato Vecchio Ospedale San Francesco si trova nel centro della città di Nuoro, nella zona anticamente chiamata ''Sa Marine'', occupa un intero isolato delimitato da Via Deffenu, Via Demurtas e Via Brigata Sassari.

L'urgenza di costruire un ospedale a Nuoro si manifestò a metà del 800 quando la città fu invasa dal colera e  dal vaiolo. Tali emergenze sanitarie erano gestite da  pochissimi medici costretti a operare in strutture non adatte, a volte messe a disposizione dalla Chiesa, altre invece erano veri e propri magazzini. Il costo di realizzazione di una vera struttura ospedaliera (circa 15mila lire), per molti decenni rimase un'impresa impossibile per le casse del comune (poteva garantirne soltanto un quinto) e neanche grazie ai finanziamenti delle famiglie benestanti era mai stato possibile.

La struttura nasce nel 1900,ma diventa operativa solo nel 1904. Nel 1933 venne poi ampliata e raggiunse il numero di 50 posti letto, e venne ufficialmente inaugurata da tutte le autorità religiose e civili, tra cui il Presidente del Consiglio Benito Mussolini, che finanziò gran parte di tali interventi.

Il progetto si deve all'architetto Ghino Venturi, autore anche dell'ospedale Costanzo Ciano di Livorno. Il sanatorio, voluto dalla Croce Rossa, si sviluppa per padiglioni isolati e autonomi, e differenziati per sesso. Tra questi i più interessanti erano quelli dedicati alle persone infette, che erano finestrati su tutti i lati per garantire grande luminosità e il massimo di aerazione.

La struttura rimase attiva fino agli anni 70 del 900, quando fu abbandonata in seguito alla costruzione del Nuovo Ospedale  in località Biscollai.

Dalle informazioni raccolte attraverso gli incontri e le ricerche effettuate negli ultimi mesi si evince che le domande che ci siamo posti riguardano principalmente le varie funzionalità della futura Casa della Salute. Una riflessione va estesa alla problematica della sosta durante le visite; infatti l’idea che potessero essere realizzati dei parcheggi sotterranei, sia per impedimenti normativi che per insufficienza di finanziamenti, è stata scartata.  

All’offerta sanitaria va ovviamente abbinata la qualità cittadina che, in conseguenza del congestionamento viario che subirà il quartiere con l’insediamento della Casa della Salute, avrà bisogno un potenziamento dei trasporti e di aree da destinare ai parcheggi degli utenti. 

A pochi metri di distanza è infatti in costruzione il Centro Intermodale di Nuoro che, con i suoi parcheggi multipiano potrà sopperire a questa esigenza offrendo anche il trasporto con adeguati mezzi in assenza di barriere architettoniche. 

Il perseguimento del risultato correlato alla qualità urbana è in capo all’Amministrazione Comunale per cui è auspicabile il coinvolgimento attivo di tutti gli attori che, insieme alle associazioni dei diritti al cittadino, in apposite conferenze di servizi promuovano le iniziative a sostegno della mobilità urbana in qualità e in assenza di barriere architettoniche. Le Conferenze di Servizio estese all’unione delle associazioni portatrici delle istanze a tutela dei diritti potranno così anche operare nell’ottica del controllo della spesa e del rispetto della linea strategica a cui il finanziamento della Comunità Europea è riferito.

La Casa della Salute potrebbe anche essere sostenitrice dell’iniziativa del piano Agenda 2020-2030, in particolare per la battaglia contro le varie epidemie e lo sviluppo di un apparato infrastrutturale moderno e sostenibile.

La ricerca e la raccolta di dati attendibili è stata facilitata dalla nostra partecipazione all’Incontro Notte dei Ricercatori Sharper con la docente di amministrazione digitale dell’Università di Sassari Antonella Fancello, la quale ha tenuto un’interessante lezione sull’importanza dei dati nel mondo, come si analizzano e raccolgono facendo attenzione a tutte le possibili forme nelle quali si possono presentare.