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Articolo di Data Journalism

NUOVO OSPEDALE: REALTÀ O UTOPIA?

Una provincia che conta all’incirca 160.000 abitanti presenta ancora oggi problemi e difficoltà in ambito sanitario. Vibo Valentia, ultima provincia calabrese per numero di nosocomi funzionanti, da circa un ventennio spera nella costruzione di un nuovo ospedale in località “Cocari”. La “prima pietra” venne posta nel 2004, e già dall'anno seguente furono scoperti vari giri di malaffare, corruzione e tangenti intorno alla costruzione della nuova opera, che ancora deve vedere la luce. Ma è davvero necessaria una nuova struttura ospedaliera?

La popolazione della provincia di Vibo Valentia, secondo i dati ISTAT, dal 2016 al 2020 è stata in costante diminuzione, passando da 162.516 a 154.715 unità, ma con un aumento dell’età media. L’Italia è una delle nazioni del mondo con la più alta aspettativa di vita (83.6 anni al Nord e 82.6 anni al Sud). Nella provincia di Vibo valentia tale aspettativa è di 82.7 anni, che la colloca al 92mo posta della classifica generale italiana. Nel 2019, poi, i decessi nel territorio provinciale sono stati in totale 1631, di cui 830 uomini e 801 donne; l'età media al decesso è di 80.1 anni con un tasso di mortalità per mille abitanti di 10.5. Per una popolazione che invecchia si rendono necessarie strutture adeguate.

Gli ospedali della provincia di Vibo Valentia sono attualmente 6, ma risultano depotenziati nella loro funzione e ormai ridotti a grandi ambulatori o riconvertiti ad altro utilizzo: il personale medico risulta insufficiente e le attrezzature inadeguate e obsolete. Secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70 comma 3, la rete ospedaliera regionale dovrebbe assicurare minimo 3.7 posti letto ogni 1000 abitanti, quindi in Calabria i posti letto operativi dovrebbero essere minimo 7204. In base ai dati del 2016 (gli ultimi disponibili) in Calabria i posti letto operativi sono 7260, dunque al di sopra del minimo stabilito. Se si guarda al dato provinciale, bisogna risalire al 2006, quando i posti letto disponibili erano 460. Tuttavia, rispetto alla popolazione residente, l’offerta di posti letto in Calabria è decisamente inferiore rispetto alla media nazionale: 37 ogni 10mila abitanti, in contrapposizione ai 68 in Italia. Ai dati relativi alla rete ospedaliera si devono aggiungere, poi, quelli riguardanti i presidi residenziali socio-assistenziali e sanitari attivi, che risultano essere 318 (dato del 2016) e costituiscono il 2,5 % delle medesime strutture presenti in Italia: 1,6 presidi ogni 10 mila abitanti.

La spesa sanitaria in Calabria, suddivisa tra le aziende sanitarie provinciali, ammonta a 717.314,31 euro. Di questa cifra all’ASP di Vibo Valentia sono stati assegnati 35.883,66 euro.

Il Piano di sviluppo del 2006 (articolo 20 67/88), in cui si inserisce in finanziamento per la costruzione del nuovo ospedale di Vibo Valentia, si proponeva di rendere l’offerta dei servizi ospedalieri più adeguata agli effettivi bisogni dei cittadini; aumentare il livello qualitativo dell’offerta ospedaliera; a caratterizzare la distribuzione dell’offerta ospedaliera qualificata in precisi ambiti territoriali; migliorare l’accessibilità dell’area ospedaliera; razionalizzare i percorsi; riqualificare le tecnologie ospedaliere. I fondi, però, pur stanziati nel lontano 2006 lasciano la situazione sostanzialmente immutata, nonostante alla struttura vibonese sia toccata un’ampia fetta di circa 40 milioni di euro del totale destinato alla regione Calabria. L’analisi SWOT del progetto, ossia l’approfondimento delle condizioni di contesto della sua realizzazione, con riferimento all’intero piano di investimenti, se da un lato aveva evidenziato tra i punti di forza la programmazione definita su una base oggettiva nosografia ed epidemiologica delle aree interessate, con la consequenziale programmazione sul territorio delle aziende, ed aveva individuato nella realizzazione degli interventi un fattore di sviluppo per le aree interessate, aveva altresì messo in guardia dall’incertezza sui tempi di disponibilità delle risorse assegnate dallo Stato, sulla mancata definizione di strutture territoriali e sulla dilazione dei tempi di realizzazione dell'intervento stesso.

La situazione attuale del progetto non si discosta molto da quella di 14 anni fa: la struttura non è stata ancora realizzata, e l’unica differenza è la deviazione che la strada provinciale ha dovuto subire per evitare chissà quale esproprio. La comunità del vibonese che avrebbe potuto giovarsi dei Fattori di sviluppo delle aree come naturale conseguenza alla realizzazione degli interventi, per citare le parole dell’analisi, ha risentito invece dei fattori di un sistema macchinoso come naturale conseguenza della mancata realizzazione degli interventi.