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Articolo di Data Journalism

Detenuti in Italia: i numeri, i corsi professionali, i lavoranti .

‘’Lavoro è vita senza di quello esiste solo paura e insicurezza’’ diceva bene il cantautore e attore John Lennon ed è di questo che parleremo oggi. Tratteremo quindi dei detenuti lavoranti per regione e  dei diversi corsi di formazione destinati ai detenuti nello scorso anno. Illustreremo anche i numeri dei detenuti presenti in Italia per anno, aiutandoci con i grafici da noi realizzati. In particolare, rispetto al numero di detenuti presenti, dopo una decrescita iniziale il trend si mantiene in crescita. Bisogna però considerare anche le scarcerazioni derivanti dall’emergenza Covid: a fine febbraio 2019 il tasso di affollamento delle carceri italiane era del 120%, dopo i provvedimenti presi a causa dell'emergenza Covid-19 è sceso anche il tasso di affollamento medio del paese, che ha raggiunto il 107%. 

 

Come già detto, il trend dei detenuti ha subito variazioni. Infatti è possibile notare che dal 2010 al 2015 i detenuti sono diminuiti e dal 2016 al 2020 c’è stato un aumento di detenuti.

Partendo con un numero di 67961 nel 2010, nel 2011 ci sono 66897 detenuti e nel 2012 sono calati arrivando a 65701. Nel 2013 vediamo 62536 detenuti,nel 2014 ne troviamo 53623. Invece nel 2015 ci sono 52164 detenuti , nel 2016 ve ne sono 54653. I numeri dell’ultimo triennio sono: 57608 detenuti nel 2017, 59655 detenuti nel 2018, 60769 nel 2019, 61230 detenuti a febbraio 2020 e 54638 detenuti a novembre.

Dei detenuti presenti nel 2020, a giugno i detenuti lavoranti erano 17.115 e  descrivere come essi sono divisi per regione ci dà semplicemente una visione d'insieme senza fare riferimenti alla grandezza effettiva delle regioni o al numero di detenuti per ogni regione.La  regione con  maggior numero di detenuti  è Lombardia che ne ha 2.215, poi abbiamo la Campania che ha 1.979 detenuti , a seguire abbiamo la Sicilia con 1.625 detenuti,  il Lazio con 1.572 ,  il Piemonte con i 1.458 detenuti. Dopo vi è la Toscana con 1.334 detenuti , l'Emilia Romagna con 1.048 detenuti, la Puglia con 1.008 . In seguito abbiamo le regioni con un numero inferiore : troviamo la Calabria con 872 detenuti , la Sardegna con 857 ,il Veneto con 810 ,l'Abruzzo con 716 ,l'Umbria con 476 , la Liguria con 310, le Marche con 189. Tra queste vi è anche il Trentino Alto Adige con 187 detenuti  , il Friuli Venezia Giulia con 146 , il Molise con 141 , la Basilicata con 128 detenuti. Infine abbiamo la regione con meno numero di detenuti  che è la Valle D’Aosta con 44 .

L’importanza del lavoro e dei corsi professionali,di cui abbiamo inserito un'immagine che si rifà ad un corso di ceramica, è definita dall’articolo venti della legge 26 luglio 1975 n. 354 che tratta delle norme sull’ordinamento penitenziario: “Negli istituti penitenziari devono essere favorite in ogni modo la destinazione dei detenuti e degli internati al lavoro e la loro partecipazione a corsi di formazione professionale”. Riguardo questi ultimi,  i detenuti del primo semestre 2020 hanno potuto beneficiare di diversi corsi professionali: i maggiori sono giardinaggio e agricoltura con 20 corsi, edilizia con 18 corsi ; dopo di che abbiamo arte e cultura con 8 corsi, altro con 8 corsi,  tessile con 5 corsi, elettrica con 4 corsi, estetica con 4 corsi. I corsi minori sono di artigianato con 2 corsi, meccanica con 2 corsi  e sono presenti corsi professionali di cui si è sviluppato solo un corso come: arti grafiche e televisive, falegnameria, idraulica, igiene e ambiente, impiegatizio, informatica,  legatoria e tipografia, orientamento al lavoro e professionalità sportive; e infine lingue che non ha nessun corso. 

 

Tramite queste ricerche abbiamo potuto riscontrare l’esistenza dei corsi professionali per detenuti che fino a poco tempo prima ignoravamo ma anche l’importanza data al lavoro che è definito come uno strumento fondamentale di rieducazione. Inoltre Sembra che negli ultimi anni ci sia un interesse maggiore verso i carceri, infatti dando un’occhiata ai costi: l’amministrazione della giustizia, nel 2020, costa allo Stato italiano 8,7 miliardi di euro. Il carcere costa tre miliardi. Ciò non accadeva dal 2013, negli  ultimi anni il budget si è mantenuto intorno ai 2,8 miliardi, seppur crescendo. Oltre a ciò che abbiamo trovato ci sono ancora tante informazioni che meritano di essere scoperte, il team freehands continuerà ad esplorare alla ricerca di nuovi tesori sotto forma di dati!