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Politiche di Coesione nelle scuole italiane

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L.E.G.A.M.I

PROGETTO DIRITTO
L.E.G.A.M.I
Articolo redatto da Pulsone Francesco e Gioia Francesco, classe 3F LES liceo Bertrando Spaventa. Monitoraggio Civico.

CODICE PROGETTO:C46G15000050007
Noi della classe 3F del liceo Bertrando Spaventa, abbiamo deciso di effettuare un monitoraggio concernente il denaro destinato a un progetto avviato nella nostra scuola da parte del FSE della regione Abruzzo che mira a valorizzare le risorse umane, ad aumentare la partecipazione all’istruzione e alla formazione per tutto il ciclo di vita, innalzare i livelli di apprendimento e conoscenza ed a rafforzare e migliorare la qualità dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro, ed il collegamento che questi ultimi hanno sul territorio di Città S.Angelo.
L’ indagine è cominciata dal sito OpenCoesione, un’iniziativa di open government sulle politiche di coesione in Italia, che ci è stato presentato dal nostro professore di diritto durante una lezione, che qualche giorno prima ci aveva comunicato sulla nostra classroom che l’iscrizione della classe per partecipare al concorso era stata accettata; lì, i nostri scout hanno reperito i dati necessari e dall’analisi di quest’ultimi, si evince che il numero totale di progetti sul territorio di Città S.Angelo, tra iniziati e conclusi è di 298, per i quali sono stati investiti 52,2 milioni di euro dei 713,3 milioni che ha ricevuto la provincia di Pescara, dove i progetti totali sono attualmente 9.429.
Per quanto riguarda il progetto da noi esaminato L.E.G.A.M.I, la cui data d’inizio risale al 28 Marzo 2015 sono stati stanziati 59.995 euro di cui 24.208€ versati dalla comunità europea e 35.787€ dal Fondo di Rotazione; di questi sono stati utilizzati 59.797 euro, con un avanzo di 198 euro.

 Va fatto notare che il termine dei lavori era stato programmato per il 30 Aprile 2015, mentre si sono effettivamente conclusi 2 mesi dopo la data inizialmente prevista, ossia il 30 Giugno 2015. Successivamente gli storyteller hanno elaborato un racconto partendo dalla nostra reazione in classe; quest’ultima fin da subito si è dimostrata interessata, difatti pochi giorni dopo ci fu anche un’occasione di dibattito in cui si è portata all’attenzione la precarietà delle condizioni strutturali e organizzative del nostro plesso scolastico; partendo da ciò, abbiamo iniziato a informarci ed è così, che ha iniziato a prendere forma il nostro percorso ASOC. Insomma sono vari i motivi che ci hanno spinto a scegliere questo progetto: sapere come vengono utilizzati i nostri soldi, se il progetto ha dato i suoi frutti e come è stato attuato, se ci sono stati dei disguidi o delle difficoltà nella sua realizzazione, inoltre intendiamo anche rivolgerci a vari enti interessati, come la preside della nostra scuola, per effettuare un’intervista e scoprire tutti i dettagli sul nostro progetto questa curiosità ha costituito la motivazione cardine per cominciare questa indagine;
siamo molto volenterosi nel farla, perchè secondo noi è un progetto molto interessante, che mira a ridurre le disuguaglianze, purtroppo ancora presenti nella società odierna, e ad aumentare l’inclusività nelle scuole, a far sentire tutti parte della classe e far si che tutti sappiano che rappresentano un valore per la classe, ed è proprio questo il motivo che ci ha fatto scegliere L.E.G.A.M.I di fronte alla mole di altri progetti disponibili( sebbene interessanti anche questi ultimi); inoltre ci riguarda non solo come studenti ma anche come cittadini, in quanto riteniamo sia giusto sapere come vengono spesi i nostri soldi, ognuno di noi dovrebbe ogni tanto controllare come vengono investiti questi ultimi, e poi siamo davvero curiosi di sapere cosa ci permetterà di scoprire e quali realtà ci permetterà di conoscere.
Inoltre, prima di concludere, abbiamo pensato di raccogliere dati che non riguardino solo il nostro progetto, ma la collettività, così da

 avere un’idea complessiva della spesa pubblica in Italia; difatti, in Italia l’istruzione riceve annualmente 15,3 miliardi di euro, di cui 14,9€ miliardi sono risorse delle sopra citate precedentemente politiche di coesione, e dunque da notare come i soldi dati dal fondo di rotazione siano nettamente inferiori rispetto a quelli della comunità europea; in genere di questa somma vengono utilizzati 11,1 miliardi di euro, di cui 10,5€ miliardi spesi appartenevano al fondo di coesione, per i 357.490 progetti riguardanti per l’istruzione in tutta Italia.
Va fatto inoltre notare anche che appartenente all’istruzione è anche il progetto in Abruzzo più grande all’interno della regione in termini di costi, a cui sono stati destinati 30€ milioni, ossia un intervento di valorizzazione all’ex manicomio di Sant’Antonio Abate di Teramo;
tuttavia quando ci riferiamo alle spese effettuate per questo intervento, sarebbe opportuno usare il condizionale, in quanto di questi 30 milioni di euro nemmeno un centesimo è stato finora speso, abbastanza strano vero? Sono proprio cose del genere che in noi accendono la voglia di scoprire la verità.
Infine per renderci un’idea su quanto venga speso in totale nella nostra società, abbiamo raccolto dei dati anche per quanto riguarda progetti che non trattano di istruzione, ed in particolare abbiamo potuto prendere conoscenza del fatto che:
per l’acquisto di beni e servizi vengono impiegati 9.372.082.238 di euro,
per il mantenimento e le altre spese di gestione delle infrastrutture vengono utilizzati 3.929.977.328 di euro
per gli incentivi alle imprese 166.631.953 di euro
per i contributi a persone 100.165.047 di euro
e infine per delle spese i cui obbiettivi ci sono ignoti, vengono spesi 649.536 di euro.
attualmente, in Italia i progetti generici conclusi sono il 46% del totale, i liquidati rappresentano il 5% del totale, quelli attualmente in

 corso di svolgimento sono il 46%, e i non avviati sono il 5% del totale.