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Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Articolo di Data Journalism

Investire nello Sport come prevenzione dell’abbandono scolastico

Il progetto “Dal gioco allo sport” è attuato da una scuola del nostro territorio per promuovere il benessere a scuola e contrastare le prime forme di disagio e di devianza giovanile utilizzando gli aspetti inclusivi dello sport che vanno dal rispetto delle diversità e della persona al rispetto delle regole. Il monitoraggio ci darà la possibilità di ampliare le nostre conoscenze sull’inclusione sociale nel nostro territorio, sul valore inclusivo e di socializzazione dello sport, sul disagio giovanile, sulla diversità etnico-culturale presente sul nostro territorio. D’altra parte, due tematiche prevalenti sul nostro territorio riguardano sia la violenza tra i giovani e la crescita delle baby gang, sia la presenza di molti immigrati di origine islamica che cercano di mantenere la propria identità soprattutto nella preghiera collettiva. Pertanto, siamo interessati a capire il contesto in cui la scuola, l’Istituto comprensivo “G. Caloprese” di Scalea, realizza il suo progetto di prevenzione anche tramite altre iniziative. Il progetto che stiamo monitorando è stato avviato dalla scuola nell’anno 2019. Non tutti i fondi sono stati utilizzati (dei 15.732 euro sono stati spesi 12.585,60). Natura del progetto: acquisto beni e servizi, corso di formazione. In questa fase abbiamo cercato di esaminare i dati riguardanti gli impianti sportivi all’interno degli istituti scolastici in Calabria e quelli riferiti alla povertà, in quanto chi è più povero economicamente, ha più difficoltà a praticare sport ed è a rischio abbandono scolastico. Purtroppo non siamo riusciti a reperire quelli riferiti a Scalea. In riferimento all’abbandono scolastico, le ricerche indicano che a lasciare gli studi, prima del tempo, sono spesso i giovani più svantaggiati, dal punto di vista economico e sociale. E questo aggrava le disuguaglianze già esistenti, ripercuotendosi sull’intera società. Lo sport può evitarlo? Per quanto riguarda nello specifico l’abbandono scolastico dei ragazzi dai 18 ai 24 anni, i dati riportano che la Calabria si attesta su una percentuale al di sopra della media (16,3 %), che nel Sud Italia i ragazzi lasciano gli studi in maggior numero rispetto al Centro/Nord. Dal 2008 ad oggi, il dato italiano, come quello dei maggiori partner europei, è migliorato, ma ancora non ha raggiunto l’obiettivi Ue fissato al di sotto del 10% in quanto da due anni si è assestato attorno al 14%. Nel 2017 i giovani tra 18 e 24 anni che avevano al massimo la licenza media e non erano inseriti in nessun percorso di formazione erano quasi il 20% del totale. Per quanto riguarda i dati degli impianti sportivi in Calabria nel 2017 in Italia 4 scuole su 10 sono dotate di impianti come palestre o piscine, quindi il 40%. In Piemonte e in Friuli-Venezia Giulia la percentuale sale al 50%. Le regioni con meno palestre nelle scuole sono Calabria con il 22,32% e Campania con il 25,7%. A livello di province, nel centro-nord, oltre a Varese (57%) e Monza (56%) Nel Friuli Venezia Giulia 3 su 4 superano o si avvicinano alla quota del 60% di scuole con la palestra: Pordenone (65%), Trieste (61%), Udine (58%). In Piemonte il dato più alto si raggiunge nella città metropolitana del capoluogo, Torino, con il 58%. In Toscana i valori più alti a Prato (59%), Firenze e Massa Carrara (55%). In Calabria, a Reggio Calabria poco più di un edificio su 5, quindi il 20,42% ha una palestra o una piscina. A Catanzaro la percentuale è del 25%. Nonostante lo sport sia considerato uno strumento efficace per la crescita psico-fisica e l’inclusione sociale degli adolescenti, in Italia più del 13% non ha i mezzi per praticarlo. Quindi la povertà influisce ulteriormente sull’inclusione. Da due recenti Rapporti di Save the Children sulla povertà dei minori in Italia la percentuale di minori a rischio di povertà o esclusione sociale è del 32%, tra le più alte in Europa. La quota di abbandono scolastico riguarda il 15% dei minori; in Italia il 25% dei bambini non raggiunge le competenze minime in matematica, e quelle in lettura il 20%; più del 13% dei bambini non ha uno spazio adeguato a casa dove fare i compiti. Un bambino su tre non sa cosa voglia dire trascorrere una settimana di vacanza lontano da casa. Il primo dato che salta agli occhi è che in Calabria ci sono diverse criticità sia per quanto riguarda l’abbandono scolastico, la povertà e la costruzione di impianti sportivi scolastici e che anche sul territorio c’è ancora molto da fare per sradicare la povertà materiale, l’esclusione sociale e la povertà educativa nonostante le iniziative finanziate dal FSE per la sovrapposizione di diverse problematiche economiche, sociali, culturali.